lunedì 23 dicembre 2013

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO

 
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO.
“Dio – spiega Papa Francesco citando l’incontro di Elia con il Signore - è come “la brezza soave”, o - come dice il testo originale – “un filo sonoro di silenzio”: così “si avvicina il Signore, con quella sonorità del silenzio propria dell’amore. Senza dare spettacolo”. E “si fa piccolo per farmi potente; Lui va alla morte, con quella condiscendenza, perché io possa vivere”: “Questa è la musica del linguaggio del Signore, e noi nella preparazione al Natale dobbiamo sentirla: ci farà bene sentirla, ci farà tanto bene. (Papa Francesco, 12.12.2013)

Regina Mundi, condividendo l’invito del nostro amato Papa Francesco, vi offre questi spunti di delicata gioia natalizia fatta di musiche e canti di Natale , poetici racconti e testimonianze.

Cari amici, vi giungano i nostri più cari auguri di un Santo Natale in cui fare il meraviglioso incontro con Gesù Bambino. Possa, per tutti realizzarsi l’augurio che ci viene dal Vangelo: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama".(Lc2,14)

 
 
 
 
L' Evento del Natale ci tocca veramente il cuore. Lasciamoci avvolgere dalla tenerezza di Dio che si fa bambino nel grembo e tra le braccia della Vergine Maria, per venire a riempire di Se stesso anche le nostre esistenze.  " Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici." ( Gv.15,13 ). Questa affermazione  Gesù l'ha pienamente attuata. E' venuto tra noi, donandosi nell'estrema povertà del presepe,  per immolarsi poi sulla croce per noi. Lasciamoci attrarre da un tale Amore irresistibile, secondo la sua Profezia. " Quando sarò elevato da terra attirerò tutti a Me". ( Gv.12,32 ). Fraterni e calorosi auguri di buone feste natalizie e di un felice anno 2014.
 
 

giovedì 28 novembre 2013

I NODI


I peccati formano in noi come dei nodi,

 da più nodi può venire un groviglio,

che è sempre più doloroso e sempre più difficile da sciogliere.


Ma alla misericordia di Dio - lo sappiamo - nulla è impossibile!

Anche i nodi più intricati si sciolgono con la sua grazia.

E Maria, che con il suo “sì” ha aperto la porta a Dio per sciogliere il nodo dell’antica disobbedienza, è la madre che con pazienza e tenerezza ci porta a Dio

perché Egli sciolga i nodi della nostra anima con la sua misericordia di Padre.

Ognuno di noi ne ha alcuni, e possiamo chiederci dentro al nostro cuore:

quali nodi ci sono nella mia vita? “Padre, i miei non si possono sciogliere!”.

Ma, questo è uno sbaglio! Tutti i nodi del cuore, tutti i nodi della coscienza possono essere sciolti. Chiedo a Maria che mi aiuti ad avere fiducia nella misericordia di Dio,

per scioglierli, per cambiare?

Lei, donna di fede, di sicuro ci dirà:

“Vai avanti, vai dal Signore: Lui ti capisce”.

E lei ci porta per mano, Madre, Madre, all’abbraccio del Padre,

del Padre della misericordia.

 

guarda il video

 

giovedì 14 novembre 2013

LA TUA VITA HA UN VALORE ALTISSIMO


LA TUA VITA HA UN VALORE ALTISSIMO

 

      PERCHE’ VIVI SU QUESTA TERRA?...  VIENI DA DIO E DEVI RITORNARE A DIO.

Perché si nasce, si vive, si lavora? Che senso ha la mia vita? Chi sono io? Da dove vengo? Dove vado? Sono domande di somma importanza e di estremo interesse che l’uomo non può ignorare. Eppure molti vivono senza interrogarsi sul perché della loro esistenza. C’è da chiedersi se costoro si comportino da veri uomini: anche l’albero e l’animale esistono, ma non capiscono perché vivono.

a) LA RISPOSTA DELLA RAGIONE.

Il grande scrittore cattolico Giovanni Papini racconta: “ Uscii di casa; andai verso il fiume. Vidi un pescatore; gli chiesi: perché peschi? – Per prendere i pesci. E poi? – Per venderli. – Che ne fai dei quattrini? – compero pane, vino, olio, vestiti. – Perché comperi queste cose? – Per vivere. – Perché vuoi vivere? – Per pescare.

 Era inutile continuare; eravamo tornati al principio. Mi alzai e prosegui il cammino.

A un contadino che vangava chiesi: “Perché fai questo lavoro? – Per seminare e perché nasca il grano e possa fare il pane. – E perché vuoi il pane? – Per vivere. – Ma perché vuoi vivere? – Lui abbassò la testa e riprese a lavorare; non volle rispondere.

In un prato vicino una fanciulla raccoglieva fiori. Le chiesi: “Perché fai questo? Subito rispose: per portarli in Chiesa e collocarli davanti alla Madonna. – Perché? – Perché si ricordi di me e mi prepari un posto in Paradiso, vicino a Lei.

Solamente quella fanciulla aveva compreso il vero significato della vita. Siamo su questa terra per ritornare a Dio che ci ha creati; viviamo, lavoriamo, soffriamo per conquistare il Paradiso. La devozione alla Madonna è la via più facile, più breve e più dilettevole per raggiungere la felicità del cielo.    

b) LA RISPOSTA DELLA SACRA SCRITTURA

Veniamo dal Signore il quale ci ha creati “ a sua immagine e somiglianza”, e ci ha collocati in questo meraviglioso giardino, che è l’universo, con l’invito a ritornare a Lui e a partecipare alla sua gloria e alla sua gioia. Cristo Giudice un giorno ti dirà: “Bene, servo buono e fedele… Prendi parte (per sempre) alla gioia del tuo padrone”, del tuo Signore.

Siamo “stranieri e pellegrini sulla terra”alla ricerca di una patria migliore, quella celeste.

“Non abbiamo qui una città stabile, ma cerchiamo quella futura. Perciò S. Pietro ci ripete:”Carissimi, io vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dai desideri della carne che fanno guerra all’anima. La vostra condotta tra i pagani sia irreprensibile”.


Il S. curato d’Ars ammonisce: “Purtroppo ci sono molti cristiani che non sanno perchè sono al mondo. Tre quarti di cristiani non si affaticano che per dare soddisfazione al cadavere che ben presto andrà a marcire sotto terra, mentre non pensano affatto alla loro povera anima destinata ad essere eternamente felice o dannata. E’ cosa da far tremare”.


NON LASCIARTI INGANNARE DALLE TRE TERRIBILI “ESSE”: SESSO, SOLDI, SUCCESSO!

La Bibbia li denomina: “Concupiscenza della carne, Concupiscenza degli occhi e Superbia della vita”.

a) SUCCESSO (o superbia della vita).

Aspirare con mezzi leciti, e unicamente per amore a Dio e ai fratelli, ad avere i massimi gradi, a vincere importanti concorsi, a raggiungere i primi posti, non è un vizio, ma una grande virtù. E i cristiani che ne hanno la possibilità dovrebbero tendere a una posizione alta e distinta nel mondo, con l’unico scopo però di rendere a Gesù una testimonianza più visibile e più efficace, e di fare un bene maggiore alle anime. Ma questo avviene raramente.

Invece aspirare alla gloria, al potere, agli applausi, al successo, per egoismo, per superbia, è il peggiore dei vizi.

E moltissimi corrono pazzamente per questa strada.

Dice lo Spirito Santo, il diretto Ispiratore della S. Scrittura: “Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia. Dio resiste ai superbi e concede la sua Grazia agli umili”. La superbia è la radice di tutti i mali. Il principio della superbia umana, infatti, è l’allontanarsi dal Signore, per vivere secondo la propria volontà, forse è meglio dire secondo i propri capricci. La superbia, perciò, è la prima causa di tutti i peccati. Fu la superbia che spinse Lucifero e una parte degli Angeli a ribellarsi a Dio diventando demoni.  

Fu la superbia che spinse Adamo ed Eva a cadere alla tentazione del diavolo, travolgendo se stessi e tutta l’umanità nella catastrofe. Fu la superbia che spinse Erode alla strage degli innocenti. Fu la superbia che trascinò i Farisei al più grande delitto della storia: all’uccisione di Cristo Gesù.

 
E’ la superbia che, impossessandosi dell’uomo di oggi, lo rende divorzista, lo rende abortista, lo rende schiavo del consumismo, del laicismo, dell’odio, delle violenze, del terrorismo, delle profonde lacerazioni sociali, delle innumerevoli guerriglie e di spaventose guerre.

 
I successi terreni e glorie mondane, frutto della superbia, inevitabilmente tolgono la pace alla coscienza e la felicità all’anima. Sono bolle di sapone che vivono e luccicano un istante e subito scompaiono. Sono fuochi d’artificio nel buio della notte, che dopo pochi minuti si dileguano per cedere il posto alle più fitte tenebre.

 All’ebbrezza momentanea delle vittorie, delle conquiste, delle carriere brillanti e dei frenetici applausi delle folle, subentra sovente la più tragica disperazione. “Avverrà  -  dice la Bibbia -  come quando un affamato sogna di mangiare, ma si sveglia con lo stomaco vuoto; come quando un assetato sogna di bere, ma si sveglia stanco e con la gola riarsa”. Ancora la S. Scrittura afferma: “Non c’è pace per gli empi”.   

Sul frontespizio di un cimitero sono stampate queste parole: “ Homo = humus. Fama = fumus. Finis = cinis”, che significano: l’uomo è terra, la fama è fumo, la fine della vita è la cenere.

 
Sulla porta della celletta di P.Pio, a S.Giovanni Rotondo, sta scritto: “La gloria del mondo ha sempre per compagna la tristezza”.

Mentre la superbia è sempre fondata sulla falsità, l’umiltà poggia sempre sulla verità. Per questo l’anima umile è sempre gradita a Dio. L’umiltà è fonte di grazia, è pace dei cuori, è l’inizio di tutti i beni, è il fondamento della santità.

Gesù ci ripete:”Imparate da me che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime”. E ancora: “Chi si esalta sarà umiliato, chi si umilia sarà esaltato”.

Maria “umile ed alta più che creatura”, a condanna dei prepotenti, dei gaudenti, degli sfruttatori, oppressori, e a lode delle persone umili e pie, canta nel Magnificat: “Il Signore ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili”.

 
b) SOLDI (o concupiscenza degli occhi). Molte persone pensano unicamente a lavorare, ad affaticarsi, nella sfrenata avidità di accumulare sempre maggiori ricchezze. Aggrappati disperatamente alle misere cose della terra, dimenticano completamente Dio da riamare, l’anima immortale da salvare, l’eternità beata da conquistare.

 S. Paolo ammonisce:”Quando abbiamo di che mangiare e di che bere, accontentiamoci di questo. Al contrario, coloro che vogliono arricchire, cadono nella tentazione, in rovina e perdizione. L’attaccamento al denaro è la radice di tutti i mali.”   

Gesù grida: “Quanto è difficile che un ricco ( ossia un uomo avido di beni terreni), entri nel Regno dei cieli!” “Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia… Disse poi una parabola.

“La campagna di un uomo ricco aveva dato buon raccolto. Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? E disse:” Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni, poi dirò a me stesso: hai a disposizione molti beni per molti anni. Riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. Ma Dio gli disse: “Stolto! Questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che avrai accumulato di chi sarà? Così è di chi accumula tesori per sé e non arricchisce davanti a Dio… Cercate il Regno di Dio. Preparatevi un tesoro inesauribile nei cieli”.

 
Quando l’anima, dopo la morte corporale, si presenterà davanti a Cristo Dio per essere giudicata, guai se dovrà dire: “Nella mia vita terrena ho pensato di lavorare soltanto per il corpo e ad accumulare soltanto ricchezze materiali, e ora le mie mani sono vuote di opere buone, di opere religiose! Amareggiata e disperata dovrà ripetere quelle parole della Bibbia:”Vanità delle vanità, tutto è vanità. Quale utilità ricava l’uomo da tutto l’affanno, per il quale fatica sotto il sole?” Perchè chi avrà lavorato con successo dovrà poi lasciare i suoi beni. Vanità e grande sventura”.

Per chi vive e lavora solo per le cose terrene si avvereranno quelle Parole dello Spirito Santo:”Le vostre ricchezze si sono putrefatte e i vostri vestiti sono corrosi dalle tarme. L’oro vostro e il vostro argento si sono irruginiti. Lla ruggine si alzerà a testimone contro di voi”.

 
Fortunati coloro che avranno compiuto opere buone, opere religiose, opere sante! Di questi lo Spirito Santo afferma: “Beati i morti che muoiono nel Signore; riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono” nel Regno eterno di Dio.

 
c) SESSO  ( concupiscenza della carne). Il sesso, nel senso nobile della parola, poiché viene da Dio, è cosa buona, e perfino santa e santificante. Ma nel senso deteriore, disordinato, non è amore, bensì egoismo, non è libertà ma schiavitù. Non è fonte di felicità, ma di tristezza e, sovente, di disperazione.

Eppure tante persone non pensano, non desiderano, non cercano altro che sesso, sesso, sesso, nel significato il più turpe e il più degradante.

S. Pietro ( 2 Pt.12,22) così li descrive: “Essi stimano felicità il piacere di un giorno, sono tutta sporcizia e vergogna. Hanno gli occhi pieni di disonesti desideri e sono insaziabili di peccato.

Adescano le anime instabili…mediante le passioni licenziose della carne. Promettono loro libertà, ma essi stessi sono schiavi della corruzione. Se ne rimangono di nuovo invischiati e vinti, si è verificato per essi il proverbio:il cane è tornato al suo vomito e la scrofa lavata è tornata ad arrotolarsi nel fango”.

 
S. Paolo grida: “Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione. Che vi asteniate, cioè, dall’impudicizia, che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passioni e di libidine, come i pagani che non conoscono Dio… Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione”.

Gabriele d’Annunzio, famoso per le sue sconcezze, già a 23 anni scrive: “Voi lo sapete, o mio Dio, che non c’è nella vita angoscia più amara di quella che mi danno queste cadute nell’impurità”. Nella sua età matura, dopo tanti peccati, scrive disperato: “Tristezza atroce della carne immonda /quando la fiamma del desìo/nel gelo del disgusto si spegne”.

Giosuè Borsi, il quale aveva trascorso la sua prima giovinezza lontano da Dio, immerso nei piaceri illeciti, alla mamma scrive: “Non rimpiango la vita. Ne ho assaporate tutte le ebbrezze mondane, e me ne sono ritratto con insormontabile fastidio e disgusto”.

 S. Agostino, nella sua famosa autobiografia ” Le Confessioni” descrive il suo cammino interiore da una vita pagana all’incontro con Cristo. Prima della conversione, egli ha sperimentato, nella propria carne, tutti gli illeciti piaceri del sesso. Questi non gli procuravano felicità, ma soltanto pochi attimi di “stordimento”, ai quali seguiva tanta angoscia. Giunto alla conversione, poteva scrivere: “Voi sapete, Signore, che cosa soffrivo allora. Ero rosicchiato. Quanto ero infelice! Soffrivo crudelmente. Che tormenti e che gemiti erano i miei! Un’ immensa tristezza riempiva il mio cuore. Mi sentivo schiacciare da un enorme peso di infelicità”. Dopo la sua conversione a Gesù, il Santo, totalmente trasformato, ci dona la più grande testimonianza della GIOIA VERA, che ha sperimentato nell’ INCONTRO CON CRISTO: “Questa è la vera felicità, o Signore, gioire in Te, di Te, per Te. Questa è la certa felicità, e nessuna’altra”.

 
GESU’ TI HA INDICATO L’ITINERARIO DELL’EISTENZA, LO SCOPO DELLA VITA  quando ha detto: “Uscito dal Padre, sono venuto nel mondo. Ora lascio il mondo e ritorno  al Padre”. Il mistero della nostra vita è in questa traiettoria: siamo venuti dal Padre che ci ha creati e ci ha posti sulla terra. Un giorno lasceremo la vita terrena per ritornare al Padre.

Il Padre ci ha donato l’intelligenza soprattutto per conoscere Lui stesso, che è Verità infinita. Perciò l’istruzione religiosa è il primo dovere di ogni uomo e costituisce l’inizio del Paradiso su questa terra, come afferma Gesù: “Questa è la vita eterna, che conoscano Te, l’unico vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo”. Il Padre ci ha donato il cuore soprattutto per amare Lui, che è l’Unico BENE, il Sommo BENE, l’Infinito BENE, e l’Unica Sorgente del VERO AMORE.

 
Il Padre ci ha donato la volontà soprattutto per cercare e fare sempre la sua volontà, unica strada per conquistare la pienezza della pace, come esclama il sommo poeta: “In la sua voluntade è nostra pace”. E come ci attesta l’esperienza di innumerevoli convertiti. Come esempio, citiamo Pascal, il quale, nella celebre notte della sua totale conversione, grida: “Certezza! Certezza! Certezza! Gioia! Pcae! Grandezza dell’anima umana! Padre, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto. Gioia, gioia, lacrime di gioia.”

Soltanto se conosceremo Dio, se lo ameremo, se faremo la sua volontà avremo, n,ell’al di là, quella felicità completa, perfetta e infinita, alla quale tutti fortemente aspiriamo. Dunque, come si esprime molto bene il Catechismo di S. Pio X, noi siamo creati per “conoscere, amare, servire il Signore;” ossia per fare la sua volontà su questa terra, per gioire poi con Lui, senza fine, nel Paradiso.

 
La vita è un CAMMINO DI FEDE per incontrare Cristo, che non si stanca mai di bussare alla porta del nostro cuore, perché gli apriamo ( Ap. 3,20 ): “Ecco, io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui e cenerò con lui ed egli con me”.

 
In questa intimità con Lui, noi comprendiamo anche la verità, che esprime S. Agostino, quando la sua vita è approdata a Cristo: “O Signore, Tu ci hai creati per Te e il nostro cuore sarà sempre inquieto, finchè non riposa in Te”.  

sabato 9 novembre 2013

La SPERANZA CRISTIANA NON DELUDE

La SPERANZA CRISTIANA NON DELUDE


La Speranza poi non delude perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato”( Rom. 5,5 ).

La preghiera più ispirata e più completa sgorga sempre dall’ascolto diretto e profondo della Parola di Dio. Per questo si chiama, più propriamente: “ Lectio Divina”.
Sotto la guida dello Spirito Santo, che dobbiamo sempre invocare, vogliamo qui trasfondere in preghiera un passo dell’Apocalisse, che descrive le REALTA’ ULTIME della Storia e della VITA di ogni persona umana.

Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono:
Ecco la dimora di Dio con gli uomini!
Egli dimorerà tra di loro
ed essi saranno suo popolo
ed Egli sarà il “ Dio con loro”
E tergerà ogni lacrima dai loro occhi;
non ci sarà più la morte,
né lutto, né lamento, né affanno,
perché le cose di prima sono passate”.
E Colui che sedeva sul trono disse:
Ecco, io faccio nuove tutte le cose;
e soggiunse: “scrivi, perché queste parole sono certe e veraci.
Ecco sono compiute!
Io sono l’Alfa e l’Omega, il Principio e la Fine.
A colui che ha sete darò gratuitamente acqua della fonte della vita
Chi sarà vittorioso erediterà questi beni;
Io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio.
Ma per i vili e gli increduli, gli abietti e gli omicidi,
gli immorali, i fattucchieri, gli idolatri e tutti i mentitori
è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo.
Questa sarà la seconda morte”( Ap. 21, 1 – 8 ).

PREGHIERA
Signore, ci sembra troppo bello ciò che Tu ci prometti. Eppure, è PAROLA TUA, che non si smentisce mai. Tu hai affermato, con molta forza e chiarezza: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”( Lc. 21,33 ).
Facci credere, per essere da Te illuminati a capire che dal momento della tua RISURREZIONE, ossia dalla tua PASQUA, tutta la storia va verso la VITA PIENA e la GLORIA che NON HA FINE.
Facci capire che il TUO AMORE è più forte della morte, perché Tu hai vinto la morte, con la tua RISURREZIONE. Quando TU TI MANIFESTERAI TUTTO IN TUTTI, noi vivremo la VERA VITA, per la quale ci hai creati: VITA nell’AMORE, che si tramuta in GLORIA, nella COMUNIONE DEI SANTI.
Fa che in tutte le croci che ora ci opprimono, non perdiamo mai la Speranza nell’adempimento della Tua Parola: “Noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la Giustizia” ( 2Pt. 3,13 ).
Il BENE, che racchiude tutti i beni sei Tu, Signore. Sei TU l’ALFA e l’OMEGA, sei TU il SOLE SENZA TRAMONTO, sei TU il PRINCIPIO, da cui ogni essere trova il suo INIZIO e nel quale raggiunge il suo COMPIMENTO.
Da Te ci è donata, in ogni istante, la vita. Quindi per Te noi la vogliamo vivere.
Ma Tu conosci molto bene la nostra fragilità e debolezza umana.
Per questo ti chiediamo umilmente PERDONO e MISERICORDIA.
RICORDATI SEMPRE DEL TUO AMORE CROCIFISSO PER NOI.
Attiraci a Te, come hai promesso: “ Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me”.
( Gv.12,32 ). Fa che, pensando al tuo Amore e a tutto ciò che Tu hai promesso e preparato per tutti i tuoi eletti, non ci lasciamo sedurre da tutto ciò che luccica in questo mondo e svuota il nostro cuore dall’AMORE, dalla PACE e dalla GIOIA, che Tu solo ci doni. AMEN.

P. Severino Consolaro



giovedì 31 ottobre 2013

HALLOWEEN

Hallowen




La festa di HALLOWEEN è una delle credenze più insensate e stupide che ci siano. E' simile all'OROSCOPO, che non ha alcun fondamento, nè culturale, nè scientifico. Noi professiamo la Fede nel DIO DELLA GIOIAe della LIBERTA', non in falsi idoli, che seminano SPAVENTO e TERRORE..

LA TUA VERA CARTA D’IDENTITA’.


LA TUA VERA CARTA D’IDENTITA’.



TU meriti di essere celebrato! TU sei UNICO, IRRIPETIBILE.

In tutto il mondo non esiste un altro come te.

La tua esperienza, i tuoi doni sono unici.

Nessuno può prendere il tuo posto in ciò che tu sei.

Dio ha creato solo te così come sei, prezioso ai suoi occhi.

TU hai un’immensa potenzialità d’amore, di dedizione, di creatività,

di sacrificio, di crescita, se tu credi in te stesso.

Non ha importanza la tua età, la tua cultura, e se i tuoi genitori ti hanno amato oppure no:

può darsi che abbiano voluto, ma non hanno potuto. Lascia perdere. Appartiene al passato.

Tu appartieni al presente. Non ha importanza che cosa sei stato, le cose che hai fatto, gli errori che hai commesso. Tu sei perdonato. Tu sei accettato. Tu sei buono. Tu sei amato nonostante tutto.

E quindi ama te stesso! E sviluppa i semi che sono dentro di te. Comincia ora, parti di nuovo. Dà a te stesso una nuova nascita, oggi.

TU sei TU e questo è tutto quello che devi essere. Tu sei temporaneo, sei qui oggi e domani non ci sei più. Ma oggi può essere un nuovo inizio, una nuova vita.

Tu non hai il dovere di meritare questa vita nuova, ti è data gratuitamente:

questo è il MIRACOLO chiamato DIO. E quindi celebra il Miracolo:

celebra te stesso. Ama adesso.

Non aspettare la partenza per dire: “ Ti amo”.

Non aspettare la lontananza per scrivere: “ Ti amo “.

Non aspettare la morte per esprimere con le lacrime: “ Ti amo “.

giovedì 17 ottobre 2013

IL PADRE NOSTRO DETTO DA DIO






Il PADRE NOSTRO è la preghiera per eccellenza, tutta profondamente intrisa di intimità, che ci lega, come figli, a Dio, nostro CREATORE e PADRE. Tale preghiera non avrebbe potuto insegnarcela nessuno, se non il suo FIGLIO BENEDETTO, GESU' CRISTO.
 
Egli, per vivere e per restare sempre con noi, si è fatto, mediante l'INCARNAZIONE, FIGLIO dell'uomo. Per mostrarci poi il suo Amore inesauribile, ha voluto subire il supplizio della Croce. La sua morte è divenuta così per tutti SORGENTE INESAURIBILE di RICONCILIAZIONE, di GIOA, di PACE, di SALVEZZA.
 
Ecco perchè nella Liturgia noi cantiamo: " Dio si è fatto come noi per farci come Lui".
Il PADRE VEDE, in ciascuno di noi, il suo dilettissimo FIGLIO, il quale, dalla Croce ci abbraccia tutti, per donarci il suo PERDONO.
La CHIESA CATTOLICA, a cui abbiamo la gioia di appartenere, è l' ASSEMBLEA di tutta l' umanità, UNITA e SALVATA IN CRISTO GESU'. Egli stesso esprime questo MISTERO, SORGENTE INESAURIBILE di COMUNIONE, con la stupenda parabola della VITE e i TRALCI. " Io sono la vite, voi i tralci".
Ecco perchè vogliamo cantare, con immensa gioia: "GLORIA AL DIO, UNO E TRINO SIGNORE, ORA E NEI SECOL DEI SECOLI AMEN."

CONTEMPLAZIONE E MEDITAZIONE....





Le IMMAGINI sono splendide e i COMMENTI pienamente azzecati. La CONTEMPLAZIONE e la MEDITAZIONE sono le DUE VIE, che si integrano reciprocamente, guidandoci ad INCONTRARE DIO. E' il VIAGGIO PIU' AFFASCINENTE della vita, che parte sempre dall' INTERIORITA' di ogni persona, Dio, infatti, non possiamo scoprirlo FUORI DI NOI, se prima non lo abbiamo cercato DENTRO DI NOI, che siamo il suo TEMPIO VIVENTE.

mercoledì 2 ottobre 2013

L' INFERNO ESISTE


                                           L’INFERNO ESISTE

Nei nostri tempi, al fine di attirarci a Sé, Dio ci ha rivelato tutta la sua Misericordia, come ultima ancora di salvezza per l’umanità.
Tramite Suor Faustina Kowalska ( n. il 1905 e m. il 1938; proclamata Beata il 18 – 04 – 1993 e Santa il 30 – 04-2000, da Giovanni Paolo II ), Dio ci invita ad accogliere il grande appello alla conversione, con queste parole, molto chiare e forti, tratte dal suo DIARIO.

"Prima che io venga come Giudice giusto, spalanco la porta della mia Misericordia. Chi non vuole passare attraverso la porta della Misericordia, deve passare attraverso la porta della mia Giustizia”.
( Dal DIARIO – 6 –vi - 1937). ( Terzo quaderno ).

Il Pontefice Giovanni Paolo II ha rivelato alla Chiesa e al mondo questo Poema della MISERICORDIA DI DIO. Ha istituito la Festa della Divina Misericordia, da celebrarsi nella I Domenica dopo Pasqua. Da questa si è anche molto divulgata la pratica della coroncina alla Divina Misericordia..

Trascriviamo qui la Rivelazione, che Dio ha concesso a Suor Faustina, che riguarda l’esistenza dell’Inferno e le pene che soffrono i dannati.
Purtroppo, davanti a tale realtà, tremenda ma vera, c’ è ancora chi ha il coraggio di ridere e di deridere… Ma qui è proprio il caso di dire: “ Ride bene chi ride ultimo!”… Dio è, sì, infinitamente Misericordioso, ma anche infinitamente Giusto. In questa vita terrena, Egli usa sempre, nei confronti delle creature umane, la sua Misericordia. Quando però queste induriscono il loro cuore a tal punto da ostinarsi a rifiutare la sua Misericordia, fino alla fine, Dio usa la sua Giustizia.
In proposito, Gesù nel Vangelo ci racconta la stupenda parabola del ricco Epulone e del povero Lazzaro.( Lc. 16, 19-31 ).
In questa ci illustra, con una sapienza inarrivabile, la sorte tremenda di chi non potrà più amare Dio, perché l’ha rifiutato durante tutta la vita terrena.
Noi siamo stati creati DALL’AMORE e PER L’AMORE. SCOPRIRE L’AMORE DI DIO, RIAMARE LUI E I FRATELLI: QUESTA E’ LA FINALITA’, CHE SINTETIZZA TUTTO IL SENSO E IL VALORE DELLA VITA.
Nella parabola, è chiaramente espressa questa verità: la condizione dell’epulone e del povero Lazzaro, nella vita dopo la morte, è totalmente rovesciata. L’epulone, che in questa vita se la godeva, spensierato e totalmente indifferente verso chi pativa la fame, ORA SOFFRE TERRIBILMENTE, mentre il povero Lazzaro GODE.
L’epulone vede Lazzaro nella gloria, accanto, ad Abramo, il padre nella Fede. Gli chiede che gli venga donato sollievo al suo tremendo dolore.
Abramo risponde: “ Tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a voi” ( Lc. 16,26 ).

Alla fine, chi non si salverà, dovrà riconoscere ETERNAMENTE che ha FALLITO LA VITA, SOLTANTO PER COLPA SUA, e che NON POTRA’ PIU’ RIMEDIARVI.

Dal DIARIO di Suor Faustina, abbiamo scelto appositamente un brano che maggiormente tocca la sensibilità di ogni persona, perché rifletta e si renda seriamente conto su quali VALORI deve impostare la propria vita, per non fallire il traguardo, che è la VITA ETERNA CON DIO, NELLA BEATITUDINE SENZA FINE. S. Agostino afferma: “ Quel Dio che ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te”, cioè senza la tua personale collaborazione.

Oggi, sotto la guida di un Angelo, sono stata negli abissi dell’Inferno. E’ un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande.
Queste le varie pene che ho viste: la prima pena, quella che costituisce l’Inferno, è la perdita di Dio; la seconda, i continui rimorsi di coscienza; la terza, la consapevolezza che quella sorte non cambierà mai; la quarta pena è il fuoco che penetra l’anima, ma non l’annienta; è una pena terribile: è un fuoco puramente spirituale acceso dall’ira di Dio;la quinta pena è l’oscurità continua, un orribile soffocante fetore e, benché sia buio, i demoni e le anime dannate si vedono tra di loro e vedono tutto il male degli altri e del proprio;
la sesta pena è la compagnia continua di satana; la settima pena è la tremenda disperazione, l’odio di Dio, le imprecazioni, le maledizioni, le bestemmie.
Queste sono pene che tutti i dannati soffrono insieme, ma questa non è la fine dei tormenti. Ci sono tormenti particolari per le varie anime, che sono i tormenti dei sensi. Ogni anima con quello che ha peccato è tormentata in maniera tremenda e indescrivibile.
Ci sono delle orribili caverne, voragine di tormenti, dove ogni supplizio si differenzia dall’altro. Sarei morta alla vista di quelle orribili torture, se non mi avesse sostenuta l’Onnipotenza di Dio.
Il peccatore sappia che col senso col quale pecca sarà torturato per tutta l’eternità.
Scrivo questo per ordine di Dio, affinché nessua anima si giustifichi dicendo che l’inferno non c’è, oppure che nessuno ci è mai stato e nessuno sa come sia.
Io, Suor Faustina, per ordine di Dio sono stata negli abissi dell’inferno, allo scopo di raccontarlo alle anime e testimoniare che l’inferno c’è. Ora non posso parlare di questo. Ho l’ordine da Dio di lasciarlo per iscritto.
I demoni hanno dimostrato un grande odio contro di me, ma per ordine di Dio hanno dovuto ubbidirmi. Quello che ho scritto è una debole ombra delle cose che ho visto. Una cosa ho notato e cioè che la maggior parte delle anime che ci sono, sono anime che non credevano che ci fosse l’inferno.
Quando ritornai in me, non riuscivo a riprendermi per lo spavento, al pensiero che delle anime là soffrono così tremendamente, per questo prego con maggior fervore per la conversione dei peccatori, ed invoco incessantemente la Misericordia di Dio per loro.

O mio Gesù, preferisco agonizzare fino alla fine del mondo nelle più grandi torture, piuttosto che offenderTi con il più piccolo peccato”.

20 – x 1936 ( II°quaderno )

martedì 24 settembre 2013

PERCHE' LA SOFFERENZA ?



Con la sofferenza devono fare i conti tutte le persone, nessuna esclusa. Essa, nel progetto di Dio, riequilibra la vita umana, perchè ricorda ad ogni persona, tentata sempre di inorgoglirsi e di innalzarsi sopra gli altri, che è debole, fragile e soggetta alla dissoluzione del proprio corpo, con la morte. La sofferenza e le prove rendono, quindi, la persona più umile, più forte e preparata, ad accettare, con pazienza, tutte le croci della vita.. Chi poi vive la Fede, guarda sempre alla croce di Gesù Cristo, SORGENTE INESAURIBILE di RICONCILIAZIONE, di PERDONO, di PACE e di SALVEZZA. Davanti al FIGLIO DI DIO CROCIFISSO, noi ci rendiamo pienamente consapevoli del suo AMORE SENZA LIMITI, che ci ha preceduti. AMORE DI DIO INCARNATO, che continua sempre a manifestarsi, nella vita di tutti coloro che ricambiano questo AMORE con la FEDE e con l'OFFERTA delle proprie croci. La nostra SOFFERENZA diventa allora un INNALZAMENTO, nell'ABBRACCIO CON CRISTO CROCIFISSO. Nel VANGELO, che è PROFEZIA DI TUTTA LA STORIA, Gesù stesso afferma: " Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me"( Gv. 12,32).

VALORE DELLA SOFFERENZA


IL VALORE DELLA SOFFERENZA

O Signore, la malattia ha bussato alla porta della mia vita, mi ha sradicato dal mio lavoro e mi ha trapiantato in un altro mondo, “il mondo dei malati”.
Un’esperienza dura, una realtà difficile da accettare. Mi ha fatto toccare con mano la fragilità e la precarietà della mia vita e mi ha liberato da tante illusioni. Ora guardo tutto con occhi diversi.
Quello che ho e che sono non mi appartengono. E’ tuo dono…!
Ho scoperto cosa vuol dire “ dipendere”. Aver bisogno di tutto e di tutti, non poter far nulla da solo.
Ho provato la solitudine, l’angoscia, la disperazione, ma anche l’affetto, l’amore, l’amicizia di tante persone. Signore, anche se mi è difficile, ti dico: “sia fatta la tua volontà”.
Ti offro le mie sofferenze e le unisco a quelle di Cristo. Ti prego: benedici tutte quelle persone che soffrono con me.

LA TUA CROCE

La Sapienza eterna
di Dio ha previsto
fin da principio la
croce che Egli ti
invia dal profondo
del suo Cuore come
un dono prezioso.
Prima di inviartela Egli l’ha con temprata con i
suoi occhi onniscienti, l’ha meditata col suo
Divino intelletto, l’ha esaminata al lume della sua
Sapiente giustizia. E le ha dato calore stringendola
tra le sue braccia amorose. L’ha soppesata con
ambo le mani se mai non fosse di un millimetro
troppo grande o di un milligrammo troppo greve.
Poi l’ha benedetta
nel suo Nome san-
tissimo, l’ha cospar-
sa col balsamo della
sua Grazia e col
profumo del suo
conforto. Poi ha
guardato ancora a
te, al tuo coraggio…
perciò la croce
viene a te dal cielo,
come un saluto del
Signore, come una
elemosina del Suo
misericordioso amore.

S.Francesco di Sales

domenica 15 settembre 2013

ESAME DI COSCIENZA DELLA PROPRIA VITA


UN SERIO ESAME DI COSCIENZA SULLA NOSTRA VITA


INTRODUZIONE

Ogni persona cresce veramente, se rientra spesso in se stessa, per confrontarsi e porsi le DOMANDE VITALI, dalle quali dipende il vero esito della vita di ciascuno. Noi non CRESCIAMO e non MATURIAMO, senza interrogarci sul VALORE, sul SENSO e sulle FINALITA’, che coinvolgono la nostra esistenza umana. DIO, se non lo trovi DENTRO TE STESSO,non lo troverai nemmeno FUORI DI TE.Siamo noi persone umane il suo TEMPIO VIVO e VERO, perché CREATI A SUA IMMAGINE e SOMIGLIANZA. Il sommo Poeta Dante, nella DIVINA COMMEDIA, rivolgendosi alla “specie umana”, esclama:“ Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguire virtude e cognoscenza”.


Ecco alcune DOMANDE, che ci aiutano a riflettere sulla nostra vita.

Da DOVE viene il MONDO- l’UNIVERSO, nel quale viviamo?... Da DOVE provengo io?... Perché sono stato creato e sono venuto a vivere in questo mondo?...Qual’è la DIFFERNZA tra l’uomo e tutti gli altri esseri dell’universo?...

Quali SEGNALI mi sono stati donati, per dare VALORE, SENSO e ORIENTAMENTO alla mia vita umana?..Quali SCOPI e quali FUNZIONI hanno le LEGGI NATURALI, che REGOLANO la vita di tutte le creature dell’universo?... Quale SCOPO e quale FUNZIONE ha la LEGGE MORALE, che REGOLA la VITA INTERIORE e SOCIALE dell’uomo?...Perchè Dio ha dotato l’uomo di tre facoltà, fondamentali per la sua vita: l’INTELLIGENZA, la COSCIENZA, la VOLONTA’?...

E tu come usi queste tre facoltà?...

.Rifletti su tutti i DONI che Dio ha fatto a te, per ILLUMINARTI e FARTI CRESCERE, nella dignità di PERSONA UMANA?...

Rifletti sul DONO PIU’ GRANDE, che DIO PADRE ti ha fatto: il DONO del proprio FIGLIO, GESU’ CRISTO, il quale è VENUTO AD IMMOLARSI PER TE?..

.Rifletti che IN LUI, il PADRE TI HA DONATO TUTTO?...

Rifletti che GESU’ CRISTO ti ha RIVELATO quanto ti ama il PADRE e quanto ti ama LUI?...

E’ LUI che afferma: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perché chiunque CREDE in LUI, non muoia, ma abbia la VITA ETERNA”.
( Gv.3,16 ).

Rifletti che sei chiamato, perciò, a RISPONDERE a tale AMORE, ACCOGLIENDOLO nella tua vita, mediante il DONO della FEDE?...

Il vero cristiano, nel proprio agire, si confronta sempre con GESU’ CRISTO, che è la VERA MISURA dell’uomo. Lo ADORA, lo BENEDICE, lo LODA, lo RINGRAZIA, gli CHIEDE PERDONO delle proprie colpe. Con la PREGHIERA, entra in un rapporto sempre più VITALE CON LUI, che RISPONDE IN PROPORZIONE DI QUANTO NOI LO CERCHIAMO.

Quanto ti confronti tu con GESU’ CRISTO?...

.Nessun altro ci dona le RISPOSTE che ci dona LUI, nel libro della RIVELAZIONE, che abbraccia tutta la storia umana, la BIBBIA, e, in particolare, nei quattro VANGELI.

Nella VITA, non basta INTERROGARCI. Bisogna poi RICERCARE le RISPOSTE VERE e PROFONDE, che ILLUMINANO la nostra condizione umana. RISPOSTE che non possono venire da noi stessi, ma da COLUI che ci ha creato: DIO.

Ecco perché dobbiamo fare sempre riferimento a CRISTO, che è veramente il FIGLIO DI DIO INCARNATO. Egli, nel VANGELO, ci ha donato le RISPOSTE VITALI, di cui noi abbiamo sempre bisogno, per RENDERE RAGIONE CULTURALMENTE e VITALMENTE della FEDE, che nutriamo PER LUI. Egli, senza mezzi termini, afferma: “Ma voi non fatevi chiamare “ rabbi “, perché UNO SOLO è il VOSTRO MAESTRO, ( il CRISTO), e voi siete tutti fratelli” ( Mt.23,8 ).

LUI è il MAESTRO, perché si è fatto prima il tuo SALVATORE.

Senza alcun dubbio, CHI VERAMENTE VIVE la SCELTA della FEDE, ponendo CRISTO come FONDAMENTO della propria vita, FA, DENTRO DI SE’, un’ ESPERIENZA ESALTANTE e INDICIBILE.

La Storia, che è MAESTRA DELLA VITA, ci manifesta che tutti coloro che hanno seguito GESU’ CRISTO come IDEALE DELLA PROPRIA VITA, ( un numero sterminato di Santi, di Martiri, di Veri cristiani ), si sono sempre dichiarati FELICI DELLA SCELTA COMPIUTA e hanno lasciato, nella STORIA, UNA SCIA INCALCOLABILE e INDELEBILE di BENE, sopratutto nei LUOGHI dove essi sono vissuti.

Per chi SEGUE veramente GESU’ CRISTO, SI APRONO ORIZZONTI di AMORE, di PACE e di GIOIA, sempre più AMPI e SCONFINATI. Ciò avviene, in proporzione di quanto il SUO SPIRITO, lo SPIRITO SANTO, - che costituisce l’AMORE e la BEATITUDINE DEL PADRE E DEL FIGLIO – STABILISCE LA SUA SIGNORIA sull’anima, che a LUI SI DONA.

Chi segue CRISTO, AVVERTE, sempre più, in se stesso, la sua PRESENZA, che lo colma di GAUDIO INTERIORE, e gli fa veramente gustare le BEATITUDINI, da LUI proclamate nel VANGELO ( cfr. Mt. 5,1-12 ), il LIBRO DELLA VITA.

L’uomo, nella ricerca della VERITA’, annaspa nel buio, senza GESU’ CRISTO.

Egli, nel VANGELO, che costituisce LA BELLA NOTIZIA DI QUANTO DIO, CREATORE E PADRE, CI AMA, pone molti interrogativi, che toccano, alla radice, i VERI PROBLEMI dell’esistenza umana. Ma, in tutto il VANGELO, dona anche le RISPOSTE alle nostre DOMANDE. Solo LUI dona le RISPOSTE VERE, COMPLETE ed ULTIME a tutti i problemi, che affliggono ogni persona, che vive in questo mondo.

Egli SI RIVELA COME VERO DIO, che si è fatto anche VERO UOMO. Nel MISTERO DELLA SUA PERSONA quindi GESU’ RIVELA DIO ALL’UOMO E L’UOMO A SE STESSO.

Purtroppo, anche oggi sono molte le persone, anche cristiane, che vivono alla superficie di queste realtà, senza porsi seriamente alla sequela di CRISTO.
Ricordiamoci che dalla RISPOSTA, che ogni persona DONA A LUI, DIPENDE, NON SOLTANTO LA PROPRIA RIUSCITA IN QUESTO MONDO, MA ANCHE LA SUA SORTE PER TUTTA
L’ETERNITA’.
GESU’ STESSO, che non usa mai, nel suo linguaggio, mezze misure, ( la Verità non fa sconti ), ci interpella singolarmente, in maniera forte ed inequivocabile:“ Ma voi chi dite che io sia?(Lc.9,20).



QUESTIONARIO


1) Ognuno di noi ha un capitale nelle sue mani: la propria vita, le proprie capacità, le proprie possibilità… Hai mai pensato cosa fartene?...


2) Siamo stati chiamati alla vita, alla FEDE, siamo chiamati per nome ad impegnarci nella costruzione di un mondo nuovo; ti sei fermato a riflettere su questa realtà?...

3) Hai mai pensato che sei un dono per gli altri? Che cosa può comportare questo nella tua vita?...


4) Cosa fai per scoprire il progetto di Dio su di te? Rifletti? Preghi? Ti fai aiutare da qualcuno?...


5) Il Progetto di Dio orienta tutte le altre scelte, illumina tutte le situazioni, dà senso alla nostra vita; è così per te? Cosa proponi perché a tutti i giovani si dia la possibilità di riflettere, di discutere, di pregare sul loro futuro?...


6) Non possiamo vivere nella società da spettatori, potremmo essere travolti dal sistema, dall’ambiente; nessuno ci può sostituire nel posto che ognuno di noi occupa nel mondo. Hai pensato seriamente quale è il tuo?...


7) Il mondo è brutto, la società non ti soddisfa, la vorresti diversa; quali scelte tu personalmente potresti fare perché i rapporti tra gli uomini siano più umani e improntati all’amore, perché il mondo sia più abitabile?


8) Per fruttare il “ capitale “ che hai nelle tue mani non è un affare privatistico, che riguarda solo te; sono gli altri che aspettano che tu dia loro gioia, amicizia, perdono, condivisione, speranza, verità. Ci pensi?...


9) La nostra vita è una risposta al progetto che Dio ha su di noi per gli altri; il gruppo, la comunità cui appartieni, ti aiutano a prendere coscienza di ciò? Cosa, secondo te, dovrebbe fare?...


10) La parrocchia ti aiuta ad individuare il progetto di Dio su di te ?... In quale modo? E, se non è così, qual è il motivo? Che cosa proponi?...


11) Nella parrocchia ci sono delle esigenze, che richiedono urgentemente disponibilità di persone a tempo pieno e non: sacerdoti, religiosi, laici, famiglie, adulti, giovani. Ti senti tu responsabile in prima persona o deleghi ad altri questi compiti?...


12) La famiglia aiuta a vivere la vita come vocazione, stimola e orienta il giovane nella sua scoperta, accompagna e sostiene nella scelta?...


13) Questa riflessione ti è stata utile?... Cosa proponi perché tu e gli altri scoprano e vivano la loro vita, non individualisticamente, ma in dimensione comunitaria, perché Dio chiama tutti per nome a costruire nel mondo rapporti più umani, più consoni al suo progetto?...

mercoledì 28 agosto 2013

GRAZIE, SIGNORE GESU'

GRAZIE, SIGNORE GESU’




Signore Gesù, Ti ringrazio

Per il dono della mia vita.

Mi dispiace di non aver

Vissuto sempre secondo

La Verità del tuo Vangelo.

Grazie perché con la tua

morte hai perdonato il mio

peccato. E con la tua

Risurrezione mi comunichi

La vita nuova. Vieni e

Prendi il primo posto nella

mia vita, manda il tuo

Spirito su di me perché

io divenga la persona che

vuoi che io sia. Grazie,

o Signore Gesù, perché

ascolti la mia preghiera,

con amore e misericordia.



( Anonimo ).



Preghiera semplice, immediata e sincera, sgorgata da un cuore di figlio. Questi requisiti rendono ogni preghiera sempre gradita e accolta da Dio, infinitamente buono e misericordioso, nei confronti di tutte le sue creature.



martedì 16 luglio 2013

L'ACCUSA DI OMOFOBIA AI CRISTIANI

Non sembra credibile, tanto è irragionevole e assurdo quanto stiamo per affermare. Chi oggi difende l'UNITA' e la DIGNITA' della FAMIGLIA, secondo il progetto chiaro di Dio Creatore, viene calunniato ed emarginato. La calunnia, escogitata contro di noi cristiani, è l' accusa infamante di omofobia. Con questa menzogna, siamo arrivati al punto che non si rinnega soltanto il Dio Creatore, il quale ha ordinato tutti gli esseri dell'universo, compresa la famiglia, in un'armonia suprema e perfetta, mediante le leggi che li governano. Chi ci accusa di essere integralisti, rinnega pure la LEGGE NATURALE e la RAGIONE stessa. A che punto siamo arrivati!...Si rovesciano i valori. Noi, che rispettiamo la libertà e la dignità di tutti, proprio perchè cerchiamo di vivere da cristiani, veniamo vituperati, calunniati e condannati. Siamo trattati da omofobi, perchè crediamo nei VERI VALORI, e li difendiamo. Ma crediamo sopratutto nel VALORE DEI VALORI:il DIO DI GESU' CRISTO.

I due errori fondamentali che distruggono la famiglia sono il LIBERO AMORE e il LIBERO ACCOPPIAMENTO DEI SESSI, senza alcuna responsabilizzazione. I risultati nefasti, che stanno propagandosi sempre più nella società, sono sotto gli occhi di tutti: la DISTRUZIONE DELLA COMUNITA' FAMILIARE e l'ABBANDONO DEI FIGLI A SE STESSI.

Noi cristiani, nonostante  le varie persecuzioni che subiamo,  non ci scoraggiamo. Le calunnie si ritorcono sempre sopra chi le sparge, sulla loro ignoranza o, peggio ancora, sulla loro cattiveria. Noi non temiamo, perchè sappiamo bene  di essere in buona compagnia: siamo con GESU' CRISTO, il PIU' GRANDE MARTIRE INNOCENTE DELLA STORIA, che ha trasformato però il MARTIRIO E LA STESSA MORTE IN UNA SORGENTE INESAURIBILE DI BEATITUDINE E DI GLORIA.
EGLI E' IL IL DONO PERENNE DELL'AMORE, CHE HA VINTO OGNI MALE: il PECCATO e la MORTE.
Egli ha anche predetto, con tanta chiarezza, le persecuzioni che avrebbero subite i suoi seguaci, assicurandoli però anche della loro condivisione alla sua stessa BEATITUIDNE.

" BEATI VOI quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia" ( Mt. 35,11 ).

GESU' CRISTO ha però anche affermato, senza che nessuno l'abbia mai potuto smentire nella storia: "IO SONO LA VIA, LA VERITA' E LA VITA!".( Gv. 14,6 ). Ogni persona è chiamata, davanti a Lui, a fare la scelta fondamentale e radicale della vita, senza equivoci o tentennamenti: o con Cirsto o contro Cristo.

GRAZIE, SIGNORE GESU'!

AIUTA TUTTI I CRISTIANI A CONFESSARE, CON CORAGGIO.  IL TUO NOME DAVANTI AGLI UOMINI, RICORDANDO SEMPRE LA TUA PAROLA FORTE, CHE VARCA I SECOLI:

" CHI DUNQUE MI RICONOSCERA' DAVANTI AGLI UOMINI, ANCH'IO LO RICONOSCERO' DAVANTI AL PADRE MIO CHE E' NEI CIELI; CHI INVECE MI RINNEGHERA' DAVANTI AGLI UOMINI, ANCH'IO LO RINNEGHERO' DAVANTI AL PADRE MIO CHE E' NEI CIELI" ( Mt. 10,32-33 ).

sabato 13 luglio 2013

DIO AMORE E SOLO AMORE...SEMPRE AMORE








Meraviglie dell'universo, che ci rivelano l'AMORE,  la TENEREZZA e la PROVVIDENZA di DIO, CREATORE e PADRE, nei confronti di tutte le sue creature.  Meraviglie,  prodotte anche dall' INGEGNO dell'uomo, chiamato a SCOPRIRE, SVILUPPARE e COORDINARE le LEGGI della natura, a servizio della propria vita e del  PROGRESSO UMANO.  Tale SVILUPPO è secondo il disegno di Dio, che ha DONATO all'uomo l'INGEGNO, proprio per associarlo a Sè, nella CONSERVAZIONE e nella PROMOZIONE dell' OPERA della CREZIONE. Per tutto ciò, sia sempre reso a Dio OGNI ONORE e GLORIA, NEI SECOLI DEI SECOLI. AMEN.   

LA TENEREZZA DI DIO




" Ovunque il guardo giro, immenso Dio ti vedo, nell'opre tuo ti ammiro, ti riconosco in me"( Aleardo Aleardi ). In tutto l'universo e in ogni essere dell'universo, DIO SI MANIFESTA come PURO DONO, come VITA, come AMORE, come GIOIA INEFFABILE, come PROVVIDENZA, che ha una CURA e una  TENEREZZA PATERNA e MATERNA, nei riguardi di ogni ESSERE, uscito dalle sue MANI, ma più ancora dal suo CUORE.  Dio si manifesta come il FONDAMENTO e come la BELLEZZA RADICALE e INDICIBILE di ogni creatura,  specialmente di ogni CREATURA UMANA, REGINA DELL'UNIVERSO e Sua IMMAGINE e SOMIGLIANZA. " La gloria di Dio è l'uomo vivente" (S. Ireneo ).M

sabato 6 luglio 2013

Confida in Me





La Fede è la sintesi perfetta di due verbi: FIDARSI di Dio e AFFIDARSI a Dio, che in Cristo ci ha donato tutte le risposte che noi cerchiamo. Con il verbo FIDARSI, noi poniamo tutte le motivazioni, che rendono ragionevole il nostro ATTO DI FEDE IN LUI. Noi ci fidiamo di DIO, perchè  Egli stesso è venuto alla ricerca di ciascuno di noi, che eravamo perduti.
Facendosi uomo, nel Mistero dell'INCARNAZIONE, si è fatto VIA, VERITA' e VITA: " Io sono la VIA, la VERITA e la VITA" ( Gv. 14,6 ). Si è fatto VIA, prendendo la nostra natura umana, in tutto uguale a noi, eccetto che nel peccato. Si è fatto VERITA', manifestando, con tanta forza e chiarezza, nel suo Vangelo, tutta la VERITA', riguardante Dio e  l'uomo. Si è fatto VITA, nel DONO SUPREMO e TOTALE dell'immolazione della Croce, mediante la quale Egli continua ad essere presente e operante, per la salvezza di ogni persona umana, mel MISTERO dell'EUCARISTIA. Il verbo AFFIDARSI è la conseguenza logica del verbo FIDARSI. E' un consegnarci, sempre rinnovato, al suo Amore, che esprime tanto eloquentemente dalla croce. Ha le braccia inchiodate dall'Amore e sempre aperte per abbracciare tutti. GRAZIE, SIGNORE GESU'!...      
 
 

venerdì 28 giugno 2013

Cogli la felicità in ogni situazione




Noi viviamo tra le tre dimensioni del tempo: il passato, il presente e il futuro. Il passato non torna più, ma condiziona il presente che stiamo vivendo. Il futuro non lo conosciamo, ma lo costruiamo, secondo le scelte che operiamo nell'OGGI. L'attimo presente, che stiamo vivendo, è l'unico tempo della vita, che noi abbiamo nelle nostre mani. 
La felicità, in assoluto, non esiste in questo mondo. Però, se siamo persone sagge, sappiamo cogliere sempre, nel presente in cui viviamo, quella felicità, che concretamente si manifesta nella nostra esperienza di vita..
Sognarla, tramandandola sempre al futuro, significa non  saper coglierla, in ogni situazione che si sta  vivendo. E la vita si vive intensamente, se fondata su valori genuini. COGLI L'ATTIMO CHE FUGGE! 
 
Per chi poi vive il dono inestimabile della Fede, la felicità non è circoscritta alla dimensione terrena, ma si allarga ad orizzonti sconfinati. Dio, infatti, nel suo MISTERO INEFFABILE DI AMORE, che l'ha spinto al DONO SUPREMO e TOTALE di Sè sulla croce per l'umanità,  è sempre alla ricerca di ogni anima. Egli la ricerca, per comunicarle questo suo AMORE, la sua MISERICORDIA, che si tramutano in PACE e GIOIA della vita.. Ma, per incontrare Dio e ricevere questo DONO INESTIMABILE occorre sopratutto vivere, nello spirito,  due  Valori fondamentali: la VERITA' e l'AMORE.

venerdì 21 giugno 2013

GESU' EUCARISTIA




                                        GESU’ EUCARISTIA



GESU’ EUCARISTIA è il CUORE della vita ecclesiale e il CUORE della vita spirituale di ogni anima.

Ciò che il cuore è per il corpo umano, è l’EUCARISTIA, per la VITA DELLA CHIESA, CORPO MISTICO DI GESU’CRISTO.


Il CUORE, con le sue pulsazioni, alimenta continuamente la VITA in tutte le cellule dell’organismo umano. Le alimenta e le rigenera.

Raccoglie il sangue guasto, cioè il sangue impoverito di elementi vitali e carico di tutti i residui tossici del corpo, tramite le VENE.

Lo rimanda ai polmoni, che lo purificano e lo ossigenano, per ripomparlo poi, arricchito di tutte le sostanze nutritive, a tutto l’organismo, mediante le ARTERIE.
Così l’EUCARISTIA PURIFICA e RIGENERA le anime a immagine di Cristo.


Il CUORE è il CENTRO PROPULSORE della VITA: L’EUCARISTIA è il CENTRO PROPULSORE della vita della Chiesa. Il CULTO, la LITURGIA, l’EVANGELIZZAZIONE e la TESTIMONIANZA DELLA CARITA’ trovano sempre la loro SORGENTE nell’EUCARISTIA.


L’ EUCARISTIA FA LA CHIESA, perché la COSTRUISCE AL DI DENTRO, come il lievito nella pasta.

- Cerchiamo di penetrare, con la Luce dello SPIRITO SANTO, nel Mistero dell’EUCARISTIA, spiegando i GESTI e le PAROLE di GESU’, nel momento che l’ha istituita.


“ Spezzò il pane”: E’ un gesto densissimo di significato. Il PANE è VITA.

SPEZZARE IL PANE VUOL DIRE CONDIVIDERE LA VITA.


La prima legge dell’amore è la CONDIVISIONE. Gesù, nel Mistero dell’INCARNAZIONE, si è fatto come noi, per CONDIVIDERE la NOSTRA VITA e la NOSTRA MORTE.


Nell’EUCARISTIA, mediante i SEGNI del SACRAMENTO, che rendono presente l’ UMANITA’ SANTISSIMA di GESU’, Egli CONTINUA a CONDIVIDERE TOTALMENTE LA NOSTRA VITA.


Quel PANE SIGNIFICA e DIVENTA realmente il suo CORPO, DONATO PER NOI.

E qui troviamo la seconda legge dell’amore: l’IMMOLAZIONE.

“ Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i suoi amici”.( Gv. 15,13 ).


Nel SACRAMENTO, le Parole, che il sacerdote ripete, PER ORDINE DI CRISTO, hanno un effetto pieno ed istantaneo. E’ la stessa PAROLA CREATRICE di Dio, che dà origine e che conserva tutti gli esseri dell’universo.

“ Questo è il mio corpo che è dato per voi”( Lc. 22,19 ): E’il DONO DI TUTTA LA MIA VITA, fin dal primo istante, PERVOI.

“ Questo calice è la nuova Alleanza nel mio sangue, che viene versato PER VOI”( Lc.22, 20 ). E’ il DONO DELLA MIA MORTE SULLA CROCE, che diventa POTENZA INESAURIBILE di REDENZIONE PER VOI.


MORTE VIVAMENTE DA LUI DESIDERATA: “ Ho desiderato ardentemente di mangiare questa PASQUA con voi” ( Lc.22,15 ).

Ogni cristiano che celebra l’Eucaristia può dire CON GESU’ e IN GESU’:

“ Questo è il mio corpo donato per voi”. Nell’Eucaristia, noi incontriamo il DONO di AMORE di tutti i fratelli, che si tramuta in un SERVIZIO RECIPROCO di CARITA’.

“Questo è il mio sangue sparso per voi”: nell’Eucaristia converge ogni croce, ogni sofferenza e ogni morte umana, OFFERTA nella FEDE IN CRISTO.

“ Fate questo in memoria di me”: queste parole, espresse in forma di Testamento, sono molto dense di significato e di significati:

- PARTECIPATE A QUESTO MEMORIALE DELLA MIA PASQUA “.

- AMATEVI COME IO VI HO AMATO, METTENDO LA VITA A SERVIZIO GLI UNI DEGLIALTRI.

- Offrite, sul mio esempio, la vostra vita come SACRIFICIO GRADITO AL PADRE.


“ FATE”, non semplicemente “CELEBRATE”. La conferma sicura di questa verità la troviamo nelle parole stesse di Gesù: “ Colui che mangia di me vivrà per me” ( Gv. 6,57 ).

E’ così che l’ EUCARISTIA DIVENTA VITA e la VITA DIVENTA EUCARISITA.

L’amore, attinto dall’EUCARISTIA, si irradia a tutta l’esistenza del
cristiano: la PURIFICA, la UNIFICA, la SANTIFICA.

Prima di concludere, ci facciamo una domanda abbastanza logica.


Le Verità sopra esposte rendono incomprensibile la scarsa partecipazione dei cattolici alla CELEBRAZIONE EUCARISTICA DOMENICALE, MEMORIALE PERPETUO DELLA PASQUA DI GESU’.
Quale madornale incoerenza! Dio ci ha donato tutta la vita e noi lesiniamo nel dargli qualche briciola del nostro tempo...
NON DIMENTICHIAMOLO: SOLO DIO E’ LA NOSTRA RADICE. SE CI STACCHIAMO DA LUI, SIAMO PERDUTI! Lui stesso ce lo dice: “ Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete IN ME". ( Gv. 15,5 ).


Chi VIVE LA FEDE avverte sempre il bisogno di elevare un inno di LODE e di RINGRAZIAMENTO a CRISTO SIGNORE, AMORE ETERNO, CHE SI E’ COMUNICATO TOTALMENTE A NOI.


                                                            AMEN. ALLELUIA !



                                                                                                   Fr. Severino Consolaro

mercoledì 19 giugno 2013

LA FAMIGLIA OGGI






                                                LA FAMIGLIA OGGI



La famiglia è la cellula fondamentale insostituibile della società. Ogni persona, infatti, che viene al mondo, è accolta, amata, educata, aiutata a crescere, a maturare e a relazionarsi con gli altri, perché vive circondata dalla famiglia, soprattutto dall’affetto di papà e di mamma.

Le persone che nascono, al di fuori di questo contesto, restano segnate negativamente per sempre. Sono, infatti, fin dall’inizio della vita, mancanti di elementi molto importanti, per la loro normale crescita e maturazione. Sono scompensi di ordine umano, psichico, culturale, morale e sociale.


L’uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio, che è MISTERO DI COMUNIONE TRA LE TRE PERSONE DIVINE: PADRE, FIGLIO e SPIRITO SANTO. Ecco perché, sia la singola persona umana, sia la coppia umana di maschio e femmina, sono ambedue create AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DI DIO, UNO E TRINO.


In proposito, la Parola di Dio, nel libro della Genesi, lo ribadisce, con molta chiarezza::


“Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro:
< Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra>( Gn. 1,27-28 ).

Non sono semplici parole esortative: è un comando imperativo, con cui Dio, fin dall’inizio della Creazione, chiama l’uomo a collaborare pienamente e responsabilmente con Lui.



Oltre che accogliere e rispettare tutta l’opera della Creazione di Dio, l’uomo, con l’ingegno e le capacità ricevute da Dio, è chiamato, a scoprire e a sviluppare tutte le energie e le potenzialità di se stesso e del cosmo.

Deve, però, rispettare sempre la LEGGE NATURALE di tutti gli esseri dell’universo, che è LEGGE DI VITA.

Dopo Dio, per ogni persona umana viene al primo posto, senza dubbio, la propria famiglia. Ma la famiglia progettata da Dio.

L’uomo, infatti, è sempre tentato di sostituire, al progetto del Creatore, un suo progetto umano.


Questa è l’essenza stessa del peccato: mettersi in conflitto con la LEGGE DI DIO, che è LEGGE DI VITA, DI VERITA’ e DI SANTITA’.

L’uomo vuole “costruire” una famiglia omosessuale, che, già in se stessa è sterile e senza futuro.

I due sessi, voluti dal Creatore, costituiscono una grande ricchezza e complementarietà, nella specie umana e anche animale. La sessualità è un grande dono di Dio, che viene incontro anche alla solitudine del singolo individuo.


Perciò, ogni persona, per essere generata alla vita di questo mondo, ha bisogno di un uomo e di una donna, che sono insostituibili. Questo nell’ordine della natura. Ma non basta. In tal modo sono generati anche tutti gli animali. Ma l’uomo non è un semplice animale.


La differenza è chiara. Gli animali operano sempre guidati dall’istinto, che ha posto in essi lo stesso Dio Creatore. La paternità e la maternità umana, invece, sono di un grado immensamente superiore, secondo la dignità incomparabile di ogni persona, dotata dei doni dell’INTELLIGENZA, della VOLONTA’ e della COSCIENZA, che presuppongono il LIBERO ARBITRIO.

Ecco perché, senza la piena responsabilità di papà e mamma, nel costruire tra loro una comunione stabile e indissolubile di vita e di amore, non è possibile, che i coniugi possano adempiere la loro missione fondamentale, che è l’amore reciproco e l’educazione dei figli.


Noi tutti proveniamo dall’amore di Dio, e siamo creati, per essere amati e per amare, anzitutto Lui. Ma ciascuno di noi, per venire al mondo, ha bisogno anche di un nido caldo di’amore, come gli uccellini. Questo è costituito dalla famiglia, che, per se stessa, è chiamata ad essere COMUNITA’ di AMORE.
E l’AMORE E’ DONO RECIPROCO.


Da quanto abbiamo detto, possiamo ora rispondere adeguatamente ad una domanda fondamentale, che ora ci poniamo. Senza riflessione, che diventa discernimento tra i tanti valori, che ci sono proposti, non è possibile fare le scelte giuste nella vita.



LA FAMIGLIA E’ IMPORTANTE: PERCHE’?...



a) Dalla famiglia dipende:

- La felicità di ogni persona, che si realizza nell’amore: essere amati ed

amare;

- La sua riuscita nella vita, frutto dell’accoglienza e della fiducia ricevute;

- La capacità di dare senso alla propria esistenza, per i valori e l’orientamento

  della libertà, alle scelte che maturano la persona;

- Il futuro dell’umanità, perché la famiglia è la cellula fondamentale e viva

  della società e della Chiesa.


Quando Dio ha progettato la Chiesa, pensava alla famiglia, e quando ha progettato la famiglia, pensava alla Chiesa. Per cui, la FAMIGLIA deve rispettare la CHIESA e la CHIESA deve rispettare la FAMIGLIA.


-LA FAMIGLIA E’ FONDATA SUL PATTO GIURIDICO DEGLI SPOSI, ELEVATO A SACRAMENTO DA GESU? CRISTO.


- IL SACRAMENTO DEL MATRIMOIO E’ LA SORGENTE DI TUTTI I DONI DI DIO AGLI SPOSI:


a) In ordine alla loro maturazione umana e cristiana;

b) In ordine al loro amore, che diventa comunione sempre più vera e

    profonda;

c) In ordine alla procreazione ed educazione dei figli.



a) Gli sposi si maturano sul piano umano, nell’integrazione armonica dei sessi, che arricchiscono e rafforzano la comunione delle persone e fanno uscire l’individuo dalla solitudine. “ Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile” ( Gn. 2,18 )

Nel rapporto stabile del matrimonio, gli sposi si aiutano e si sostengono reciprocamente, accogliendosi, ascoltandosi, dialogando e gratificandosi nella stima e nella fiducia. Così uniti, sono in grado di affrontare le battaglie della vita e tutti i problemi che si presentano nella famiglia.


La maturità cristiana si sovrappone e integra la maturità umana. Essa impegna la coppia a condividere, nelle scelte concrete, la medesima fede e si alimenta con la preghiera, con la vita Eucaristica, centro e culmine della Comunione con Cristo, mediante l’ascolto della PAROLA e il dialogo profondo e sincero. Si aiutano così a camminare e a crescere nella Fede fino al compimento del progetto di Dio, sempre perseguito ed implorato nella preghiera.

b) Il vincolo matrimoniale è indissolubile, perché suggellato da Dio stesso, mediante il Sacramento. “ E saranno due in una sola carne” ( Mc.10,8 )… “Ciò che Dio ha congiunto l’uomo non separi” ( Mt. 19,6 ). Gesù nella sua predicazione riporta il matrimonio al progetto iniziale del Creatore. Ma lo rinnova radicalmente, elevandolo a Sacramento. Come Sacramento, il Matrimonio dona la GRAZIA, che è un Dono gratuito di Dio, destinato a perfezionare l’amore dei coniugi e a rafforzare la loro unità indissolubile. In virtù di questa Grazia, essi si aiutano a vicenda per raggiungere la santità nella vita coniugale, nell’accettazione e nell’educazione della prole. Così l’amore degli sposi diventa segno delle NOZZE DELL’AGNELLO. ( Ap. 19,7-9 ), ossia del Mistero dell’Alleanza Nuova ed Eterna del Figlio di Dio con l’umanità, nel Mistero della sua INCARNAZIONE.


Egli, infatti, incarnandosi si è unito, in un certo modo, con tutta l’umanità, da Lui salvata. Il Sacramento assicura la presenza di Cristo nella vita degli sposi, per tenerli uniti, sia nelle gioie, che nelle prove e nei dolori. Per questo si dice che “ si sposano nel Signore “. La presenza di Cristo a Cana di Galilea, dove ha compiuto il suo primo miracolo in favore di due sposi è, a questo riguardo, molto eloquente e significativo.

c ) L’atto più grande, che impegna ogni coppia, con piena responsabilità, è, senza dubbio, l’atto coniugale, che rende gli sposi “ministri della vita” e “Procreatori”, cioè collaboratori di Dio Creatore. Non basta però generare i figli alla vita del corpo. Bisogna generarli- e questo certamente costa più sacrificio – alla vita dello spirito.

L’educazione, la formazione umana e cristiana dei figli spetta sempre in primo luogo, come diritto, ma anche come grave dovere, ai genitori.

Questo dovere è grave, perché la qualità della società in cui viviamo dipende sempre dall’educazione e dalla formazione dei ragazzie e dei giovani nella famiglia.