giovedì 31 ottobre 2013

HALLOWEEN

Hallowen




La festa di HALLOWEEN è una delle credenze più insensate e stupide che ci siano. E' simile all'OROSCOPO, che non ha alcun fondamento, nè culturale, nè scientifico. Noi professiamo la Fede nel DIO DELLA GIOIAe della LIBERTA', non in falsi idoli, che seminano SPAVENTO e TERRORE..

LA TUA VERA CARTA D’IDENTITA’.


LA TUA VERA CARTA D’IDENTITA’.



TU meriti di essere celebrato! TU sei UNICO, IRRIPETIBILE.

In tutto il mondo non esiste un altro come te.

La tua esperienza, i tuoi doni sono unici.

Nessuno può prendere il tuo posto in ciò che tu sei.

Dio ha creato solo te così come sei, prezioso ai suoi occhi.

TU hai un’immensa potenzialità d’amore, di dedizione, di creatività,

di sacrificio, di crescita, se tu credi in te stesso.

Non ha importanza la tua età, la tua cultura, e se i tuoi genitori ti hanno amato oppure no:

può darsi che abbiano voluto, ma non hanno potuto. Lascia perdere. Appartiene al passato.

Tu appartieni al presente. Non ha importanza che cosa sei stato, le cose che hai fatto, gli errori che hai commesso. Tu sei perdonato. Tu sei accettato. Tu sei buono. Tu sei amato nonostante tutto.

E quindi ama te stesso! E sviluppa i semi che sono dentro di te. Comincia ora, parti di nuovo. Dà a te stesso una nuova nascita, oggi.

TU sei TU e questo è tutto quello che devi essere. Tu sei temporaneo, sei qui oggi e domani non ci sei più. Ma oggi può essere un nuovo inizio, una nuova vita.

Tu non hai il dovere di meritare questa vita nuova, ti è data gratuitamente:

questo è il MIRACOLO chiamato DIO. E quindi celebra il Miracolo:

celebra te stesso. Ama adesso.

Non aspettare la partenza per dire: “ Ti amo”.

Non aspettare la lontananza per scrivere: “ Ti amo “.

Non aspettare la morte per esprimere con le lacrime: “ Ti amo “.

giovedì 17 ottobre 2013

IL PADRE NOSTRO DETTO DA DIO






Il PADRE NOSTRO è la preghiera per eccellenza, tutta profondamente intrisa di intimità, che ci lega, come figli, a Dio, nostro CREATORE e PADRE. Tale preghiera non avrebbe potuto insegnarcela nessuno, se non il suo FIGLIO BENEDETTO, GESU' CRISTO.
 
Egli, per vivere e per restare sempre con noi, si è fatto, mediante l'INCARNAZIONE, FIGLIO dell'uomo. Per mostrarci poi il suo Amore inesauribile, ha voluto subire il supplizio della Croce. La sua morte è divenuta così per tutti SORGENTE INESAURIBILE di RICONCILIAZIONE, di GIOA, di PACE, di SALVEZZA.
 
Ecco perchè nella Liturgia noi cantiamo: " Dio si è fatto come noi per farci come Lui".
Il PADRE VEDE, in ciascuno di noi, il suo dilettissimo FIGLIO, il quale, dalla Croce ci abbraccia tutti, per donarci il suo PERDONO.
La CHIESA CATTOLICA, a cui abbiamo la gioia di appartenere, è l' ASSEMBLEA di tutta l' umanità, UNITA e SALVATA IN CRISTO GESU'. Egli stesso esprime questo MISTERO, SORGENTE INESAURIBILE di COMUNIONE, con la stupenda parabola della VITE e i TRALCI. " Io sono la vite, voi i tralci".
Ecco perchè vogliamo cantare, con immensa gioia: "GLORIA AL DIO, UNO E TRINO SIGNORE, ORA E NEI SECOL DEI SECOLI AMEN."

CONTEMPLAZIONE E MEDITAZIONE....





Le IMMAGINI sono splendide e i COMMENTI pienamente azzecati. La CONTEMPLAZIONE e la MEDITAZIONE sono le DUE VIE, che si integrano reciprocamente, guidandoci ad INCONTRARE DIO. E' il VIAGGIO PIU' AFFASCINENTE della vita, che parte sempre dall' INTERIORITA' di ogni persona, Dio, infatti, non possiamo scoprirlo FUORI DI NOI, se prima non lo abbiamo cercato DENTRO DI NOI, che siamo il suo TEMPIO VIVENTE.

mercoledì 2 ottobre 2013

L' INFERNO ESISTE


                                           L’INFERNO ESISTE

Nei nostri tempi, al fine di attirarci a Sé, Dio ci ha rivelato tutta la sua Misericordia, come ultima ancora di salvezza per l’umanità.
Tramite Suor Faustina Kowalska ( n. il 1905 e m. il 1938; proclamata Beata il 18 – 04 – 1993 e Santa il 30 – 04-2000, da Giovanni Paolo II ), Dio ci invita ad accogliere il grande appello alla conversione, con queste parole, molto chiare e forti, tratte dal suo DIARIO.

"Prima che io venga come Giudice giusto, spalanco la porta della mia Misericordia. Chi non vuole passare attraverso la porta della Misericordia, deve passare attraverso la porta della mia Giustizia”.
( Dal DIARIO – 6 –vi - 1937). ( Terzo quaderno ).

Il Pontefice Giovanni Paolo II ha rivelato alla Chiesa e al mondo questo Poema della MISERICORDIA DI DIO. Ha istituito la Festa della Divina Misericordia, da celebrarsi nella I Domenica dopo Pasqua. Da questa si è anche molto divulgata la pratica della coroncina alla Divina Misericordia..

Trascriviamo qui la Rivelazione, che Dio ha concesso a Suor Faustina, che riguarda l’esistenza dell’Inferno e le pene che soffrono i dannati.
Purtroppo, davanti a tale realtà, tremenda ma vera, c’ è ancora chi ha il coraggio di ridere e di deridere… Ma qui è proprio il caso di dire: “ Ride bene chi ride ultimo!”… Dio è, sì, infinitamente Misericordioso, ma anche infinitamente Giusto. In questa vita terrena, Egli usa sempre, nei confronti delle creature umane, la sua Misericordia. Quando però queste induriscono il loro cuore a tal punto da ostinarsi a rifiutare la sua Misericordia, fino alla fine, Dio usa la sua Giustizia.
In proposito, Gesù nel Vangelo ci racconta la stupenda parabola del ricco Epulone e del povero Lazzaro.( Lc. 16, 19-31 ).
In questa ci illustra, con una sapienza inarrivabile, la sorte tremenda di chi non potrà più amare Dio, perché l’ha rifiutato durante tutta la vita terrena.
Noi siamo stati creati DALL’AMORE e PER L’AMORE. SCOPRIRE L’AMORE DI DIO, RIAMARE LUI E I FRATELLI: QUESTA E’ LA FINALITA’, CHE SINTETIZZA TUTTO IL SENSO E IL VALORE DELLA VITA.
Nella parabola, è chiaramente espressa questa verità: la condizione dell’epulone e del povero Lazzaro, nella vita dopo la morte, è totalmente rovesciata. L’epulone, che in questa vita se la godeva, spensierato e totalmente indifferente verso chi pativa la fame, ORA SOFFRE TERRIBILMENTE, mentre il povero Lazzaro GODE.
L’epulone vede Lazzaro nella gloria, accanto, ad Abramo, il padre nella Fede. Gli chiede che gli venga donato sollievo al suo tremendo dolore.
Abramo risponde: “ Tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a voi” ( Lc. 16,26 ).

Alla fine, chi non si salverà, dovrà riconoscere ETERNAMENTE che ha FALLITO LA VITA, SOLTANTO PER COLPA SUA, e che NON POTRA’ PIU’ RIMEDIARVI.

Dal DIARIO di Suor Faustina, abbiamo scelto appositamente un brano che maggiormente tocca la sensibilità di ogni persona, perché rifletta e si renda seriamente conto su quali VALORI deve impostare la propria vita, per non fallire il traguardo, che è la VITA ETERNA CON DIO, NELLA BEATITUDINE SENZA FINE. S. Agostino afferma: “ Quel Dio che ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te”, cioè senza la tua personale collaborazione.

Oggi, sotto la guida di un Angelo, sono stata negli abissi dell’Inferno. E’ un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande.
Queste le varie pene che ho viste: la prima pena, quella che costituisce l’Inferno, è la perdita di Dio; la seconda, i continui rimorsi di coscienza; la terza, la consapevolezza che quella sorte non cambierà mai; la quarta pena è il fuoco che penetra l’anima, ma non l’annienta; è una pena terribile: è un fuoco puramente spirituale acceso dall’ira di Dio;la quinta pena è l’oscurità continua, un orribile soffocante fetore e, benché sia buio, i demoni e le anime dannate si vedono tra di loro e vedono tutto il male degli altri e del proprio;
la sesta pena è la compagnia continua di satana; la settima pena è la tremenda disperazione, l’odio di Dio, le imprecazioni, le maledizioni, le bestemmie.
Queste sono pene che tutti i dannati soffrono insieme, ma questa non è la fine dei tormenti. Ci sono tormenti particolari per le varie anime, che sono i tormenti dei sensi. Ogni anima con quello che ha peccato è tormentata in maniera tremenda e indescrivibile.
Ci sono delle orribili caverne, voragine di tormenti, dove ogni supplizio si differenzia dall’altro. Sarei morta alla vista di quelle orribili torture, se non mi avesse sostenuta l’Onnipotenza di Dio.
Il peccatore sappia che col senso col quale pecca sarà torturato per tutta l’eternità.
Scrivo questo per ordine di Dio, affinché nessua anima si giustifichi dicendo che l’inferno non c’è, oppure che nessuno ci è mai stato e nessuno sa come sia.
Io, Suor Faustina, per ordine di Dio sono stata negli abissi dell’inferno, allo scopo di raccontarlo alle anime e testimoniare che l’inferno c’è. Ora non posso parlare di questo. Ho l’ordine da Dio di lasciarlo per iscritto.
I demoni hanno dimostrato un grande odio contro di me, ma per ordine di Dio hanno dovuto ubbidirmi. Quello che ho scritto è una debole ombra delle cose che ho visto. Una cosa ho notato e cioè che la maggior parte delle anime che ci sono, sono anime che non credevano che ci fosse l’inferno.
Quando ritornai in me, non riuscivo a riprendermi per lo spavento, al pensiero che delle anime là soffrono così tremendamente, per questo prego con maggior fervore per la conversione dei peccatori, ed invoco incessantemente la Misericordia di Dio per loro.

O mio Gesù, preferisco agonizzare fino alla fine del mondo nelle più grandi torture, piuttosto che offenderTi con il più piccolo peccato”.

20 – x 1936 ( II°quaderno )