domenica 28 ottobre 2012

La Trasfigurazione di Gesù sul Monte Tabor


                               LA TRASFIGURAZIONE DI GESU’ SUL TABOR


GESU’, NEL MISTERO DELLA SUA TRASFIGURAZIONE, RIVELA ALL’UOMO LA GLORIA DEL PADRE, PER CHIAMARLO A SALIRE SUL MONTE ED INTRECCIARE CON LUI UN IDILLIO DI AMORE.

I 4 Vangeli sintetizzano tutta la vita e la missione di Gesù nel viaggio verso Gerusalemme, ossia verso la Pasqua, che Egki chiama la sua ORA. Vi accennano con frasi simili a queste: “Mentre era in viaggio…Mentre saliva a Gerusalemme”.

L’Evento costante di riferimento, nella PAROLA e nei SEGNI che Gesù compie, è la sua PASQUA: il PASSAGGIO dalla morte alla VITA ETERNA, mediante la sua RISURRAZIONE.

Un PASSAGGIO, CHE è AVVENUTO nel DONO TOTALE ED INCONDIZIONATO DI SE STESSO AL PADRE PER LA SALVEZZA DI TUTTO ILGENERE UMANO.

Grazie alla PASQUA di GESU’, anche il viaggio dell’esistenza terrena diventa un PASSAGGIO DALLA MORTE ALLA VITA ETERNA CON DIO.

S. Paolo, il più grande Missionario e Testimone di Cristo, lo annuncia con forza. “Certa è questa parola: Se moriamo con Lui, vivremo anche con Lui; se con Lui perseveriamo, con Lui anche regneremo (2 Tm, 2,11).

E la Sacra Scrittura, nel Prefazio della Messa dei Defunti, ribadisce questa verità: ” La vita non è tolta, ma trasformata: e mentre si distrugge questo esilio terreno, viene preparata una abitazione eterna nel cielo”.

Per questo, nella visita al S. Sepolcro ho baciato, con intensa pietà, la Pietra Tombale di Cristo, affidandogli la mia morte, in cambio della sua VITA ETERNA.

Il corpo fragile di ogni persona, alla morte si corrompe. Ma il suo spirito, che è immortale, con tutte le opere, ossia con tutto quello che ha costruito nella vita terrena, RIMANNE PER L’ETERNITA’.

Il viaggio di Gesù verso Gerusalemme è un CAMMINO GRADUALE DI RIVELAZIONE all’umanità, che ha inizio con il Battesimo al Giordano.

Là si aprono i cieli e il Padre stesso, in una MANIFESTAZIONE SOLENNE, lo dichiara il proprio Figlio, inviato da Lui nel mondo come il MESSIA-SALVATORE PROFETATO, per la salvezza di tutte le creature.

Nel mezzo del suo CAMMINO DI LIBERAZIONE, con il quale Egli porta a pieno compimento l’ESODO del suo popolo dalla schiavitù dell’Egitto, tra il Battesimo e la Pasqua, avviene la sua Trasfigurazione sul monte Tabor.

Ci soffermiamo su questo Mistero, perché ha una valenza particolarmente densa, nel manifestarci l’identità di Gesù Cristo e, di riflesso, la nostra identità di creature umane.

Gesù, infatti, non è venuto a svelarci soltanto il MISTERO DI DIO, ma anche il MISTERO DELL’UOMO.

Prima di svelarcelo con la sua PAROLA, Egli lo svela a noi con la sua VITA. E chiede anche a noi di rispondere al suo AMORE CON LA NOSTRA VITA.

La FEDE IN LUI non si può limitare a delle pratiche religiose.

S. Giacomo ci dice espressamente: “ La fede, se non ha le opere, è morta in se stessa”( Gc.2,17).

CREDERE significa SEGUIRE CRISTO, Fare le SCELTE DI VITA che Egli ha fatto, camminare sulle sue orme, affidandoci sempre a Lui e fidandoci di Lui.

Solo così, Gesù diventa per noi veramente la bussola, che ci ORIENTA nel cammino, non facile, dell’esistenza terrena.

E il VIAGGIO della nostra vita raggiungerà il CULMINE e il COMPIMENTO, quando la sua PASQUA DI MORTE e di RISURREZIONE diventerà la nostra PASQUA.

Il Vangelo affermano; “ Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte” (Mt. 17,1).

“Alto monte”: non ha significato puramente geografico:

Il Monte Tabor raggiunge un’altitudine di metri 558, ma si eleva, maestoso e isolato, sopra la fertile ed estesa pianura di Esdrelon.

Dal monte Tabor si ammira-dall’alto-uno dei panorami più vasti e più stupendi della Terra Santa.

Più che l’altitudine geografica, il Vangelo vuole, quindi, sottolinearci che il Tabor è “ elevato” e “ in disparte”,
lontano dalle abitazioni, dai rumori e dal frastuono della gente.

IL MONTE, nella Bibbia, ci richiama al luogo, dove Dio si rivela. Ma, per rivelarsi, Egli invita sempre l’uomo a staccarsi dal chiasso e da tutte le distrazioni: lo chiama a salire sul MONTE, come ha chiamato Mosè sul Monte Sinai.

Questo sta a significare che Dio si rivela a chi gli dona SPAZIO DI TEMPO e DISPONIBILITA’ INTERIORE DI ASCOLTO.

Il che non può avvenire, se la persona non si raccoglie in un clima di PROFONDO SILENZIO.

S: Agostino, dopo la sua lunga e travagliata esperienza nella ricerca di Dio, ci dice che, per incontrarlo, dobbiamo rientrare nell’intimo del nostro cuore. E’ lì che Lui ci attende, è lì che Lui vuole porre la sua stabile dimora.

Sul monte Tabor, Gesù chiama i tre Apostoli prediletti, Pietro, Giacomo e Giovanni, per RIVELARE IL MISTERO DELLA PROPRIA IDENTITA’.

“ E fu trasfigurato davanti a loro”(Mt. 17,2).
 LA TRASFIGURAZIONE è Anticipo e Profezia della PASQUA.

Gesù lascia cadere i veli della sua UMANITA’, per mostrare la GLORIA ETERNA della sua DIVINITA’, come FIGLIO DEL PADRE.

I tre Apostoli, immersi ed estasiati nella contemplazione del suo volto, bramerebbero rimanere sempre in quello stato.

Pietro, con tanto entusiasmo, e anche con tanta ingenuità, esprime questo ardente desiderio, nella supplica:

“ Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia.(Mt.17,4).

Queste parole di Pietro ci fanno capire che il Mistero della TRASFIGURAZIONE di Gesù è veramente un preludio del paradiso. Là godremo la beatitudine eterna, nel totale ed indicibile soddisfacimento di tutte le aspirazione, più vere e più profonde, del nostro cuore.

Lasciamoci ammaestrare ancora dalla Sapienza del grande dottore della Chiesa S. Agostino. Dopo la sua conversione,

illuminato dalla luce dello Spirito Santo, scrive la sua celeberrima autobiografia:” LE CONFESSIONI”.

Tutto il libro è un dialogo, diretto e sincero, con Dio, in forma di preghiera. Esso sintetizza le VERITA’ SU DIO E SULL’UOMO.

Nei confronti di Dio, è una contemplazione del suo amore misericordioso.

Nei confronti dell’uomo, è un’umile e sincera CONFESSIONE delle proprie colpe.

Tutto il libro è così un CANTO ALL’AMORE e ALLA MISERICORDIA di Dio, che lo ha salvato.

Ma egli canta anche la GRANDEZZA DELL’UOMO, creato ad Immagine e Somiglianza di Dio, per essere l’interlocutore privilegiato del suo Amore.

Ecco perché, nella sua autobiografia, egli esclama: “ Tu ci hai fatto per Te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finchè non riposa in Te”.

Solo Dio può appagare totalmente l’uomo, che ha creato a sua Immagine e Somiglianza. Ciò si realizza compiutamente nella VITA ETERNA.

Il PARADISO non è un luogo, ma UNO STATO DI VITA, in cui Dio SI RIVELA E SI DONA IN PIENEZZA.

Poiché la VITA ETERNA non si può descrivere in termini umani, tanto supera le nostre categorie mentali limitate, S.Paolo ce la fa immaginare e…sognare con queste parole:

“ Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì ,né maientrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano”.
 (I Cor. 2,9).

Anche l’Apostolo prediletto, nel libro dell’Apocalisse, ci descrive la CHIESA TRIONFANTE DEL CIELO, che chiama GERUSALEMME CELESTE, con le seguenti bellissime immagini:

“ Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la NUOVA GERUSALEMME, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa pronta per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tre di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il DIO CON LORO. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né pianto, perché le cose di prima sono passate”.(Ap. 21,1-4).

E’ vero: noi incontriamo Dio anche in questa vita terrena, nel CAMMINO DELLA FEDE, ma nascosto sotto i SEGNI.

Per incontrare Dio e stabilire poi un DIALOGO DI AMORE CON LUI, è necessario cercarlo, come S.Agostino, con cuore umile e sincero.

Quando Egli si rivela, l’anima che ne percepisce la PRESENZA, non può chiedergli altro, se non ciò che gli ha chiesto Pietro sul Tabor, che, tradotto, si può esprimere così: “ Gesù, rivelati ancora e…rimani sempre con me”.

Con la TRASFIGURAZIONE, Gesù, non solo dimostra, ma mostra che Egli è il VERO DIO e insieme VERO UOMO, nell’UNICA PERSONA del VERBO, la seconda persona della SS.TRINITA’.

Sul monte Tabor, il suo volto umano è trasfigurato dal PADRE, che lo proclama SUO FIGLIO DILETTO.

Sul MONTE CALVARIO, quello stesso volto sarà SFIGURATO dal MISTERO del MALE.

Senza il MISTERO della sua INCARNAZIONE, non ci sarebbe per noi REDENZIONE e quindi SALVEZZA.

Proprio perché il FIGLIO DI DIO SI E’ FATTO UOMO, S.Paolo può affermare: “ Come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo” (I Cor. 15,22).

La TRASFIGURAZIONE DEL TABOR ha un grande significato per indicarci la via sicura, che ci dispone ad incontrarlo.

La strada che si inerpica serpentina sul Monte Tabor è un tragitto molto significativo. Vuole rappresentare la nostra vita che è un cammino in salita, per incontrare Dio.

Salire ti costa fatica fisica. Ma anche vincere il tuo egoismo, per fare della tua vita un DONO A DIO E AI FRATELLI, ti costa sacrificio.

Più sali, però, più l’aria si fa pura e il panorama si allarga davanti a te.

Più sali, più ti senti libero e meno condizionato dalle realtà terrene, che tanto ci affannano, ci distraggono e anche ci tentano.

Più sali, più le vedi lontane e circoscritte nella loro effettiva entità.

Allora ti rendi conto che la VITA CRISTIANA è un CAMMINO DI LIBERAZIONE, nel quale Dio chiede sempre anche la nostra collaborazione.

Più vinci il tuo egoismo, più ti sentirai forte nei momenti della prova.

Più vinci il tuo egoismo, più cresce in te la gioia nello scoprire le meraviglie che l’amore del Signore opera in te.

Più ti lasci coinvolgere da questo Amore, più avverti la necessità, forse è meglio dire l’urgenza, di annunciarlo ai fratelli.

Man mano che sali, nel CAMMINO DELLA VITA SPIRITUALE, il mondo, dentro di te, si trasfigura: lo contempli, infatti, sempre più con gli occhi di Dio, che sono gli occhi di CRISTO CROCIFISSO.

Nella fatica del salire, hai bisogno, ogni tanto, di fare una sosta per rifocillarti e per riposare le tue forze fisiche.

Anche nel tuo CAMMINO INTERIORE VERSO DIO, che è il VERO TRAGUARDO DELLA VITA, hai bisogno di sostare spesso, mediante la PREGHIERA e i SACRAMENTI, per rinnovare le tue energie spirituali.

Soltanto così, tu entri in un RAPPORTO DI AMORE sempre più profondo con CRISTO, UNICO MEDIATORE tra noi e il PADRE.

E Gesù ti fa dono del suo SPIRITO, per divenire VITA DELLA TUA VITA.

Nella proporzione in cui tu ti apri e ti rendi disponibile, Gesù si RIVELA A TE, APRENDOTI ORIZZONTI DI LIBERTA’ E DI AMORE, SEMPRE PIU’VASTI E SCONFINATI.

Tutto ciò avviene, PER GRAZIA DI CRISTO, A LODE DI DIO PADRE. AMEN.


                                                      P, Severino Consolaro