mercoledì 26 settembre 2012

La potenza della Parola di Dio




           1   -     LA POTENZA DELLA PAROLA DI DIO
                    


-         “Ecco, faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?”...( Is, 43,19).


                                  INTRODUZIONE


“Il cielo e la terra passeranno, ma le mie Parole non passeranno”.
                                     (Lc.21,339.  


La Parola di Dio possiede la potenza stessa di Dio, ossia è ONNIPOTENTE.
Essa è collegata indissolubilmente all’EVENTO che ANNUNCIA e  nello stesso tempo che PRODUCE.
Non è mai vuota, come spesso sono le parole dell’uomo.
Ha un dinamismo incontenibile, che la spinge sempre a diventare EVENTO.
E’ una  Parola creatrice di tutte le realtà, sia spirituali, sia fisiche, la quale opera in ogni dimensione del tempo.

Nel passato: “Lodino tutti il nome del Signore, perché Egli disse e furono creati. Li ha stabiliti per sempre, ha posto una legge che non passa” (Sal.148,5).
Nel presente: “ Perché Egli parla e tutto è fatto, comanda e tutto esiste” (Sal. 33, 9).

Nei riguardi del futuro, la Parola di Dio è tutta una Profezia, che si realizza sempre, man mano che si svolgono le vicende della storia.

 Dio vede sempre al presente tutte e tre le dimensioni del tempo: il passato, il presente, il futuro, e dispone, perciò, gli Eventi, secondo la sua Parola, che esprime la sua Volontà.
 Per cui si dice giustamente: “L’uomo propone (perché non conosce il futuro) e Dio dispone. ”

Noi ci limitiamo qui a citare un brano famoso di Profezia, scritto sette secoli prima di Cristo da Isaia, in un linguaggio, reso particolarmente vivo dalle immagini.
Egli ci descrive ciò che compirà la Parola di Dio, per l’umanità, nei tempi futuri, dopo l’AVVENTO del Messia, GESU’CRISTO.
I popoli accoglieranno questa Parola, che li orienta a camminare, nella LUCE proiettata da Cristo, verso l’UNICO DIO, CREATORE e PADRE di tutti.
Proprio nell’accoglienza di questa Parola, si realizzerà, tra i popoli, una RICONCILIAZIONE SEMPRE PIU’PIENA, che li porterà a vivere nella PACE.
E’ la PACE MESSIANICA, predetta da tutti i Profeti.

 “ Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà eretto sulla cima dei monti e sarà più alto dei colli; ad esso affluiranno tutte le genti . Verranno molti popoli e diranno: < Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri>. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la Parola del Signore. Egli sarà giudice tra le genti e sarà arbitro fra molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra. Casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore” (Is.2, 2-5).   

La Parola di Dio è sempre efficace, sia in chi la accoglie, come in chi non la accoglie, anche se gli effetti che produce negli uni e negli altri sono diametralmente opposti.

La PACE DEL CUORE e la GIOIA di VIVERE sono i DUE
SEGNI-EFFETTI I NFALLIBILI, che si realizzano sempre in chiunque accoglie questa PAROLA, la quale è PAROLA DI VITA ETERNA.
Tutti i CONVERTITI, che non si possono nemmeno contare, stanno ad attestarlo.
                 
Ma essa produce i suoi EFFETTI anche in coloro che non la accolgono, perché si trasforma in GIUDIZIO DI DIO sulla loro vita.

GIUDIZIO, che toglie la PACE DEL CUORE e risveglia la coscienza del male commesso, al fine di disporre queste persone al pentimento e alla conversione, senza i quali non c’è salvezza.

“ Non vi è PACE per gli empi, dice il mio Dio” ( Is. 57,21).
 L’efficacia della Parola di Dio è messa in risalto, sempre con molta forza e bellezza di immagini, nel brano biblico, in cui ancora il profeta Isaia la paragona alla pioggia e alla neve. Ciò che produce la pioggia e la neve per la vita delle creature dell’universo, lo compie la Parola di Dio nelle anime di tutti coloro che la accolgono.  
Le trasforma in giardini fioriti e in frutteti rigogliosi.  
I fiori rappresentano le virtù, che adornano l’anima. I frutti stanno ad indicare le opere buone, impregnate dell’Amore di Cristo.

“ Come, infatti, la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della Parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata “(Is. 55, 10-11). 

Il profeta Geremia ci riporta altre due belle similitudini, per indicare la forza irresistibile della Parola di Dio: il fuoco che brucia e il martello, che spacca la roccia.

“ La mia Parola non è forse come il fuoco – oracolo del Signore – e come un martello che spacca la roccia?” (Ger.23, 29).

La Parola di Dio trasforma radicalmente i cuori delle persone e le realtà: gli uni li “ri-crea” le altre le “ri-genera”.
Dio stesso lo afferma, sempre tramite il Profeta Isaia, con immagini forti e suggestive.
“ Ecco, faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa” (Is.43, 19).

Per esemplificare, riportiamo due esempi, molto importanti nella storia della salvezza.
La Parola di Dio, attraverso l’Arcangelo Gabriele, scende su Maria e nasce Gesù.
“ Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai GESU’. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo” (Lc.1, 31).

La Parola di Dio scende su Giovanni Battista nel deserto. Lo trasforma nel più grande dei Profeti, per la testimonianza di vita e la Parola che, come dardo infuocato, tocca i cuori, aprendoli alla conversione.
 “ La Parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati” (Lc. 3, 2-3).

                         
                       LA PAROLA DI DIO CREA


La Parola di Dio rende visibile e immediato tutto il suo potere, nel MISTERO della CREAZIONE.

I primi due capitoli del libro della Genesi ci mettono in evidenza, con grande semplicità, l’Onnipotenza di questa Parola, nel trarre dal nulla ogni essere dell’universo: “ Dio disse…e così avvenne.” 

Anche il libro della Sapienza afferma:
“ Tutto hai creato con la tua Parola”(Sap.9, 1).

La prima realtà creata è la LUCE.  Dio disse: < Sia la luce! >. E la luce fu.”(Gen.1 3 ).
La LUCE è l’immagine più appropriata per esprimere il MISTERO di DIO, come ci attesta l’Apostolo S.Giovanni, il Testimone, per eccellenza, dell’AMORE DI CRISTO, che ce lo ha rivelato:
“ Questo è il messaggio che abbiamo udito da Lui e che ora vi annunziamo: DIO E’ LUCE E IN LUI NON CI SONO TENEBRE”.
(I Gv. 1,5).
La LUCE ILLUMINA, la LUCE PRODUCE CALORE, la LUCE è la SORGENTE DI VITA nell’universo.
Per questo, S, Francesco d’Assisi, nel Cantico delle creature, ha sopraesaltato il SOLE, come CHIARA IMMAGINE DI DIO.

“Laudato si’, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messer lo FRATE SOLE, lo quale è iorno et allumini noi per lui; et ello è bellu e radiante cum grande splendore; de Te, Altissimo, porta significatione”
Nessuna creatura si può sottrarre alla forza penetrante della LUCE. Così, nessuna creatura si può sottrarre alla PRESENZA DI DIO, che tutto scruta.
La LUCE è il primo essere creato, perchè è l’elemento primordiale indispensabile, per l’esistenza e la vita nell’universo.
Nulla sarebbe visibile, né, quindi, concepibile, senza la LUCE, che segna la successione del tempo, alternando il GIORNO e la NOTTE.

Ma prima ancora della LUCE, c’è la PAROLA DI DIO, che l’ha creata.
           

                      LA PAROLA DI DIO ORDINA
                                                

 La PAROLA DI DIO, CREANDO ORDINA.
Organizza, cioè, lesistenza e la vita di ogni essere dell’universo, con una LEGGE SAPIENTISSIMA, adeguata alla sua natura.
  E tutte le LEGGI sono IN PERFETTA ARMONIA tra loro.
Dal CAOS Dio trae, così, il COSMO.

  L’UNIVERSO si presenta UN  GRANDE LIBRO APERTO, che ci manifesta, non soltanto l’ESISTENZA di DIO CREATORE, ma anche la sua ONNIPOTENZA, la sua SAPIENZA, la sua PROVVIDENZA e il suo AMORE verso tutti gli esseri, da LUI creati.

E’come una GRANDE SINFONIA, che risulta dall’insieme di strumenti, di accordi, di note, che si trasformano in un concento armonico e si elevano continuamente da tutte le creature, per glorificare il loro CREATORE. 
                    
 I salmi cantano la GLORIA, che il CREATO rende al suo CREATORE. Ne citiamo uno:

“ I cieli narrano la gloria di Dio, e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia”(Sal.18,2-3).

S. Francesco d’Assisi, con l’anima del santo ed insieme del poeta, ha composto – come citato sopra - lo stupendo CANTICO DELLE CREATURE, per innalzare un INNO DI PURA LODE AL CREATORE, che si mostra mirabile in tutte le opere delle sue mani.

“ Altissimo, Onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e l’honore e onne benedictione “.

 Dopo secoli e secoli di storia, l’uomo, studiando le LEGGI dell’universo, ha raggiunto oggi un considerevole progresso scientifico e tecnologico.
Venendo a conoscere queste LEGGI, egli ha fatto tante scoperte che, applicate alla propria vita, l’ hanno resa meno dura e più confortevole.

Ma quante leggi l’uomo deve ancora scoprire ? ! ….


Il colmo è che, pur scoprendo queste LEGGI, che portano il MIRABILE SIGILLO di Chi le ha create e applicate, con perfetta Sapienza, nell’economia dell’universo, egli dimentica il suo CREATORE.
L’uomo si ferma troppo a gloriarsi delle sue scoperte nel campo della SCIENZA, che applica alla TECNOLOGIA.

SI DIMENTICA, TANTO FACILMENTE, DELL’ARTEFICE CHE HA CREATO TUTTE LE MERAVIGLIE DI BELLEZZA, DI ARMONIA E DI SCIENZA, CHE RISPLENDONO NELL’UNIVERSO.

Il Libro della Sapienza smaschera, senza mezzi termini, questa insipienza dell’uomo, che oggi sembra ancora più attuale, e anche meno scusabile, del passato:

“ Davvero stolti, per natura, tutti gli uomini che vivevano nell’ignoranza di Dio, e dai beni visibili non riconobbero colui che è, non riconobbero l’artefice, pur considerandone le opere” (Sap. 13,1).

 Siamo arrivati al punto che, pur di rinnegare o di eludere l’ESISTENZA di DIO CREATORE, – da parte di uomini e anche di scienziati – si tira in ballo il mitico BIG-BANG, come se questo potesse spiegarci l’ORIGINE del mondo.

Ciò significa tradire non soltanto la FEDE, ma anche la RAGIONE, che ci dice: OGNI EFFETTO DEVE AVERE UNA CAUSA PROPORZIONATA…
Non si riesce a capire perché tante persone, anche colte, qui non usino la RAGIONE, per innalzarsi al gradino più alto del CREATO, che è quello di AMMETTERE IL MISTERO DI DIO, CHE CI SOVRASTA E CI CIRCONDA.

RICONOSCERLO, PER APRIRSI A LUI, ”L’AMOR CHE MOVE IL SOLE E L’ALTRE STELLE”.
 (La Divina Commedia - Canto 33° del Paradiso).

L’ATEISMO, l’INCREDULITA’ e TUTTE LE FORME DI IDOLATRIA, costituiscono le COLPE PIU’GRAVI per l’uomo.
Con esse, infatti, egli  SOPPRIME DIO.

E, tolto Dio, anche la vita e la dignità dell’uomo vengono distrutte; tutto rimane inspiegabile e senza senso.
Davanti al problema di DIO, non c’è spazio per la neutralità.
Nella VITA PRATICA, non è ammissibile alcuna forma di agnosticismo.
Ogni persona, infatti, è costretta a scegliere, tra due alternative, già individuate dal grande pensatore e mistico Pascal:

O VIVERE COME SE DIO NON ESISTESSE, OPPURE VIVERE COME SE DIO ESISTESSE E FOSSE LA REALTA’ DECISIVA DELLA PROPRIA ESISTENZA.


E’la SCOMMESSA CRUCIALE, dalla quale nessuno può esimersi.



A chi non crede più, anche dopo aver ricevuto il dono della FEDE, - e sono tanti – chiediamo: riflettete, ma con serietà e sincerità, su tutti i SEGNI, che Dio ci dà, per porvi davanti a Lui in una situazione di ricerca sincera.
Non è la MENTE in se stessa che ci allontana da Dio, ma il CUORE, che non è aperto all’AMORE. E il CUORE perverte poi anche la MENTE.

Contro tutti gli increduli, che tentano di togliere Dio dalla loro vita, la Sacra Bibbia inizia con l’affermazione solenne:
“ In principio Dio creò il cielo e la terra” (Gen.1,1).

E il Libro della Sapienza lo ribadisce:
“ Il Signore ha formato la terra con la sua POTENZA, ha fissato il mondo con la sua SAPIENZA” (Ger.51,159.
      

                       LA PAROLA DI DIO E’ FEDELE


La Parola di Dio è fedele: non si smentisce mai. Mantiene sempre ciò che ha detto e promesso. Questo significa che DIO NON VIENE MAI MENOALLA SUA PAROLA, CHE SIGNIFICA ALLA SUA ALLEANZA DI AMORE CON L’UOMO.

“ In verità vi dico: finchè non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure uno iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto” (Mt.5,18 ).


                   LA PAROLA DI DIO ILLUMINA


“ La VERITA’ è PRINCIPIO DELLA TUA PAROLA” (Sal.118, 160).
Tutte le realtà, sia visibili (materiali), che invisibili (spirituali), hanno origine dalla PAROLA CREATRICE di Dio, la quale ci ILLUMINA e ci GUIDA nella loro conoscenza e comprensione.
La Parola di Dio ci orienta a scoprire sopratutto, al di sopra degli EVENTI e dell’UNIVERSO, l’AMORE SENZA LIMITI che lo ha mosso a creare il mondo e a consegnarcelo nelle nostre mani.


                   
                          LA PAROLA DI DIO GIUDICA
 

La PAROLA DI DIO esprime il GIUDIZIO su tutte le realtà, che Egli ha creato.
All’inizio della Genesi, la Bibbia, dopo aver descritto la Creazione degli esseri inanimati, dei vegetali e degli animali, dà una prima valutazione.

“E Dio vide che era cosa buona”(Gen.1,25).

Dio non può essere l’AUTORE DEL MALE, anche se questo rimane un MISTERO.
Il Libro Sacro continua, descrivendo la creazione dell’uomo, costituito persona, ad immagine e somiglianza di Dio, e dotato di spirito immortale.

Dopo tale descrizione, l’Autore Sacro riprende lo stesso aggettivo che ha usato per tutte le altre creature, ma al superlativo:
“ Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona”. (Gen.1,31).
La prima espressione ci dice che tutte le creature dell’universo, uscite dalle mani di Dio, sono create da Lui per il bene e per il servizio dell’uomo, ossia sono buone.
La seconda espressione esalta, in particolare, l’uomo, che Dio chiama ad essere il suo interlocutore privilegiato.

L’uomo, infatti, è stato creato da Dio per dare voce cosciente e senso a tutto il Creato, rendendo LODE e GLORIA al suo Creatore.

Per questo, S. Ireneo dice: “ La gloria di Dio è l’uomo vivente”.

Dio ha creato l’uomo come persona, dotandolo di intelligenza, di libero arbitrio e di coscienza, proprio per entrare in un dialogo di amore con lui.
 A tale fine, il Creatore non ha dato alla persona umana soltanto delle LEGGI FISICHE, per regolare la sua vita, come ha fatto per tutti gli altri esseri dell’universo.
All’uomo, Dio ha dato anche la LEGGE MORALE, per REGOLARE, NELLA LIBERTA’, i suoi rapporti con Lui, con i propri simili e con se stesso.                 
Il compendio della LEGGE MORALE si sintetizza nei DIECI COMANDAMENTI, che sono chiamati anche le DIECI PAROLE.

 
               
  
                  LA PAROLA DI DIO CREA COMUNIONE


Dio, quando parla, non comunica semplicemente un’idea, ma mette in comunione se stesso con l’uomo e gli uomini tra loro (= la Chiesa).
La LEGGE MORALE ( le DIECI PAROLE) è proprio il Patto di ALLEANZA, che Dio ha stretto nei confronti dell’uomo.

“ Il Signore scrisse sulle tavole le PAROLE DELL’ALLEANZA, le DIECI PAROLE”( Es. 34,28).

Tutta la Storia della salvezza poggia sull’ALLEANZA: ALLEANZA con Noè, con Abramo e con Mosè, nel Vecchio Testamento. LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, CON CRISTO, nel Nuovo Testamento.

Per tener desta nell’uomo la LEGGE MORALE o ALLEANZA, Dio lo ha dotato del dono della coscienza.
La coscienza non ci è stata donata soltanto per aiutarci a discernere il bene dal male, ma anche per manifestarci la sua presenza costante, che mai ci abbandona.
Nemmeno quando noi infrangiamo gravemente la sua ALLEANZA, Dio ci lascia soli a noi stessi.
 Ma continua a bussare forte alla porta della nostra coscienza, perché ci pentiamo e ci ri-convertiamo al suo Amore, per vivere IN COMUNIONE CON LUI.

                   LA PAROLA DI DIO SALVA E CONVERTE

S. Paolo paragona la Parola di Dio, alla spada, che penetra fin nel più profondo del cuore, mettendo a nudo tutto ciò che c’è, e che l’uomo spesso cerca di nascondere.
Questa spada è la Parola di Dio, che tutto scruta e conosce, illuminando, con chiarezza, il BENE e il MALE.

Ma Dio, con la sua Parola, giudica sempre per salvare e convertire l’uomo

“ Infatti, la Parola di Dio è viva, più efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore. Non v’è creatura che possa nascondersi davanti a Lui”.
 (Ebr. 4,12-13).

L’ uomo, però, non può essere salvato da Dio, se non riconosce la propria creaturalità, che significa la propria insufficienza a salvarsi da solo, e la sua totale dipendenza da Dio.

La vita, infatti, non ce la siamo data noi, ma ci è stata donata.
Per questo S. Paolo dice: “ Nessuno di noi, infatti, vive per se stesso”.
(Rom. 14,7).

O ci apriamo a Dio, - il MISTERO CHE CI SOVRASTA E DAL QUALE TUTTO DIPENDE - oppure siamo perduti…

Chi, poi, ha ricevuto la FEDE, e  crede di salvarsi da solo, rende vana, per se stesso, la Passione e la Morte di Gesù in croce.

Perciò S. Giacomo ci esorta caldamente ad accogliere la Parola di Dio, che ci converte e ci salva.


“ Perciò, deposta ogni impurità e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi” (Giac.1,21-22).
 

                      LA PAROLA DI DIO SANTIFICA  

Chi accoglie la Parola di Dio vive unito intimamente a Cristo e alla sua Chiesa, ossia è SANTO.
S. Paolo ci invita ad accogliere, con docilità, la Parola di Dio: “PER ESSERE SANTI NEL CORPO E NELLO SPIRITO”( I Cor. 7, 34).
E ancora S. Giacomo:
“ Tutta la Scrittura, infatti, è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla Giustizia (= Santità) (Gc.3,16).


             CRISTO, LA PAROLA DI DIO INCARNATA


La Parola di Dio raggiunge il suo vertice NELL’INCARNAZIONE DEL FIGLIO DI DIO, GESU’CRISTO, PAROLA ETERNA E DEFINITIVA DEL PADRE, che IN LUI HA PRESO CARNE.

GESU’CRISTO è il VERBO DEL PADRE: il COMPIMENTO, che diventa, perciò, anche il CENTRO UNIFICATORE DI TUTTA LA S. SCRITTURA E DI OGNI PAROLA DI DIO.

Per conseguenza, “ignorare le Scritture significa ignorare Cristo”. (S.Girolamo).
Il PADRE ha mandato il FIGLIO a salvarci, e a Lui ha donato ogni cosa, sintetizzata nel Dono dello SPIRITO SANTO. Lo stesso GESU’, il TESTIMONE FEDELE, lo attesta:
“ Infatti Colui che Dio ha mandato proferisce le Parole di Dio e dà lo SPIRITO SENZA MISURA. Il PADRE ama il FIGLIO e gli ha dato in mano ogni cosa. ”(Gv. 3, 34-35).
Per questo, S. Paolo afferma che CRISTO unisce a sé tutte le creature
dell’universo, per portare a compimento il PROGETTO del Padre, cioè:
“Il disegno di ricapitolare in LUI tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra”.( Ef. 1,10).


                                                      
                   LA PAROLA DI DIO NEI SACRAMENTI


La PAROLA DI DIO raggiunge la più grande efficacia di santificazione, che significa la COMUNIONE CON CRISTO, quando è intimamente collegata con i SACRAMENTI.

Questi EVENTI DI GRAZIA hanno, come CENTRO e CULMINE, il MISTERO dell’EUCARISTIA. MISTERO, che la CHIESA rinnova continuamente, per COMANDO di CRISTO: “ FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME”.
LA PAROLA DIVENTA IL SUO CORPO DONATO E IL SUO SANGUE VERSATO IN SACRIFICIO, PER LA SALVEZZA DELL’UMANITA'. 

P.  Severino Consolaro