venerdì 10 ottobre 2014

La bellezza narra la gloria di DIo

   
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Ogni bellezza, sia della natura  nell'universo,  sia "creata" dal genio dell'uomo, in tutte le opere d'arte, che egli ha costruito,  portano chiara l'impronta di Dio, SORGENTE DI OGNI BELLEZZA. 

Per questo,  ogni BELLEZZA eleva  l'anima a Dio, "SOMMO BENE e TUTTO IL BENE" ( S. Francesco d' Assisi).
E' stato scritto: " La BELLEZZA salverà  mondo".

martedì 7 ottobre 2014

                                 IL VALORE DEL TEMPO

Ogni essere dell’universo è condizionato da due elementi: lo spazio e il tempo. Noi vogliamo qui trattare del tempo, perchè misura, attimo per attimo, l’esistenza di tutte le creature dell’universo. Il tempo è strettamente ed indissolubilmente legato alla nostra vita.
I secoli, gli anni, i mesi, i giorni, le ore, i minuti, i secondi segnano ogni essere creato.

Perciò è molto importante saper usare il tempo che ci è regalato, attimo per attimo.
Man mano che il tempo trascorre, ci cambia irrimediabilmente.
Perdere tempo significa perdere vita.
Ogni cosa che facciamo ha bisogno di una durata precisa di tempo. I minuti, impiegati in più, è tempo perduto, che non tornerà mai più.

Quanto tempo perdiamo noi in sciocchezze! Non solo. Perdiamo il tempo a compiere  azioni contrarie alla legge di Dio, scolpita in ogni cuore umano-
 Le persone sono forgiate, in senso positivo o in senso negativo, secondo l’uso che fanno del tempo,

Allora è perfettamente appropriato lo slogan: “Dimmi come usi il tuo tempo e ti dirò che persona sei e che persona diventerai”.
Bisogna vivere il tempo, cogliendo tutte le occasioni, che ci aiutano a crescere, occasioni che non torneranno più.

Pensiamo che danno avrebbe avuto la società, se scienziati, pensatori e santi avessero bruciato inutilmente il loro tempo.


I TRE SEGRETI PER VIVERE BENE IL TEMPO


1 – Vivere il tempo, puntando sempre sul presente.
Ogni persona, in concreto, vive solo l’attimo che fugge.

Fantasticare sul futuro, che ancora non c’è o rimpiangere il passato, che non tornerà più, non giova a nulla. Renditi conto che il tempo coincide con la  tua vita.  Un proverbio afferma: “Chi ha tempo non aspetti tempo”.
Gesù, nel Vangelo, afferma: “ A ciascun giorno basta il suo affanno (Mt.6.26)…

2 – Agire con calma,  la virtù degli intelligenti e dei forti.

La fretta fa perdere quella concentrazione e quella applicazione, che costituiscono l’anima del tempo ben speso.

Chi ha fretta, molto spesso non compie bene le azioni, che è chiamato a compiere.


3 -  Saper decidersi, saper scegliere e darsi uno scopo preciso.

Quanti giovani che, a causa della fretta, hanno bruciato gli anni più belli della loro esistenza, per non essere partiti a tempo.
Mai dimenticarci che il futuro è sempre condizionato dal presente.
“ La vera generosità verso l’avvenire consiste nel dare tutto al presente” (Camus).
 

Riportiamo qui una preghiera che è fondata proprio sul valore del tempo. Nessuna altra azione può riempire il tempo come la  preghiera, perché quando preghiamo, usciamo dal tempo. La preghiera ci fa incontrare Dio, che vive al di sopra del tempo.
Gesù Cristo ha voluto entrate nel mistero del tempo, per redimerlo. E lo ha per sempre riscattato dal Maligno, nel mistero della sua Incarnazione e della sua Redenzione sulla croce. Con la sua risurrezione, Gesù ha, per sempre, orientato il nostro tempo verso l’’Eternità Beata, dove Egli ci attende.
Per questo, vogliamo trasmettere una preghiera, che ci aiuta sempre a riempire il tempo, che ci sfugge inesorabilmente .

O Gesù, concedimi di essere in te e per te
ciò che tu vuoi che io sia; di pensare in Te
e per Te ciò che io pensi.

Concedimi di fare in Te e per Te tutto ciò
che Tu vuoi che io faccia.

Concedimi di dire, in Te e per Te
ciò che Tu vuoi che io dica.

Concedimi di amare in Te e per Te
 Tutti coloro che mi dai da amare.

Dammi il coraggio di soffrire in Te e per Te,
con amore, ciò che Tu vuoi che io soffra.

Fammi cercare Te, sempre e dappertutto,
affinché Tu mi guidi e mi purifichi
secondo il tuo divino volere”.

                           P. Courtois.




                    

sabato 30 agosto 2014

IL CREDO DELLE SCELTE DECISIVE DELLA VITA.

  Il CREDO NELLE SCELTE  DECISIVE DELLA VITA


CREDO, SIGNORE, che al termine del CAMMINO
non c’è ancora da camminare, ma la fine del PELLEGRINAGGIO.

CREDO, SIGNORE, che alla fine della NOTTE
non c’è più notte, ma l’ AURORA.

CREDO, SIGNORE, che alla fine dell’ INVERNO
non c’è più inverno, ma la PRIMAVERA.

CREDO, SIGNORE, che la SOFFERENZA   
eleva lo spirito a Dio, perchè ci PURIFICA e ci rende UMILI.

CREDO, SIGNORE, che dopo la DISPERAZIONE
non c’è ancora disperazione, ma la SPERANZA.

CREDO, SIGNORE, che al termine dell’ATTESA
non c’è ancora attesa, ma l’INCONTRO.

CREDO, SIGNORE, che dopo la MORTE
non c’è ancora la morte, ma  la VITA ETERNA.

NULLA si spiegherebbe se la MORTE vincesse la VITA…



  Ogni essere umano è chiamato a porsi le DOMANDE RADICALI sulla propria
esistenza. Nessuna persona si è donato la vita, ma l’ha totalmente ricevuta.
 Il VALORE, il SENSO e l’ORIENTAMENTO, che egli dà a questa, è nelle sue mani.
 Egli ne diventa pienamente responsabile. Ecco perché ogni persona deve interrogarsi sulle ragioni, per le quali il CREATORE l’ha dotata dei DONI dell’ INTELLIGENZA, della VOLONTA’e della COSCIENZA, elevandola poi alla figliolanza divina con il dono della FEDE.
 Ogni essere umano è chiamato a corrispondere a tutti questi DONI, per attuare, nella
propria vita, il PROGETTO di DIO CREATORE, che IN GESU’CRISTO, suo FIGLIO,
 si è fatto anche nostro SALVATORE.

                                                              P. Severino Consolaro


P.

martedì 5 agosto 2014

Sei Tu Gesù



Due sono le leggi che presiedono l'AMORE.
  -  L'AMANTE, per quanto gli è possibile, si rende simile alla persona amata. 
  -  L' AMANTE affronta qualsiasi sacrificio per vivere in piena comunione con l'amato.
GESU' CRISTO, il Figlio di Dio che si è fatto uomo, pone in atto, in pienezza, queste due leggi, nei riguardi di tutta l'umanità:
   -  Da Dio, Infinito ed eterno, si è racchiuso nella nostra natura umana, facendosi simile a noi in tutto, fuorché nel peccato.
Ecco il MISTERO DELL'INCARNAZIONE.
   -   Si è sacrificato per tutti, donando la sua vita fino alla morte, e morte di croce. 
Ecco il MISTERO DELLA REDENZIONE.
 Ma, per l'Amore con cui ci ama tutti, GESU CRISTO è rimasto realmente con l'umanità, anche sotto i veli del Mistero dell'EUCARISTIA, che perpetua e rende sempre presente la sua Pasqua di morte e di Risurrezione.
" Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo" ( Mt,20,28 ).

sabato 2 agosto 2014



                                        Profilo di Tita Monoriti

La Comunità cristiana di Bovalino Marina ( RC ) non può passare sotto silenzio           
una persona che il Signore ha chiamato alla vita eterna il giorno 04 Aprile del 2011,
dopo sei mesi di grandi sofferenze. Il suo nome preciso è Annunziata Ammendolia.
La gente però la chiamava TITA. Il cognome Monoriti era il cognome di suo marito,
che, di nome, si chiamava Ernesto, deceduto l’11 Dicembre 1996.
Ogni comunità ha bisogno di avere dei modelli di vita incarnata, cui riferirsi e a cui
guardare, come segnali di orientamento, nel cammino difficile dell’esistenza umana.
Di tali figure esemplari hanno bisogno soprattutto i giovani, i quali vivono oggi in un
mondo, che diffonde una cultura dell’ebbrezza. Ebbrezza del consumismo, ebbrezza
del piacere, ebbrezza del divertimento, ma che nasconde troppo i veri e fondamentali.
valori della vita. Valori che trasmette soprattutto il Cristianesimo, mediante l’opera saggia ed illuminata, della Chiesa Cattolica. 
La Tita era veramente una donna di sicuro riferimento per la comunità cristiana di
Bovalino Marina. Una donna che ha trascorso gli anni della sua vita, prodigandosi totalmente e con la massima semplicità, per gli altri, sia come singoli che come comunità.
La costante e solerte attenzione agli altri, la rendeva sempre disponibile al servizio.
Un servizio disinteressato e aperto a tutti, che occupava la maggior parte del suo tempo. Servizio, che spesso preveniva la richiesta di aiuto da parte degli altri.
Donare il proprio tempo per il prossimo significa fare dono agli altri della nostra vita.
E chi dona la vita per i fratelli, la dona a Dio, il quale, nel proprio Figlio Gesù Cristo,
l’ha donata per tutti noi.
La Tita si è prodigata, in un modo tutto speciale, per i malati fisici, psichici e mentali.
Perciò aderiva all’Associazione dell’UNITALSI. A tale Associazione era fiera di appartenere,
anche per il grande amore che nutriva alla Vergine Immacolata di Lourdes. Non mancava mai annualmente di recarsi a tale santuario, luogo privilegiato di Maria, accompagnando ed assistendo, con ogni premura e delicatezza, gli infermi.
Non si contano gli ammalati che hanno potuto recarsi a Lourdes, grazie ai sacrifici personali,
e anche economici, di Tita.
Tutti trovavano in lei una vicinanza materna, che trasmetteva sicurezza e protezione, in ogni istante. Con lo stesso spirito assisteva, nella parrocchia, molti ammalati, portando loro, il Corpo di Cristo, come Ministra straordinaria dell’Eucaristia.
Per questo, al suo funerale, i malati hanno avvertito, più degli altri, il cordoglio per la sua perdita. 
 Ma anche tutti gli altri fedeli, presenti alla celebrazione funebre, erano commossi e manifestavano, sul volto, i segni del pianto, di un pianto però silenzioso, perché mitigato dalla Fede e dalla Speranza cristiana.
Per chi crede, infatti, come credeva Tita, la morte non è un Addio, ma un Arrivederci, perché Cristo è risorto, vincendo per sempre la morte.
Proprio perché partecipato con questa fede, il suo funerale ha assunto una forma di apoteosi.
IL bene incalcolabile che Tita ha compiuto, tutto ciò che ha “costruito” nella Fede, durante la sua vita terrena, si è tramutato per lei in Gloria Eterna.
Tutta la vita di Tita è divenuta un grande atto di glorificazione del Dio-Amore, che si è fatto puro Dono, per tutti noi. Dono, che rifulge nel Mistero della sua Incarnazione, culminata nel Dono supremo e totale di Sé, mediante la sua Pasqua di Morte e di Risurrezione.

Il suo luminoso esempio deve spronare anche tutti noi, che abbiamo avuto la Grazia di essere innestati in Cristo, come tralci alla Vite, con il Santo Battesimo. Siamo chiamati a perseverare nella
Fede, nella Speranza e nella Carità, fino alla piena ed eterna Comunione  con Dio in cielo.
Cristo, mediante la sua Chiesa, per il Mistero della Comunione dei Santi, unisce a Sé tutti i Redenti dal suo Sangue. Sono i pellegrini, che vivono il tempo della prova, in questo mondo.
Proprio questo Mistero della Comunione dei Santi in Cristo ci dà la certezza che Tita gode, in pienezza ed eternamente, l’estasi dell’amore, nella contemplazione di Dio. E’ il giusto premio per i meriti della sua squisita Carità.       

Non possiamo dimenticare che Tita era anche una fervente consorella dell’Ordine Francescano Secolare. Anche dalla spiritualità del Santo di Assisi, Tita ha attinto il carisma peculiare, che lo distingue: la Fraternità.
Per la sua vita santa, che si è fatta dono ai fratelli, ora Tita intercede maggiormente, sia per i propri cari che per tutta la comunità parrocchiale. La sua presenza tra noi, come Testimone del tuo Amore,
Signore, ci ha molto edificato nel bene.

Non dimentichiamo mai che anche ciascuno di noi ha ricevuto da Dio il Dono della vita, per offrirla a Dio che, con la vita, ci ha elargito ogni altro dono. S. Paolo ci dice: Che “cosa mai possiedi tu che non l’abbia ricevuto? e l’hai ricevuto, perché te ne vanti come non l’avessi ricevuto ? " I Cor.4,7)
Davanti a tali Verità, nessuno può dimenticare che, nel tempo, egli si gioca la PARTITA DECISIVA della Vita: la sua SORTE ETERNA.             


                                                         P. Severino Consolaro

martedì 22 luglio 2014

Profilo della Bettina



                                                          LA BETTINA
                    
  All’anagrafe del comune di Bovalino, ( RC ) il suo nome è D’Agostino Elisabetta, ma tutti la chiamavano popolarmente BETTINA. E’ deceduta il 05 Novembre 2009, a 83 anni di età.
In occasione del primo anniversario della sua morte, vogliamo fare un breve ritratto di questa donna, la cui memoria merita veramente di essere ricordata e tramandata.
Sulla lapide della tomba sono state scolpite le parole, che rispecchiano realmente la sua vita. Vita che si riassume in una sola parola, ma è la parola essenziale che caratterizza il Cristianesimo: l’AMORE.“Chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà”. Dio ama chi dona con gioia (II Cor. 9,6-7).

 Bettina ha seminato, mediante le opere di misericordia, la Carità di Cristo. Per questo, siamo certi che, abbia già raccolto, nella terra dei viventi, i frutti della sua grande generosità.  
Per lei si sono ora pienamente avverate le parole della beatitudine evangelica:“Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Mt. 5,7).
  Aveva ereditato una buona pensione dal marito, ferroviere, deceduto molti anni prima. Stava, quindi, finanziariamente ed economicamente bene. Ma i soldi non li ammucchiava alla Banca o nella sua cassaforte.
Li donava tutti agli altri, tenendo per sé solamente ciò che era indispensabile per la sua vita.
 Andava anche alla questua per aiutare, sia le persone che le famiglie più bisognose del paese.
Era poi la gente stessa, man mano che conosceva il grande cuore di Bettina, a portarle spontaneamente denaro e generi alimentari per i poveri, che considerava come i suoi padroni.

Ha raccolto, per molti anni, anche la rata mensile, per pagare il seminario a due giovani di Bovalino, aiutandoli fino alla loro ordinazione sacerdotale. Così ha adottato anche qualche altro giovane seminarista del terzo mondo, perché potesse proseguire gli studi e raggiungere il sacerdozio.
Sosteneva, da molti anni, i bambini disabili del grande ospedale di Betlemme “Baby Hospital”, raccogliendo per loro mensilmente una buona cifra di euro.

E tutta questa carità era sempre condita dalla sua gioia. La gioia è il timbro inconfondibile delle beatitudini del Vangelo. “C’è più gioia nel dare che nel ricevere”(At.20,35).
In tutti i suoi atteggiamenti, Bettina lasciava trasparire un’anima davvero francescana.
Di fatto, amava molto S.Francesco d’Assisi, anche grazie ai Frati Minori Veneti i quali, da più di cinquanta anni, continuano a prestare servizio pastorale  nella parrocchia di Bovalino.

Chiamava i Frati: “i miei Angeli custodi. Era affezionata soprattutto a qualcuno di loro, che ha aiutato finanziariamente per tanti anni. Quando andava a trovare la sorella, il figlio e i nipoti a Firenze, era felice di recarsi da lì in alcuni conventi del Veneto, per trovare quelli che lei chiamava i suoi pupilli.

Per lei non c’era clausura. Come per frate Jacopa dei Sette Soli, si aprivano tutte le porte dei conventi. Era ammessa, nella gioia del convivio, alla stessa mensa con i Frati.
Spediva spesso a loro pacchi con i frutti saporiti della terra di Calabria.
Per questo, come segno del suo grande affetto e della sua amicizia verso i Frati, è stato collocato nella sua bara, accanto alla salma, un cordone francescano.

Da tale amore per S. Francesco e per i suoi Frati, Bettina aveva imparato a nutrire una grande riverenza verso tutti i sacerdoti, i religiosi e le religiose.
Nella parrocchia di Bovalino non c’erano le suore. Bettina ha tanto pregato e si è tanto prodigata perché venissero.

E quando finalmente sono arrivate le suore di Nazareth, lei ha provato una gioia immensa.
Nella sua casa, esse trovavano, in ogni momento, un rifugio sicuro e caldo di ospitalità e di amicizia.
Tutto ciò denota anche quanto Bettina amava la sua parrocchia e quanto sapeva prodigarsi per il bene della  comunità cristiana.

Un’altra virtù marcata in Bettina era la schiettezza con tutti nel parlare.
Quanto aveva da comunicare, lo esprimeva con convinzione, con sincerità e senza timore, a chiunque. Rimproveri, correzioni o elogi, tutto manifestava con naturalezza e senza sottintesi.
Ognuno capiva che quanto lei diceva era guidato da un cuore che mirava esclusivamente al bene.

Qualche mese prima della sua morte, mentre era già sofferente per vari acciacchi dell’età, Bettina mi disse:
“ Sento che mi rimane ancora poco tempo di vita, ma non ho paura della morte, perché mi fa andare incontro al mio Signore, che bramo tanto di vedere”.
 Parole che rivelano la fede, da cui era animata, e la pace interiore che godeva e che traspariva in una grande serenità di spirito, pur in mezzo a tante sofferenze.
La Bettina era molto affezionata a S,Francesco d'Assisi e, per conseguenza, amava molto i Religiosi Francescani, che operano, nel ministero pastorale, a Bovalino.
  Perciò, nel giorno della sepoltura,  è stato collocato nella sua bara un cingolo francescano, con i tre nodi, che simboleggiano i Tre Voti: Religiosi: POVERTA', CASTITA' e OBBEDIENZA. 

Un proverbio, ripieno di sapienza umana e cristiana, afferma: “ Come si vive, così si muore”. Questa verità, sulla quale tutti noi dovremmo riflettere molto, non si smentisce mai. La morte è  il frutto maturo e il coronamento di un'intera vita.

A conclusione di questo ritratto spirituale di Bettina, vogliamo citare le parole della Liturgia, sempre aperte  alla Speranza cristiana, che è indistruttibile, perchè fondata sulla Pasqua di Cristo, Crocifisso, Morto e Risorto. In Lui, Figlio di Dio e Salvatore nostro “la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo”. ( Prefazio dei Defunti).

Il grande dottore della Chiesa S.Agostino,  ch sono veramente di conforto per tutti coloro che sentono il vuoto, in seguito alla scomparsa di qualche persona cara:
“ Signore, non ti chiediamo perché l’hai tolta - la vita appartiene a Te-. Ti ringraziamo, con tutto il cuore, per avercela donata”.

La nostra presenza fisica passa dalla scena di questo mondo, ma resta incancellabile la scia del nostro passaggio, costituita concretamente dalle opere che avremo compiuto. AMEN.
                                                        P. Severino Consolaro          
                                                                         P. Severino Consolaro o. f. m.

sabato 19 luglio 2014

Messaggio di Maria


 Pubblichiamo un Messaggio di Maria. Ogni  persona che vive la Fede può ben ritenerlo rivolto a sè.
Infatti, quanto più noi viviamo la Fede, si avvera questo grande Messaggio per ciascuno di noi.
Maria, la Mamma di Gesù, ci conduce sempre a Lui e ci consegna a Lui.. Per questo, tutti i Santi affermano:
" Chi è devoto di Maria, con certezza assoluta si salverà".


                                              MESSAGGIO DI MARIA

13 novembre 2013 ore 09,05

Sia lodato Gesù Cristo, figlio mio.
Ora e sempre sia lodato Madre mia.

Amato piccolo fiore del Mio cuore Immacolato oggi l'amore di Dio ti ricolma di luce e riempie il tuo cuore con tutta la Sua grandezza e con ogni pace, e Mi manda a te ad abbracciarti e a donarti il Mio amore, l'amore di Maria la Regina del cielo e della terra, la silenziosa ancella del Signore. Figlio della luce, la luce ti accompagna e la misericordia di Mio Figlio ti è compagna con ogni benedizione e ti abbraccia con il velo candido che dona vita: il perdono, perché nell'amore del cuore del Salvatore è la vita che mai muore, è la grazia che avvolge i cuori dei figli che cercano la Vita, che cercano l'Amore e tutti voi figli della luce siete abbracciati e custoditi dalla misericordia del Signore che è il Suo amore, è il Suo perdono. Oggi Sono qui per chiamarvi alla forza che dona vita, Sono qui per dirvi che se i vostri cuori non perdonano, non possono vivere l'amore del Signore, perché Mio Figlio Gesù è Colui che è il perdono e chi si irradia del Suo amore non può che perdonare, perché quando il vostro cuore vive il Suo amore vive la forza che sconfigge ogni male e si riempie della Vita, perché il cuore toccato dalla mano di Gesù è ricolma di ogni benedizione e di ogni amore e la forza del vostro piccolo amore è sostenuta e rafforzata dal Suo amore che è il Suo perdono e in voi vive il Suo amore che è il Suo perdono che vi accarezza e vi dona ogni forza per perdonare. Figli Miei, piccoli e amati fiori che salutate l'alba di ogni giorno con il caloroso saluto al Signore, che vi donate con ogni amore allo sguardo verso il cielo ove vive il Padre della misericordia, non temete e siate gioiosi e vivete il vostro amore e la vostra vita accompagnati dal perdono di Dio che è il Suo amore per ogni figlio e dalla Sua Parola che è vita, perché Egli E' il Vivente che guida con la Parola, che salva con la Parola e la Parola di Dio è vivo amore donato dal cuore del Padre per ogni figlio senza distinzione e senza pregiudizi e senza privilegi e senza speculazione e l'amore del Signore è viva armonia di luce che fa vibrare il vostro cuore di raggiante e splendida vita nella misericordia del Signore: Gesù Mio figlio, il Verbo fatto carne, la Parola che è solo amore e Vita per quanti amano e vivono la Vita e la sua gioia nel perdono. Oggi figli della luce, il perdono del Signore in modo speciale vi veste di misericordia che è il Suo amore e Gesù, Mio Figlio, che è il Signore, effonde nel vostro piccolo e angosciato cuore, lo spirito dell'amore e della vita, riempie il vostro intimo con la luce che porta l'amore infinito del Padre che vi armonizza al Suo Cuore che è il Cuore della Vita e vi dona la forza per perdonare, affinché i duri tempi che vivete non possano in alcun modo far vacillare la vostra debolezza che è l'infinita forza di Gesù che con amore vi prende per mano e vi rialza dalla polvere e dal fango e vi veste di ogni grazia e di ogni dono per essere forti e coraggiosi figli del perdono. Con amore di Madre vi porto l'abbraccio del calore della Vita, vi porto Mio Figlio che è la Vita, che è l'Amore che è il Perdono. Amate Mio Figlio dalla profondità del vostro cuore con ogni vostra debolezza e vedrete fiorire in voi l'albero della Vita, vedrete che la gioia vi riempirà di ogni smisurata grandezza di amore e l'amore che è la Vita rinascerà in voi, perché è l'Amore la fonte e la forza che vi dona la capacità di perdonare. Io Sono Maria la Madre di Gesù, Sono la Sua Corona Gloriosa, che porto nei cuori dei figli di Dio la benedizione e la luce che apre il cuore al perdono, porto in ogni cuore Gesù, Mio Figlio, la Grazia sublime della Vita che è la misericordia senza fine che vi abbraccia con il Suo amore di Padre del perdono. Figli i tempi che vivete sono tempi di grande desolazione e di grande sconforto e questi tempi non sono che l'inizio dei dolori, solo perché il cuore degli uomini che vivono questo tempo non amano la Vita e la rigettano dalla propria vita, non hanno misericordia da donare con amore e vivono il proprio tempo nel totale abbandono della furia del male che come tempesta e burrasca passa e travolge e spezza la vita estirpando ogni albero che non ha ben salde le radici nella terra irrorata dall'amore di Mio Figlio Gesù, misericordia e perdono, che allontana con lo sguardo della Vita la tempesta e la burrasca del male, perché Egli E' lo scudo e la fortezza dei cuori che vivono il perdono con il Suo amore e con la Sua forza che è la Sua Parola, la Parola che dona Vita e che innalza alla Vita. Venite nel Mio cuore di Madre e con amore vi accompagno ai piedi della gloriosa Croce della Vita ove e ancora appeso Mio Figlio Gesù, che con il Suo sacrificio di Vita vi ha donato l'amore per sconfiggere la tempesta che estirpa gli alberi senza vita, vi ha donato la forza della misericordia: il perdono. Venite e abbracciate la Croce della Vita e pregate accanto a Me, il Signore della Vita: Gesù il Figlio dell'altissimo Dio il Padre che vive in cielo che con amore vi chiama al cuore della misericordia. Il Mio amore di Madre vi saluta e vi esorta al perdono con la Mia incessante preghiera di intercessione ai piedi della Santa Croce ove è posta la forza del perdono, ove è piantata la sublime grazia che non può mai essere travolta dalla burrasca del male perché la Croce è l'albero della Vita ove fiorisce la gemma della Vita ove le braccia dell'amore abbracciano con la luce che scende dal cuore del Padre ogni figlio che con umiltà e con carità d'amore per la vita viene e si prostra accanto a Me Maria, la Madre del Redentore e prega con il calore del cuore il Cuore che è solo amore e vita, misericordia e perdono, è Gesù, il Cristo, Mio Figlio, il Figlio di Dio. Vi abbraccio con ogni amore e vi saluto come Madre del Redentore Corona gloriosa della Vita che è Gesù Mio Figlio. Pregate, pregate, pregate nel silenzio e con amore accanto a Me che Sono la condottiera dell'esercito della preghiera e non temete, la tempesta passa e solo gli alberi saldi alla terra irrorata e santificata dal sangue preziosissimo di Mio Figlio fioriscono già le gemme della Vita che donano splendore e carità d'amore con il perdono donato dal Cuore di Gesù, la Vita che ha sconfitto la morte e vi saluta con la vittoriosa destra che benedice e dona meraviglie d'amore a quanti fioriscono con Lui la Vita nel perdono. Benedizione e vita con spirito di luce che armonizza il vostro cuore al cuore di Gesù scendono dalla fiorita Croce dell'Amore del Risorto e li porto Io Maria, Madre dell'Amore con il Suo abbraccio di Vita. Vi benedico Miei piccoli, nel Santissimo nome di Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo, vi dono il Mio amore di Madre con la Mia continua e perseverante preghiera che è la preghiera della silenziosa ancella del Signore.

Lodato sia Gesù Mio Figlio.
Ora e sempre Madre mia sia lodato il Cuore del Perdono.

Con amore Maria Corona Gloriosa di Gesù.

Luca - Capitolo 18:7,9

[7]E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? [8]Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

 Fonte testo biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI 1974 http://www.maranatha.it

 http://donodigesu.blogspot.it/

venerdì 25 aprile 2014

DECALOGO DELLA GIOIA


DECALOGO PER LA GIOIA
DELLA COPPIA E DELLA FAMIGLIA

1 – Guardate il vostro coniuge con occhi nuovi, non fermatevi sempre e soltanto ai giudizi negativi ed alle critiche, ma sforzatevi di apprezzare quello che di bello e di buono egli riesce ad esprimere.
2 – Riscoprite la parola GRAZIE, detta con dolcezza e tenerezza, in ogni circostanza, anche la più normale della giornata.
3 – Esprimete la vostra gioia e gratitudine con la vicinanza tra voi, anche fisica, e non abbiate paura di dire:
TI VOGLIO BENE, SONO CONTENTO DI TE”. L’amore non basta portarlo nel cuore. Bisogna anche manifestarlo.
4 – Valorizzare il sorriso ( tutti ne abbiamo almeno un po’ ), per dare gioia a chi è triste e avvilito, per spezzare i bronci, per smussare gli  angoli e le incomprensioni.
5 – Non trascurare il decoro e la pulizia della casa e la cura della vostra persona. Date importanza al linguaggio che usate e al  comportamento che tenete, per favorire il gusto di stare insieme.
6 – Accontentatevi e ringraziate per ogni cosa che la vita vi dona. Sappiate cogliere le piccole gioie di ogni giorno, facendole emergere,  sottolineandole e incoraggiandole, anche quando siete stanchi.
7 – Programmate e decidete insieme momenti distensivi, gite riposanti, voi due da soli o con tutta la famiglia, per alleggerire qualche tensione e ricreare uno spirito nuovo.
8 – Sappiate perdonare sempre, per ritrovare la pace fra voi e con i familiari. Vi sentirete liberi da pesi e ritroverete la gioia del cuore.
9 – Non accusatevi nei contrasti, nelle prove, nelle sofferenze, e non ingigantite le difficoltà, né generalizzate i difetti, ma cercate l’unità in atteggiamenti di speranza e di confidenza in Dio.
10 – Pregate insieme per ringraziare Dio dei momenti della vostra unione, e soprattutto affidate a Dio, che vi ama, la tristezza, che spesso  sembra prevalere.


La famiglia oggi è molto bersagliata. Anche i mass-media, purtroppo, concorrono a disgregarla, nel proporre modelli di famiglia che sono contro il modello proposto da Dio Creatore. " Dio creò l'uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò" ( Gen.1,27 ). Queste parole, Rivelazione diretta di Dio, fondano la famiglia umana, strutturata da due principi irrinunciabili. 
I°- Sia l'uomo che la donna sono creati ad immagine e somiglianza di Dio, che è l'AMORE. Perciò sono creati per essere amati e per amare.
II°- L 'altro principio basilare è la sessualità, che è integrazione, arricchimento e complemento reciproco.
   
La qualità della famiglia, perciò, dipende anzitutto dalla formazione, dalla responsabilità e dalla comunione della coppia umana.
           
                P. Severino Consolaro



martedì 15 aprile 2014

POSSO PARLARTI CUORE A CUORE…


                           POSSO PARLARTI CUORE A CUORE…


Posso parlarti?... Sono parole, che escono direttamente dal mio cuore e richiedono perciò di essere accolte, con altrettanta immediatezza, dal tuo cuore. Voglio richiamarti ad un problema fondamentale della tua vita. Voglio il tuo bene; non mi respingere, ora che sono capitato tra le tue mani, ma degnati di leggermi e di riflettere a quanto ti dico.


Non resistere più a Dio che da tempo bussa alla porta del tuo cuore.


Egli non ti illude mai, non fa sconti nel rivelarti TUTTA LA VERITA’. E non ti delude mai.


Nessuna persona, che lo ha seguito veramente, si è dichiarata o si è sentita ingannata. Tutti i convertiti lo attestano molto eloquentemente.


Non soffocare ancora l’aspirazione del tuo animo di riposarsi in Dio.


SOLO DIO TI DA’LA PACE. DIO E LA PACE SONO UN’UNICA COSA. Non vedi?...


I beni materiali non ti soddisfano, il piacere del senso ti abbrutisce, gli uomini ti sorridono nella prosperità, ma per sfruttarti, e ti abbandonano nel dolore. Per non essere deriso, tu mascheri il tormento del cuore con una falsa allegria.


Vorresti uscire da questo stato, ma ti sembra di non avere la forza.


Ebbene, Iddio ti stende la mano in questo momento e ti dice:


“ Ecco, ti ho mandato i miei Apostoli: ascoltali!”


Non disprezzare questa voce. E’ la voce del Padre, che vuole abbracciarti, dalla croce, con le braccia del Figlio suo, che si è immolato per te. Non disprezzarla; domani potrebbe mutarsi in voce di condanna.


Su via; un atto di buona volontà. Che ti costa? Se vuoi veramente bene a te stesso, non rimandare ancora la tua conversione. Ricordati che vita ne hai una sola; non sprecarla.


La parola di Dio ti esorta pressantemente a prendere la tua decisione, ricordandoti sempre che tu hai nelle tue mani soltanto l’attimo che fugge. Il tuo passato non ritorna, il tuo futuro non c’è ancora. Nelle tue mani hai solamente il presente. Perciò agisci SUBITO:
“ Oggi, se udite la sua VOCE, non indurite il vostro cuore”(Sal.95,8).

Sii una persona saggia, che riflette bene sul SENSO, sul VALORE e sull’ORIENTAMENTO della propria vita.

Il tempo fugge irreparabilmente; ma di te resta, per l’eternità, tutto quello che avrai costruito, nel tempo, sulla ROCCIA, che è CRISTO GESU’. E’ LUI L’UNICO MAESTRO, PERCHE’E’ L’UNICO CHE SI E’ FATTO SALVATORE dell’umanità.


                 

Scritto da un Anonimo.




Se rientriamo in noi stessi e ci confrontiamo con la nostra coscienza, avvertiamo che la vita ci interroga. Su QUALI VALORI la stiamo costruendo?...
S.Paolo, nella I Lettera ai Corinzi, ci fa riflettere molto, in proposito: " Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un sapiente architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia  attento come costruisce. Infatti nessuno può porre un FONDAMENTO DIVERSO da quello che già vi si trova, che è GESU' CRISTO. E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l'opera di ciascuno sarà ben visibile: la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà la qualità dell'opera di ciascuno". 
( I Cor. 3,10-13 ).  
                                       P. Severino Consolaro                                                                               

domenica 13 aprile 2014

CRISTO E’ TUTTO PER NOI


CRISTO E’ TUTTO PER NOI                                   

“In Cristo abbiamo tutto.

Ognuno si avvicini a Lui:

chi languisce nell’infermità a causa dei peccati,

chi è come inchiodato per la sua concupiscenza,

chi è imperfetto, ma desideroso di progredire con intensa contemplazione,

chi è già ricco di molte virtù.

Siamo tutti del Signore e Cristo è tutto per noi:

se desideri risanare le tue ferite, Egli è MEDICO.

Se sei angustiato dall’arsura della febbre, Egli è FONTE;

se ti trovi oppresso dalla colpa, Egli è GIUSTIZIA;

se hai bisogno di aiuto, Egli è POTENZA;

se hai paura della morte, Egli è VITA;

se desideri il paradiso, Egli è VIA;

se rifuggi le tenebre, Egli è LUCE;

se sei in cerca di cibo, Egli è NUTRIMENTO”.

S. Ambrogio

 

Sulla cattedrale di Lubecca, in Germania, si trova scolpita una frase, che ci provoca a fare

un serio esame di coscienza sul  nostro rapporto personale con GESU’ CRISTO. Questo  rapporto è decisivo, nella vita di ogni persona umana, perché fonda e qualifica tutti gli altri rapporti relazionali.

 

“Voi mi chiamate MAESTRO e non mi ascoltate,

voi mi chiamate VIA e non mi seguite,

voi mi chiamate VITA e non mi desiderate,

voi mi chiamate AMICO e non mi accogliete,

voi mi chiamate AMABILE e non mi  amate,

voi mi chiamate ETERNO e non mi cercate,

voi mi chiamate CLEMENTE e non mi invocate,

voi mi chiamate GIUDICE e non mi temete.

 

SE IO VI CONDANNERO’, NON MI INCOLPATE”.

 

GESU’ è il CENTRO FOCALE della nostra Fede, il VERO SOLE che irradia lo SPIRITO DEL PADRE, ( lo SPIRITO SANTO), su tutte le creature.

 

 La Santa Madre Chiesa, nell’Inno Liturgico al compimento della giornata,  c’insegna ad invocarlo, con queste espressioni stupende:

 

   “ GESU’, Luce da Luce, Sole senza tramonto,             

   Tu rischiari le tenebre nella notte del mondo”.

 

 

                                             PREGHIERA A CRISTO

 

La preghiera più bella e più perfetta è quella che ci ha insegnato Gesù: il PADRE NOSTRO.

Tutte le richieste che in questa noi formuliamo al PADRE, vengono a noi donate sempre IN GESU’, CON GESU’, PER GESU’.”Questa è la fiducia che noi abbiamo in Lui: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta” (1Gv.5,14). Perciò, chiedendo al Padre Gesù, noi chiediamo tutto ciò di cui abbiamo veramente bisogno.

 

“PADRE, dammi il dono più bello, più grande,

più prezioso che possiedi: GESU’!

Quando sono ammalato,

dammi Gesù, perché Egli è la SALUTE.

Quando mi sento triste,

dammi Gesù perché Egli è la GIOIA.

Quando mi sento debole

 dammi Gesù perché Egli è la FORZA.

Quando mi sento solo,

 dammi Gesù perchè Egli è l’AMICO.

Quando mi sento legato,

 dammi Gesù perché Egli è la LIBERTA’.

Quando mi sento scoraggiato,

 dammi Gesù perché Egli è la VITTORIA.

Quando mi sento nelle tenebre

dammi Gesù perché Egli è la LUCE.

Quando mi sento peccatore,

 dammi Gesù perché Egli è il SALVATORE.

Quando ho bisogno d’Amore,

 dammi Gesù perché Egli è l’AMORE.

Quando ho bisogno di pane,

dammi Gesù perché Egli è il PANE di VITA.

Quando ho bisogno di denaro,

dammi Gesù perché Egli è la RICCHEZZA INFINITA.

Padre, a qualsiasi mia richiesta

a qualsiasi mio bisogno.rispondi con una sola parola,

la Tua Parola Eterna: PADRE, DAMMI GESU’”.

 

P. Serafino Falbo

 

 
 

                                             PREGHIERA A CRISTO

 

La preghiera cristiana ha il suo CENTRO e il suo CUORE sempre IN CRISTO.

Il teologo protestante Dietrich Bonhoeffer, martire del nazismo, scriveva:  

 

Per questo, la preghiera, nella quale noi ci sentiamo più uniti a Cristo e ci riconosciamo in Lui, è quella che Egli stesso ci ha insegnato: il PADRE NOSTRO.

 

Vogliamo riportare qui un altro brano di preghiera accorata, rivolta a Cristo dal papa Paolo VI e datata il 29 Novembre 1970.

 

“Tu sei il PRINCIPIO e la FINE, l’ALFA e l’OMEGA;

Tu sei il Re del Nuovo Mondo;

Tu sei il SEGRETO della Storia;

Tu sei la CHIAVE dei nostri destini;

Tu il MEDIATORE, il PONTE tra terra e cielo;

Tu per eccellenza il Figlio dell’uomo.

Perché Tu sei il Figlio di Dio, eterno, infinito;

Tu sei il Figlio di Maria, tua Madre nella carne.

Io voglio gridare: GESU’ CRISTO!!

Voglio celebrarti, o Cristo,

non solo per ciò che Tu sei per te stesso,

ma esaltarti e amarti per ciò che Tu sei per noi,

per ciascuno di noi, per ciascun popolo e civiltà.

Tu sei il nostro Salvatore,

Tu sei il nostro Liberatore,

Tu ci sei necessario per essere uomini degni e veri e uomini salvati.” (Paolo VI)

martedì 8 aprile 2014

C’era una volta l’AMORE


Questa non è una storia: è la realtà più bella.  più grande e più consolante che possa esistere per noi, persone umane. DIO, CHE E' L'AMORE, VUOLE STARE E VIVERE SEMPRE CON OGNI PERSONA UMANA, che Egli stesso ha creato per amare ed essere amato ." Dio creò l'uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò" ( Gen. 1,27). E' ancora Lui che parla, sempre nel Libro Sacro della Bibbia, i Proverbi : " Le mie delizie...stare tra i figli dell'uomo" ( Prov. 8,31 ). 
Scoprire questo AMORE, con cui Lui ci ama e rispondere a tale AMORE, questa è perfetta letizia.
P. Severino Consolaro   o.f.m.

C’era una volta l’AMORE

C’era una volta l’AMORE… L’Amore abitava in una casa

pavimentata di stelle e adornata di sole.

Un giorno l’Amore pensò a una casa più bella.

Che strana idea quella dell’Amore!

 

E fece la terra, fece la carne. E nella carne ispirò la vita

E nella vita impresse l’immagine della sua somiglianza.

E la chiamò: UOMO!

 

E dentro l’uomo, nel suo cuore,

L’Amore costruì la sua casa: piccola,

ma palpitante, inquieta, insoddisfatta come l’Amore.

E l’Amore andò ad abitare nel cuore dell’uomo

E ci entrò tutto là dentro,

perché il cuore dell’uomo è fatto di infinito.

 

Ma un giorno…l’uomo ebbe invidia dell’Amore.

Voleva impossessarsi della casa dell’Amore,

come se l’Amore potesse vivere da solo.

 

E l’Amore fu scacciato dal cuore dell’uomo.

L’uomo allora cominciò a riempire il suo cuore,

lo riempì di tutte le ricchezze della terra,

ma era ancora vuoto.

Lo riempì di tutti i tesori della terra, ma era ancora vuoto.

 

Un giorno l’uomo… decise di condividere il suo cuore

con le creature della terra. L’Amore venne a saperlo,

si rivestì di carne e venne anche lui

a ricevere il cuore dell’uomo.

 

Ma l’uomo riconobbe l’Amore e lo inchiodò a una croce.

E continuò a sudare per procurarsi il cibo.

L’Amore allora ebbe un’idea:_

si rivestì di cibo, si travestì da pane e attese silenzioso.

 

Quando l’uomo affamato lo mangiò,

l’Amore ritornò nella sua casa, nel cuore dell’uomo.

E il cuore dell’uomo fu riempito di vita,

perché la vita è AMORE.

 



                                   Un poeta brasiliano





sabato 29 marzo 2014

ESPERIENZA DI MONDO X



 ESPERIENZA DI MONDO X      

PRINCIPI DI VITA PER LIBERARSI DALLE DROGHE
 ( per i giovani )
          P.Eligio Gelmini, sacerdote francescano della Provincia lombarda, ha fondato per i giovani la Comunità di MONDO X. Il fratello, pure sacerdote, Don Pierino Gelmini, ha fondato una Comunità analoga, per gli stessi giovani, che si chiama Comunità INCONTRO.

Noi vogliamo esaminare qui la Comunità di P.Eligio. Per salvare i giovani dalle varie droghe, il religioso francescano ha dato un’impronta tipicamente monastica, che vogliamo qui analizzare.

 

MONDO X:   P.Eligio è stato particolarmente colpito dalla vita sbandata del mondo giovanile, a cui la società di oggi, guidata dai potenti MASS-MEDIA, propone valori fasulli, fondati quasi esclusivamente sul benessere materiale, guidato dal profitto: l’ appagamento delle proprie ambizioni e delle proprie voglie, il possesso di beni e di danaro, che non sono stati veramente guadagnati. Troppi giovani vivono l’istante, senza prospettiva del futuro. Cercano la soddisfazione dei piaceri del momento, senza alcuna forma di autocontrollo e senza un impegno serio per costruire il proprio futuro.

“Questo mondo – dice P.Eligio - va radicalmente contestato, perché non aiuta i giovani a crescere come persone e a maturare le proprie capacità e potenzialità, per metterle a servizio degli altri.”

Il mondo in cui oggi vivono i giovani, è basato sul possedere, sull’emergere e sul godere. Questo rende difficile per loro individuare, discernere e scegliere i veri valori della vita. Valori che devono essere fondati anzitutto sulla formazione della propria persona: lealtà, rispetto, solidarietà ecc… Anche chi vuole vivere la fede oggi deve andare contro corrente, perchè ostacolato dalla stessa società, che, come tale, coltiva poco i valori morali, spirituali e religiosi, che ci propone Gesù nel Vangelo.

Per questo, i giovani oggi si trovano ostacolati nel discernere e nel vivere questi valori. Ecco perché proprio i giovani devono costruire un mondo, che ancora non c’è: il MONDO X.

Però dobbiamo gridare anche forte che chi non si mette in ricerca dei veri valori che non deludono, ma si ritiene appagato di quanto offre il mondo di oggi, è il vero emarginato.    

 

P.Eligio, come monaco francescano, vuole recuperare i giovani, non solo dalla droga come stupefacente, ma anche da tutte le altre specie di droga, che alienano la persona. Per questo, egli propone alcune REGOLE FONDAMENTALI DI VITA, che si ispirano alle comunità monastiche.

 

Lo slogan che sintetizza tutte queste regole, proposte ad ogni giovane che voglia ricuperare se stesso, è:

“ Tu solo puoi farcela, ma non puoi farcela da solo”. Verità che afferma il valore insostituibile della famiglia e della società, dalle quali dipende la formazione di ogni persona-

 

Nelle comunità del MONDO X, le 24 ore del giorno si possono articolare in tre forme di attività, che si susseguono in un saggio equilibrio di valori:  8 ORE di LAVORO – 8 ORE di SONNO – 8 ORE di DIALOGO e FORMAZIONE COMUNITARIA.

 

 

IL LAVORO: Riscoprire il valore del lavoro e metterlo in atto.

Il lavoro è il primo valore che aiuta i giovani a liberarsi dalle droghe.

Esso non ha valore semplicemente in funzione del guadagno che se ne ricava. Il lavoro, prima di tutto, mette in atto lo sviluppo di tutti i talenti personali, ricevuti da Dio, e fa maturare le persone. Inoltre, il lavoro fa acquisire ai giovani la fiducia in se stessi e li rende coscienti della propria dignità e delle proprie capacità. Li rende anche autonomi, e quindi meno ricattabili. Inoltre, il lavoro, mediante il guadagno che se ne ricava, permette anche di elargire e di aiutare altre persone.

Crescere, infatti, significa anche dare di più e ricevere di meno.

Nelle Comunità di MONDO X il LAVORO è duro e costa sacrificio. Però i giovani incominciano a prendere coscienza di rendersi utili agli altri e, man mano, scompare in loro la voglia di “bucarsi” o di fare altre “sciocchezze”.

Nell’ esperienza di MONDO X, il lavoro è una vera terapia per aiutare i giovani a ricuperarsi.

 

 

IL DIALOGO. Aprirsi alla Comunità per ricevere e poi dare agli altri.

Nelle Comunità di MONDO X c’è un dialogo sempre aperto tra tutti e ciascun giovane sui problemi della sua vita, con tutte le difficoltà che incontra e i valori che la Comunità gli propone per il suo reinserimento.

Dialogo che, purtroppo, i giovani trovano oggi in poche famiglie. C’è spesso una frattura tra genitori e figli e sembra ci sia tempo per tutto fuorché per dialogare. I giovani sono e si sentono troppo soli. C’è, in compenso, molto tempo per chiacchierare…Nel dialogo ci si comprende perché ci si ascolta e ci si parla, focalizzando i veri problemi della vita. Il motto, che devono tener presente, è molto importante: “Solo tu puoi farcela, ma non puoi farcela da solo”. Nel dialogo trovi sempre una parola chiarificatrice, un’attenzione rivolta a te e ai tuoi problemi ed un grande sostegno morale nel tuo cammino della vita.

 

LA SOLIDARIETA’. Il motto è “ Tutti per uno e uno per tutti”.  

 Al MONDO X tutti i giovani sono solidali con ogni singolo giovane, e in particolare, con gli ultimi arrivati,

i quali hanno maggiori problemi. Nelle Comunità di MONDO X si tengono tutti in cordata: ognuno tira gli altri e, nello stesso tempo, si lascia tirare dagli altri. Tutti i giovani danno fiducia a ciascuno e ciò costituisce una potente iniezione morale che fa acquisire a ciascuno stima in se stesso e nelle proprie capacità. Così, sotto la spinta e l’aiuto di tutta la Comunità che lo sorregge, l’individuo mette in atto tutte le potenzialità di cui è dotato, delle quali man mano egli prende coscienza e responsabilità.

   

IL SILENZIO. E’ il custode della tua vita.

 

Nel MONDO X ogni giovane, durante il giorno e la sera, ha dei momenti di silenzio per leggere, riflettere, confrontarsi con i problemi della vita. Ai giovani non si impone alcuna Religione, perché la Religione e la Fede non si impongono. Però si favorisce un clima di silenzio e di ascolto, in tutto l’arco della giornata. In particolare, negli intervalli dal lavoro e durante i pasti stessi, nei quali si svolge un dialogo unico tra tutti i componenti della Comunità. Questo costruisce l’ambiente più favorevole, perché il giovane ripensi a se stesso e, nella libertà, ricerchi Dio. Purtroppo, nella società di oggi sembra che l’uomo trovi poco tempo per pensare e per riflettere. E questa è una carenza grave, specialmente per i giovani in formazione.

 Nella Comunità di MONDO X, i giovani si rigenerano, conoscendosi sempre meglio e accogliendosi reciprocamente. I giovani, invece, che vivono fuori nel mondo, sotto la spinta dei MASS-MEDIA e della società che li ha assorbiti tanto bene, sono sempre proiettati al di fuori di sé, nella costante ricerca di emozioni o piaceri e interessi immediati. E così si svuotano sempre di più e trovano  maggiore difficoltà ad interrogarsi sui veri valori della vita. Senza pause di silenzio, di riflessione, di ascolto, per ritrovare se stessi ed agire con più responsabilità e coscienza, non è possibile, nella vita, raggiungere la propria maturazione.

I giovani, nell’esperienza di MONDO X, mettendo in atto le suddette Regole monastiche, imparano a compiere bene e con coscienza il lavoro, rifioriscono nella gioia di vivere, si ricaricano di ideali che prima avevano perduto, immersi nel consumismo materialista che li aveva “spenti” dentro.

Il problema più importante, non solo per i giovani ma per tutte le persone, è quello si prendersi in mano la propria vita, neutralizzando, per quanto è possibile, l’influsso negativo della società.

A questo proposito, tutti dobbiamo ricordare che il benessere di ogni persona non consiste semplicemente nell’appagare le esigenze ( quelle giuste ) del corpo, ma anche le esigenze, ben più importanti, dello spirito, senza le quali la persona sentirà sempre nella propria coscienza di aver fallito la vita.

 

 

I MASS-MEDIA. Le comunicazioni sociali accolte con senso critico.

Tenendo conto del grande valore del silenzio, per ritrovare se stesi e recuperare i valori perduti, i giovani di MONDO X non fanno uso né della TV, né della Radio, né dei giornali. Questi mezzi della odierna comunicazione, anche se non vogliamo demonizzarli, tuttavia dobbiamo dire che in buona parte sono usati soprattutto con lo scopo di incentivare interessi economico-finanziari ed alimentare la pubblicità. In TV non è più la qualità delle trasmissioni che conta, bensì il profitto che se ne ricava.   E l’indice di gradimento significa soltanto interesse economico-finanziario, per vendere prodotti, sfruttando la pubblicità. Per l’interesse si calpestano molti valori umani, morali, spirituali, sociali e religiosi. La trasmissione a puntate del GRANDE FRATELLO ci ha dato la misura dell’uso che si è arrivati a fare di questi potenti mezzi di comunicazione.

Purtroppo, nella società odierna, l’uso dei MASS-MEDIA comporta, come minimo, una forte distrazione, ma spesso arrivano anche ad istigare, più o meno palesemente, al male, al vizio.

Tre parole li caratterizzano: l’APPARENZA, il SUCCESSO e il CONSUMISMO.

 

P.Eligio ha intuito bene tutti questi effetti negativi per i giovani. In MONDO X.  essi non hanno alcuna occasione di evadere da se stessi. Sono concentrati, con il sostegno della comunità, a ricuperare i veri valori e insieme la piena fiducia in se stessi, che fonda anche la loro sicurezza e la loro speranza per il futuro.  
P.Severino Consolaro o.f.m.