lunedì 16 marzo 2015

LA SOLIDARIETA’ DI GESU’ CON L’UMANITA’

LA SOLIDARIETA’ DI GESU’ CON L’UMANITA’
Essere solidale significa sentirci aperti e coinvolti,
nei confronti delle persone e di tutte le creature dell’universo.
La solidarietà è l’esatto contrario dell’egoismo.
Chi è egoista vede e vive la vita soltanto in funzione di se stesso.
L’egoista non si accorge delle altre persone. E’ troppo
schiavo dei suoi interessi e delle sue voglie.
L’esempio perfetto di una solidarietà totale lo troviamo soltanto in
Gesù Cristo, il quale “non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza
con Dio” ( Fil. 2,6). Egli, volontariamente, secondo il disegno del Padre,
 “si umiliò fino alla morte, e alla morte di croce”.
Ciò è avvenuto perché Dio vuole vivere vicino all’uomo, anzi vuole vivere
nel cuore di ogni persona umana.
Chi vive la Fede, fa l’esperienza stupenda della sua interiore presenza.
 Gesù è il vero TESORO NASCOSTO e la vera PERLA PREZIOSA.
Nel rapporto con Lui, noi ci giochiamo tutta la vita, nel tempo e nell’eternità.
Con il mistero dell’Incarnazione, Egli è venuto a comunicarci
l’AMORE SENZA LIMITI del Padre.
Nella proporzione di quanto ci apriamo a Lui e lo accogliamo in noi,
 avvertiamo la sua Presenza, che ci comunica AMORE e PACE.
Solo Gesù Cristo ha mostrato, fino in fondo, con la sua vita,
il culmine e la pienezza della solidarietà verso l’uomo.
 Egli, per amore, ha assunto la condizione umana peccatrice.
La sua morte è la più dolorosa, la più infamante e la più umiliante.
Era la morte riservata alle due categorie di persone più infelici: gli assassini
e gli schiavi. Da quanto stiamo dicendo, rifulge la verità, che regola l’AMORE.
Per essere vero, l’amore deve essere guidato da due leggi: la CONDIVISIONE
con l’amato e il SACRIFICIO per l’amato. .
Queste due leggi si fondono sempre insieme.   
Gesù le ha messe pienamente in atto.  La sua totale CONDIVISIONE
 si è resa manifesta nel Mistero dell’Incarnazione. Facendosi uomo, non ci ha lasciati soli.
Ha condiviso tutta la nostra vita, la nostra umana fragilità e la nostra morte. Gesù non ha
peccato, ma ha preso su di sé tutti i peccati dell’umanità. Si è caricato
 anche di tutti i nostri peccati.
  Egli, nella preghiera al Padre, ha espresso, la sua piena difesa dei peccatori.
 E qui noi siamo tutti coinvolti.
 “ Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno”.
Mentre è crocifisso, Egli si fa anche avvocato di perdono e di misericordia
presso il Padre, nei confronti di noi peccatori.
 Gesù è venuto per restare sempre in mezzo a noi. La sua PRESENZA
 sussiste fino alla fine del mondo, nel Mistero della CHIESA e
dell’EUCARISTIA, che durerà fino alla fine del mondo.
Anche l’altra legge del SACRICIO, Gesù la attua pienamente.  
Da Dio si fa uomo. Tra i due c’è una distanza infinita. Soltanto il suo Amore
senza limiti poteva colmarla.
Il viaggio al Calvario, portando la croce è un sacrificio inimmaginabile e indicibile.
La sua crocifissione poi fino alla morte raggiunge il culmine della sua sofferenza per noi.
Dalla croce, Gesù offre al Padre il prezzo del suo sangue, come caparra di salvezza per
tutti noi. Questo perché nessuna persona disperasse della propria salvezza.
                                         GRAZIE, SIGNORE GESU’!

                                                           P.Severino Consolaro o. f. m.