venerdì 28 giugno 2013

Cogli la felicità in ogni situazione




Noi viviamo tra le tre dimensioni del tempo: il passato, il presente e il futuro. Il passato non torna più, ma condiziona il presente che stiamo vivendo. Il futuro non lo conosciamo, ma lo costruiamo, secondo le scelte che operiamo nell'OGGI. L'attimo presente, che stiamo vivendo, è l'unico tempo della vita, che noi abbiamo nelle nostre mani. 
La felicità, in assoluto, non esiste in questo mondo. Però, se siamo persone sagge, sappiamo cogliere sempre, nel presente in cui viviamo, quella felicità, che concretamente si manifesta nella nostra esperienza di vita..
Sognarla, tramandandola sempre al futuro, significa non  saper coglierla, in ogni situazione che si sta  vivendo. E la vita si vive intensamente, se fondata su valori genuini. COGLI L'ATTIMO CHE FUGGE! 
 
Per chi poi vive il dono inestimabile della Fede, la felicità non è circoscritta alla dimensione terrena, ma si allarga ad orizzonti sconfinati. Dio, infatti, nel suo MISTERO INEFFABILE DI AMORE, che l'ha spinto al DONO SUPREMO e TOTALE di Sè sulla croce per l'umanità,  è sempre alla ricerca di ogni anima. Egli la ricerca, per comunicarle questo suo AMORE, la sua MISERICORDIA, che si tramutano in PACE e GIOIA della vita.. Ma, per incontrare Dio e ricevere questo DONO INESTIMABILE occorre sopratutto vivere, nello spirito,  due  Valori fondamentali: la VERITA' e l'AMORE.

venerdì 21 giugno 2013

GESU' EUCARISTIA




                                        GESU’ EUCARISTIA



GESU’ EUCARISTIA è il CUORE della vita ecclesiale e il CUORE della vita spirituale di ogni anima.

Ciò che il cuore è per il corpo umano, è l’EUCARISTIA, per la VITA DELLA CHIESA, CORPO MISTICO DI GESU’CRISTO.


Il CUORE, con le sue pulsazioni, alimenta continuamente la VITA in tutte le cellule dell’organismo umano. Le alimenta e le rigenera.

Raccoglie il sangue guasto, cioè il sangue impoverito di elementi vitali e carico di tutti i residui tossici del corpo, tramite le VENE.

Lo rimanda ai polmoni, che lo purificano e lo ossigenano, per ripomparlo poi, arricchito di tutte le sostanze nutritive, a tutto l’organismo, mediante le ARTERIE.
Così l’EUCARISTIA PURIFICA e RIGENERA le anime a immagine di Cristo.


Il CUORE è il CENTRO PROPULSORE della VITA: L’EUCARISTIA è il CENTRO PROPULSORE della vita della Chiesa. Il CULTO, la LITURGIA, l’EVANGELIZZAZIONE e la TESTIMONIANZA DELLA CARITA’ trovano sempre la loro SORGENTE nell’EUCARISTIA.


L’ EUCARISTIA FA LA CHIESA, perché la COSTRUISCE AL DI DENTRO, come il lievito nella pasta.

- Cerchiamo di penetrare, con la Luce dello SPIRITO SANTO, nel Mistero dell’EUCARISTIA, spiegando i GESTI e le PAROLE di GESU’, nel momento che l’ha istituita.


“ Spezzò il pane”: E’ un gesto densissimo di significato. Il PANE è VITA.

SPEZZARE IL PANE VUOL DIRE CONDIVIDERE LA VITA.


La prima legge dell’amore è la CONDIVISIONE. Gesù, nel Mistero dell’INCARNAZIONE, si è fatto come noi, per CONDIVIDERE la NOSTRA VITA e la NOSTRA MORTE.


Nell’EUCARISTIA, mediante i SEGNI del SACRAMENTO, che rendono presente l’ UMANITA’ SANTISSIMA di GESU’, Egli CONTINUA a CONDIVIDERE TOTALMENTE LA NOSTRA VITA.


Quel PANE SIGNIFICA e DIVENTA realmente il suo CORPO, DONATO PER NOI.

E qui troviamo la seconda legge dell’amore: l’IMMOLAZIONE.

“ Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i suoi amici”.( Gv. 15,13 ).


Nel SACRAMENTO, le Parole, che il sacerdote ripete, PER ORDINE DI CRISTO, hanno un effetto pieno ed istantaneo. E’ la stessa PAROLA CREATRICE di Dio, che dà origine e che conserva tutti gli esseri dell’universo.

“ Questo è il mio corpo che è dato per voi”( Lc. 22,19 ): E’il DONO DI TUTTA LA MIA VITA, fin dal primo istante, PERVOI.

“ Questo calice è la nuova Alleanza nel mio sangue, che viene versato PER VOI”( Lc.22, 20 ). E’ il DONO DELLA MIA MORTE SULLA CROCE, che diventa POTENZA INESAURIBILE di REDENZIONE PER VOI.


MORTE VIVAMENTE DA LUI DESIDERATA: “ Ho desiderato ardentemente di mangiare questa PASQUA con voi” ( Lc.22,15 ).

Ogni cristiano che celebra l’Eucaristia può dire CON GESU’ e IN GESU’:

“ Questo è il mio corpo donato per voi”. Nell’Eucaristia, noi incontriamo il DONO di AMORE di tutti i fratelli, che si tramuta in un SERVIZIO RECIPROCO di CARITA’.

“Questo è il mio sangue sparso per voi”: nell’Eucaristia converge ogni croce, ogni sofferenza e ogni morte umana, OFFERTA nella FEDE IN CRISTO.

“ Fate questo in memoria di me”: queste parole, espresse in forma di Testamento, sono molto dense di significato e di significati:

- PARTECIPATE A QUESTO MEMORIALE DELLA MIA PASQUA “.

- AMATEVI COME IO VI HO AMATO, METTENDO LA VITA A SERVIZIO GLI UNI DEGLIALTRI.

- Offrite, sul mio esempio, la vostra vita come SACRIFICIO GRADITO AL PADRE.


“ FATE”, non semplicemente “CELEBRATE”. La conferma sicura di questa verità la troviamo nelle parole stesse di Gesù: “ Colui che mangia di me vivrà per me” ( Gv. 6,57 ).

E’ così che l’ EUCARISTIA DIVENTA VITA e la VITA DIVENTA EUCARISITA.

L’amore, attinto dall’EUCARISTIA, si irradia a tutta l’esistenza del
cristiano: la PURIFICA, la UNIFICA, la SANTIFICA.

Prima di concludere, ci facciamo una domanda abbastanza logica.


Le Verità sopra esposte rendono incomprensibile la scarsa partecipazione dei cattolici alla CELEBRAZIONE EUCARISTICA DOMENICALE, MEMORIALE PERPETUO DELLA PASQUA DI GESU’.
Quale madornale incoerenza! Dio ci ha donato tutta la vita e noi lesiniamo nel dargli qualche briciola del nostro tempo...
NON DIMENTICHIAMOLO: SOLO DIO E’ LA NOSTRA RADICE. SE CI STACCHIAMO DA LUI, SIAMO PERDUTI! Lui stesso ce lo dice: “ Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete IN ME". ( Gv. 15,5 ).


Chi VIVE LA FEDE avverte sempre il bisogno di elevare un inno di LODE e di RINGRAZIAMENTO a CRISTO SIGNORE, AMORE ETERNO, CHE SI E’ COMUNICATO TOTALMENTE A NOI.


                                                            AMEN. ALLELUIA !



                                                                                                   Fr. Severino Consolaro

mercoledì 19 giugno 2013

LA FAMIGLIA OGGI






                                                LA FAMIGLIA OGGI



La famiglia è la cellula fondamentale insostituibile della società. Ogni persona, infatti, che viene al mondo, è accolta, amata, educata, aiutata a crescere, a maturare e a relazionarsi con gli altri, perché vive circondata dalla famiglia, soprattutto dall’affetto di papà e di mamma.

Le persone che nascono, al di fuori di questo contesto, restano segnate negativamente per sempre. Sono, infatti, fin dall’inizio della vita, mancanti di elementi molto importanti, per la loro normale crescita e maturazione. Sono scompensi di ordine umano, psichico, culturale, morale e sociale.


L’uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio, che è MISTERO DI COMUNIONE TRA LE TRE PERSONE DIVINE: PADRE, FIGLIO e SPIRITO SANTO. Ecco perché, sia la singola persona umana, sia la coppia umana di maschio e femmina, sono ambedue create AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DI DIO, UNO E TRINO.


In proposito, la Parola di Dio, nel libro della Genesi, lo ribadisce, con molta chiarezza::


“Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro:
< Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra>( Gn. 1,27-28 ).

Non sono semplici parole esortative: è un comando imperativo, con cui Dio, fin dall’inizio della Creazione, chiama l’uomo a collaborare pienamente e responsabilmente con Lui.



Oltre che accogliere e rispettare tutta l’opera della Creazione di Dio, l’uomo, con l’ingegno e le capacità ricevute da Dio, è chiamato, a scoprire e a sviluppare tutte le energie e le potenzialità di se stesso e del cosmo.

Deve, però, rispettare sempre la LEGGE NATURALE di tutti gli esseri dell’universo, che è LEGGE DI VITA.

Dopo Dio, per ogni persona umana viene al primo posto, senza dubbio, la propria famiglia. Ma la famiglia progettata da Dio.

L’uomo, infatti, è sempre tentato di sostituire, al progetto del Creatore, un suo progetto umano.


Questa è l’essenza stessa del peccato: mettersi in conflitto con la LEGGE DI DIO, che è LEGGE DI VITA, DI VERITA’ e DI SANTITA’.

L’uomo vuole “costruire” una famiglia omosessuale, che, già in se stessa è sterile e senza futuro.

I due sessi, voluti dal Creatore, costituiscono una grande ricchezza e complementarietà, nella specie umana e anche animale. La sessualità è un grande dono di Dio, che viene incontro anche alla solitudine del singolo individuo.


Perciò, ogni persona, per essere generata alla vita di questo mondo, ha bisogno di un uomo e di una donna, che sono insostituibili. Questo nell’ordine della natura. Ma non basta. In tal modo sono generati anche tutti gli animali. Ma l’uomo non è un semplice animale.


La differenza è chiara. Gli animali operano sempre guidati dall’istinto, che ha posto in essi lo stesso Dio Creatore. La paternità e la maternità umana, invece, sono di un grado immensamente superiore, secondo la dignità incomparabile di ogni persona, dotata dei doni dell’INTELLIGENZA, della VOLONTA’ e della COSCIENZA, che presuppongono il LIBERO ARBITRIO.

Ecco perché, senza la piena responsabilità di papà e mamma, nel costruire tra loro una comunione stabile e indissolubile di vita e di amore, non è possibile, che i coniugi possano adempiere la loro missione fondamentale, che è l’amore reciproco e l’educazione dei figli.


Noi tutti proveniamo dall’amore di Dio, e siamo creati, per essere amati e per amare, anzitutto Lui. Ma ciascuno di noi, per venire al mondo, ha bisogno anche di un nido caldo di’amore, come gli uccellini. Questo è costituito dalla famiglia, che, per se stessa, è chiamata ad essere COMUNITA’ di AMORE.
E l’AMORE E’ DONO RECIPROCO.


Da quanto abbiamo detto, possiamo ora rispondere adeguatamente ad una domanda fondamentale, che ora ci poniamo. Senza riflessione, che diventa discernimento tra i tanti valori, che ci sono proposti, non è possibile fare le scelte giuste nella vita.



LA FAMIGLIA E’ IMPORTANTE: PERCHE’?...



a) Dalla famiglia dipende:

- La felicità di ogni persona, che si realizza nell’amore: essere amati ed

amare;

- La sua riuscita nella vita, frutto dell’accoglienza e della fiducia ricevute;

- La capacità di dare senso alla propria esistenza, per i valori e l’orientamento

  della libertà, alle scelte che maturano la persona;

- Il futuro dell’umanità, perché la famiglia è la cellula fondamentale e viva

  della società e della Chiesa.


Quando Dio ha progettato la Chiesa, pensava alla famiglia, e quando ha progettato la famiglia, pensava alla Chiesa. Per cui, la FAMIGLIA deve rispettare la CHIESA e la CHIESA deve rispettare la FAMIGLIA.


-LA FAMIGLIA E’ FONDATA SUL PATTO GIURIDICO DEGLI SPOSI, ELEVATO A SACRAMENTO DA GESU? CRISTO.


- IL SACRAMENTO DEL MATRIMOIO E’ LA SORGENTE DI TUTTI I DONI DI DIO AGLI SPOSI:


a) In ordine alla loro maturazione umana e cristiana;

b) In ordine al loro amore, che diventa comunione sempre più vera e

    profonda;

c) In ordine alla procreazione ed educazione dei figli.



a) Gli sposi si maturano sul piano umano, nell’integrazione armonica dei sessi, che arricchiscono e rafforzano la comunione delle persone e fanno uscire l’individuo dalla solitudine. “ Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile” ( Gn. 2,18 )

Nel rapporto stabile del matrimonio, gli sposi si aiutano e si sostengono reciprocamente, accogliendosi, ascoltandosi, dialogando e gratificandosi nella stima e nella fiducia. Così uniti, sono in grado di affrontare le battaglie della vita e tutti i problemi che si presentano nella famiglia.


La maturità cristiana si sovrappone e integra la maturità umana. Essa impegna la coppia a condividere, nelle scelte concrete, la medesima fede e si alimenta con la preghiera, con la vita Eucaristica, centro e culmine della Comunione con Cristo, mediante l’ascolto della PAROLA e il dialogo profondo e sincero. Si aiutano così a camminare e a crescere nella Fede fino al compimento del progetto di Dio, sempre perseguito ed implorato nella preghiera.

b) Il vincolo matrimoniale è indissolubile, perché suggellato da Dio stesso, mediante il Sacramento. “ E saranno due in una sola carne” ( Mc.10,8 )… “Ciò che Dio ha congiunto l’uomo non separi” ( Mt. 19,6 ). Gesù nella sua predicazione riporta il matrimonio al progetto iniziale del Creatore. Ma lo rinnova radicalmente, elevandolo a Sacramento. Come Sacramento, il Matrimonio dona la GRAZIA, che è un Dono gratuito di Dio, destinato a perfezionare l’amore dei coniugi e a rafforzare la loro unità indissolubile. In virtù di questa Grazia, essi si aiutano a vicenda per raggiungere la santità nella vita coniugale, nell’accettazione e nell’educazione della prole. Così l’amore degli sposi diventa segno delle NOZZE DELL’AGNELLO. ( Ap. 19,7-9 ), ossia del Mistero dell’Alleanza Nuova ed Eterna del Figlio di Dio con l’umanità, nel Mistero della sua INCARNAZIONE.


Egli, infatti, incarnandosi si è unito, in un certo modo, con tutta l’umanità, da Lui salvata. Il Sacramento assicura la presenza di Cristo nella vita degli sposi, per tenerli uniti, sia nelle gioie, che nelle prove e nei dolori. Per questo si dice che “ si sposano nel Signore “. La presenza di Cristo a Cana di Galilea, dove ha compiuto il suo primo miracolo in favore di due sposi è, a questo riguardo, molto eloquente e significativo.

c ) L’atto più grande, che impegna ogni coppia, con piena responsabilità, è, senza dubbio, l’atto coniugale, che rende gli sposi “ministri della vita” e “Procreatori”, cioè collaboratori di Dio Creatore. Non basta però generare i figli alla vita del corpo. Bisogna generarli- e questo certamente costa più sacrificio – alla vita dello spirito.

L’educazione, la formazione umana e cristiana dei figli spetta sempre in primo luogo, come diritto, ma anche come grave dovere, ai genitori.

Questo dovere è grave, perché la qualità della società in cui viviamo dipende sempre dall’educazione e dalla formazione dei ragazzie e dei giovani nella famiglia.

mercoledì 12 giugno 2013

Il tuo TEST della vita

                  Il tuo TEST della vita  ( sopratutto per i giovani )

                         Ciò che sarò domani dipende da...

Riuscire a vincere nella vita non dipende dal caso o dalla fatalità, ma dalla volontà di ciascuno di noi. L’ambiente in cui viviamo, le doti personali e i limiti hanno un peso molto forte, ma non determinante. Infatti, a differenza degli altri esseri, l’uomo può modificare l’ambiente con il suo impegno e dare una direzione diversa alla sua vita, attraverso la correzione e il completamento delle proprie doti.

Ognuno di noi, per natura, ha un bagaglio di talenti, che lo identificano. Ma è sempre aperto alle scelte di libertà, che modificano la sua personalità. Perciò, è fondamentale che ognuno sappia esercitare la volontà a fare le scelte giuste, adeguate alla crescita complessiva della propria persona. Così, potremmo dire, per ognuno di noi: “ Tu sei quello che sei, ma anche quello che vuoi e desideri diventare”. Il desiderio, la tensione, l’impegno nel migliorare te stesso, sono le molle che ti proiettano verso la tua maturazione. Per questo, nell’uso che tu fai della tua libertà, ti giochi il valore della tua stessa vita.


Mentre tutte le creature sono dei MEZZI, la persona umana è stata creata da Dio come FINE e CORONAMENTO della Creazione, perché canti coscientemente le LODI al suo CREATORE. S. Francesco d'Assisi ci insegna, nel Cantico delle creature, a lodare Dio, per tutti e con tutti  gli esseri dell'universo. La LODE A DIO ALTISSIMO, che ogni persona è chiamata ad innalzare, è il primo stimolo, perchè maturi, mediante l'esercizio della volontà, i doni, che da Lui ha ricevuto.
Il primo scopo, infatti, per cui siamo stati creati, è la GLORIFICAZIONE DI DIO.
Tu sei chiamato a cantare la GLORIA di Dio, con la tua vita.

Il problema principale è quello di discernere i valori autentici dai valori fasulli, indotti soprattutto dai mass-media e dalla pubblicità, oggi martellante. I valori fasulli ti possono accontentare subito, perché soddisfano, nell’immediatezza, il tuo innato egoismo. I valori autentici, invece, al momento ti costano sì sacrificio, ma ti rendono forte, nel dominare te stesso e ti aiutano a maturare le scelte della tua vita. Scelte, che tu non puoi mai delegare ad altri. Perciò, devi abituarti, prima di agire, ad usare la tua intelligenza, per capire i VALORI in gioco, la tua coscienza, per discernere il BENE dal MALE e la tua volontà, per fare, di conseguenza, le tue scelte. Queste possiamo sintetizzarle, in maniera sì generica ma precisa, in una frase: o SCEGLI il VERO o SCEGLI IL FALSO. O SCEGLI IL BENE o SCEGLI IL MALE.

Chiarisco ancora i principi di tale DISCERNIMENTO, che è fondamentale:

Il valore dell’ESSERE deve prevalere sull’AVERE, il valore del DONARE sul RICEVERE, il valore del FARE sul DIRE, il valore dell’ACCETARE se stessi sul VOLER PRIMEGGIARE, nei confronti degli altri.


Tre operazioni decisive per la riuscita della propria vita


1 – Conoscere e accettare se stessi.


Molte delusioni e molti insuccessi (ma anche molte ansietà e frustrazioni) derivano dal fatto che non si conosce se stessi, o ci si conosce male. Non si è mai riflettuto sulle proprie doti fisiche e intellettuali. Tutto è rimasto allo stato emotivo e confuso, senza una verifica delle proprie possibilità di azione.

Come è possibile arrivare ad una meta, se non si sa qual è il punto di partenza? Che cosa si vuol diventare, se non si sa quel che si è?...

Senza una vera e approfondita conoscenza di se stessi non si può parlare di ideali e di progetti, ma soltanto di fantasticherie.


Conoscere e accettare se stessi vuol dire:


- Riflettere sul proprio comportamento, per scoprire il proprio carattere.

- Individuare il concetto che si ha di se stessi.

- Analizzare le proprie aspirazioni per scoprire l’ideale di vita che lo genera.


Non basta conoscere se stessi: bisogna sapersi accettare per quello che si è.


Accetare se stessi vuol dire:

- Accettare la propria realtà interiore: ossessione del proprio io, rifiuto di riconoscersi deboli e limitati, le reazioni di fronte agli imprevisti, l’angoscia diffusa, le tensioni createsi da fattori irrazionali, le simpatie e le antipatie spontanee.

- Accettare il proprio passato: ambiente, insuccessi, condizionamenti, errori senza rimpianti, sterili. Solo così le esperienze del passato possono diventare un aiuto, per ridimensionare se stessi e le proprie aspirazioni.

- Accettare i propri limiti: i propri errori, senza metterli sul conto degli altri e del destino
( parola totalmente priva di senso), senza restare prigionieri della frustrazione del complesso di inferiorità.

- Scoprire la fondamentale bontà del proprio essere, per formarsi un adeguato e ottimistico concetto di sé.
- Superare la paura di essere giudicati dagli altri.



2) Farsi una scala di valori


Ripetiamo qui, sotto un aspetto diverso e complementare, l’importanza dei valori da acquisire.
I valori sono costituiti dall’insieme delle cose che contano per una persona. Perciò essi diventano il polo di attrazione delle aspirazioni e delle scelte.
Si possono considerare valori: il benessere, l’amore, la bellezza, la giustizia, la fraternità, la verità, la libertà, la riuscita, l’affermazione di sé. Insomma, tutto ciò che una persona cerca e vuole realizzare per un suo progetto di vita.

La tensione a dei valori è di fondamentale importanza, per riuscire nella vita. Senza dei valori cui tendere, per cui lottare, viene a mancare la spinta in avanti e quindi la vita perde di significato: ecco, allora, che nasce la noia, la stanchezza, la nausea…

Come abbiamo affermato sopra, è molto importante sapere che non tutti i valori sono uguali, non tutti fanno crescere la persona. Ecco allora i Pseudovalori.



Pseudovalori


Ci sono dei valori che riguardano le cose da possedere o da consumare (la moto, la macchina, la casa, la carriera, il benessere, i soldi, il piacere.) Questi sono tutti dei falsi valori, che non aiutano la persona a crescere, ma la imprigionano nel proprio egoismo e la rendono schiava delle cose.



Valori


Ci sono dei valori che riguardano il modo di essere della persona: la libertà, l’autenticità, la fraternità, l’amicizia, la donazione. Questi sono dei valori autentici perché aiutano la persona a crescere e a diventare sempre più se stessa.

Si è persone, non tanto per quello che si possiede, ma per quello che si è.


3) Impegnarsi in scelte concrete


Non basta avere un ideale cui tendere. Bisogna che l’ideale diventi un obiettivo concreto da realizzare, giorno dopo giorno, altrimenti si resta nelle nuvole. Ieri erano i tuoi genitori che sceglievano per te: i vestiti, la scuola, il divertimento, gli amici, la religione. Oggi sei tu che devi scegliere, in modo sempre più personale, se vuoi davvero “non essere più un bambino”.

Diventare adulti, vuol dire imparare a scegliere, sapersi decidere per qualcosa.

Questa volontà concreta di impegnarsi a vivere, a dare un senso alla propria vita, deve essere una dimensione costante, in tutto l'arco dell’esistenza umana.


LA RIUSCITA O IL FALLIMENTO DELLA TUA VITA DIPENDONO DA TE, DA COME TU METTI IN GIOCO LA TUA LIBERTA’.







mercoledì 5 giugno 2013

LA FEDE BIBLICA

                                              LA FEDE BIBLICA





                                           COME NASCE LA FEDE

La Fede nasce dall’ascolto della Parola di Dio. Ma occorre chi annunzia la PAROLA.

La salvezza in Cristo è già avvenuta.: Con la Fede, però, noi la accogliamo e la rendiamo presente. Essa agisce sempre nel tempo presente.

Per comprendere meglio questo concetto, vogliamo portare degli esempi, dalla S. Scrittura.

Gli Atti degli Apostoli, ci narrano l’incontro di S. Paolo, a Listra, con un uomo, storpio fin dalla nascita. E’sanato dall’Apostolo, perché crede alla Parola annunciata, nel nome di Cristo,( =la Fede). Si alza e cammina. ( cfr. Atti 14, 7-10 ).

Nel Vangelo di Marco, Gesù dice alla emoroissa: “ Figlia, la tua fede ti ha salvato. Va in pace e sii guarita” ( Mc. 5,34 ).
Non l’ha guarita semplicemente la Potenza di Gesù, (della quale, peraltro, non si discute), ma la sua Fede in tale Potenza: “la tua Fede ti ha salvato”. Ecco perchè S, Paolo afferma:“ Io, infatti, non mi vergogno del Vangelo, poich é è Potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco”. ( Rm. 1,16 ).

La Fede viene sempre prima di ricevere qualunque grazia. Quando veramente tu credi, hai già ottenuto automaticamente ciò che chiedi. Dio, però, ti esaudisce, non semplicemente secondo tutte le tue richieste. Egli, infatti, conosce pienamente la situazione in cui ti trovi. Soprattutto, Dio conosce il nostro futuro, che a noi rimane sempre ignoto. Ci esaudisce, perciò, secondo il grado della nostra fede e per il nostro maggior bene.
La preghiera, in ogni caso, quando è fatta con Fede, non è mai vana, perchè Dio  viene sempre in nostro soccorso.

  LA FEDE NON E' UNA PROMESSA, MA UNA CERTEZZA, CHE OPERA SENZA MAI SMENTIRSI.,

Essa poggia, infatti, sulla Parola di Dio, che “dà la vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che ancora non esistono” ( Rm. 4,17 ).”I cieli e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno” (Lc. 21,33 ).

La Fede è un atto direttamente rivolto a Gesù Cristo, che siede glorioso alla destra di Dio Padre, dopo aver annientato tutte le Potenze del male, con il dono totale ed incondizionato di se stesso, nell’immolazione della croce: " Poichè dunque abbiamo un sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la nostra professione di Fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato provato Lui stesso in ogni cosa, , a somiglianza di noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della Grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ad essere aiutati al momento opportuno".
 ( Ebr.4, 14-16 ). 

Il profeta Isaia l’aveva preannunciato già sette secoli prima, con queste parole: “ Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità” ( Is. 53,4-5 ).


                                               CHE COSA E' LA FEDE

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“La Fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono” (Ebr. 11,1).

La Fede rende reale e presente anche ciò che è oggetto della Speranza, che riguarda il futuro.
Essa non risiede soltanto nel pensiero, ma si realizza, quando passa dal cuore ed è posta in opera nelle scelte della nostra vita. “ Non chi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli,ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” ( Mt. 7,21 ).

La Fede non è mai semplicemente frutto degli sforzi dell’uomo, ma DONO DI DIO, che l’uomo deve accogliere e far fruttificare nella propria vita. “ Per questa Grazia, infatti, siete salvi mediante la Fede. Ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo, infatti, opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perchè noi le praticassimo”( Ef. 2,8-10 ).

Come conseguenza di ciò, appare chiaro che il dono della Fede dobbiamo chiederlo incessantemente allo Spirito Santo.
“ Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato “ ( Rm. 10,13 “ ).

   
               SIGNIFICATO DIi CREDERE CON IL CUORE

  “ Con il cuore, infatti, si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di Fede per avere la salvezza ( Rm. 10,10 ).

Dio non possiamo comprenderlo semplicemente con il nostro intelletto e tanto meno toccarlo con il nostro corpo, ma bensì aprendo a Lui il nostro spirito.

Nell’incontro con la Samaritana, al pozzo di Giacobbe, Gesù svela a tutti noi come possiamo incontrarlo nell’oggi in cui viviamo. Lo possiamo incontrare, se lo cerchiamo in SPIRITO e VERITA’, ossia nello SPIRITO SANTO e nella SINCERITA’ del cuore.

E’ giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità” ( Gv. 4,23-24 ).

Lo afferma chiaramente anche S. Paolo, nella prima lettera ai Corinzi: “ L’uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. L’uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Chi infatti ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo dirigere? Ora noi abbiamo il pensiero di Cristo“ ( I Cor. 2,14-15 ).

CREDERE CON IL CUORE, significa quindi sottometterci interamente alla PAROLA DI DIO, INCARNATA IN CRISTO, e non alle nostre o alle altrui convinzioni.


     COME TRADURRE LA PROPRIA FEDE NELLA PRATICA DELLA VITA.

La Fede entra nel circuito vitale della persona, quando questa apre la mente e il cuore all’ascolto di Dio. Il quale, COME PADRE, è sempre in  atteggiamento amoroso di ACCOGLIENZA, di DONO e di PERDONO verso le sue creature, chiamate a divenire FIGLIE NEL FIGLIO.

Perciò, la Professione di Fede in Dio, da parte di ogni persona umana, risponde ad un dovere fondamentale, prima di giustizia e poi di amore. Lo scopo stesso della vita, che ci è donata, è quello di glorificare Dio, scoprendo che la VITA E' DONO SUO. Questo cambia tutte le prospettive, e porta l'uomo, a vivere, sempre più, per ricambiare questo AMORE SENZA CONFINI. Questa è la Fede, che ci fa entrare in un RAPPORTO VITALE DI AMORE CON  LUI , che è INESPRIMIBILE. Attirati gradualmente dal suo SPIRITO, veniamo  IMMERSI GRADUALEMTE NEL MISTERO DELLA SUA VITA, CHE E' SORGENTE INESAURIBILE DELL' AMORE. E l'AMORE, in Dio, è BEATITUDINE, che Egli vuole condividere, per sempre, con noi. Questa, di fatto, è la vera finalità, per cui siamo stati creati: PER ESSERE AMATI e PER AMARE ETERNAMENTE LUI, NELLA COMUNIONE GLORIOSA DI TUTTI I SUOI SANTI.

La nostra Fede in Lui si esprime concretamente in quattro Atti:

La confessione della Fede: è il rinnovo della nostra Fede, con la Professione delle Verità del CREDO.

La confessione della colpa: è il riconoscimento, umile e sincero, dei nostri peccati e la filiale fiducia nella sua misericordiasenza limiti di Padre che, nel suo Figlio Gesù, si è fatto NOSTRO SALVATORE.

La confessione della Lode: è la Proclamazione della sua Gloria, in un inno incessante di Lode e di Ringraziamento, per tutto il suo amore e i suoi benefici, di cui noi siamo sempre debitori.

La confessione della vita: è la Testimonianza concreta delle opere, compiute in coerenza della fede professata.

Tutte queste “CONFESSIONI” sono praticamente sintetizzate nel RICONOSCERE GESU’ COME IL FIGLIO DI DIO E COME IL NOSTRO SALVATORE.


                                                                                                   Fr. Severino Consolaro