venerdì 16 novembre 2012

Il MISTERO-PRODIGIO DEL CUORE












                      IL MISTERO-PRODIGIO DEL CUORE





Il mio intervento chirurgico al cuore per sostituirvi la valvola aortica, avvenuto il 06/04/2005, mi ha donato la disponibilità di tempo, per riflettere su questo evento importante, che ha segnato la mia vita. E sono giunto a queste considerazioni.

Il cuore è il motore più potente che esiste in assoluto.
Ha una tale forza, da pulsare anche cento anni e più, senza fermarsi un attimo per riposare.
Quale altro motore gli può stare alla pari? E quanti battiti fa il cuore in un giorno, in un mese, in un anno, in cento anni?...Il problema è soltanto quello di calcolarli.

Il cuore in se stesso è un Mistero e un Miracolo.

La vita ha inizio, quando esso incomincia a pulsare, e continuamente si rinnova nel suo pulsare.

Ma da chi e donde nasce il primo battito della vita?...

Da dove viene la forza della vita, che alimenta, coordina e vivifica tutte le membra umane, fino all’ultimo capillare?...

Quando l’uomo subisce un intervento al cuore, avverte la propria impotenza radicale davanti al Mistero della vita, che lo trascende. Allora si rende conto che egli l’ha ricevuta e continua a riceverla totalmente in dono.

Con il progresso medico-chirurgico attuale, la scienza può sostituire sì dei pezzi accessori del cuore, ma sempre con un margine, più o meno grave, di rischio. Infatti, i pezzi di ricambio che l’uomo riesce a sostituire, non entrano mai in totale sintonia con il corpo umano, Sigillo indelebile del Creatore.

Nel mirabile e vitale circuito del sangue, i pezzi meccanici del cuore rimangono sempre dei corpi estranei.

Per questo, chi ha subito tale intervento deve prendere vari farmaci, fare controlli periodici ecc…Questo ci fa comprendere come l’operazione al cuore è un accostarsi alle origini della vita. E, davanti alla vita, ci si deve accostare sempre con un atteggiamento interiore di delicatezza e di massimo rispetto. Invece, purtroppo, oggi l’uomo arriva a manipolare la vita, in tanti modi e con tanta leggerezza e incoscienza, come se ne fosse lui il padrone.

Il cuore, con la sua potente forza propulsiva, manifesta la presenza diretta di Colui che ha dato il Principio alla vita. Egli l’ ha ideato in maniera perfetta. E qui viene opportuna la citazione di quel Salmo, che è un Inno all’Onnipotenza, alla Sapienza e alla Provvidenza di Dio Creatore e Padre.

“Sei Tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere” ( Sal.138,13-14).

Il Cuore ci richiama al Sole. Come il cuore è il microcosmo dell’universo, così il Sole, con la sua forza propulsiva vitale, ne è il macrocosmo. Mediante i suoi raggi, che raggiungono ogni più piccolo angolo della terra, il Sole diffonde Luce, Calore, Vita.

Proprio come il cuore che, attraverso le arterie, manda il sangue ossigenato in tutti i capillari del corpo umano, rinnovando incessantemente la vita, mediante l’azione respiratoria.
E’il prodigio della circolazione, il cui circuito vitale ci richiama al Mistero fontale della fede: la SS. TRINITA’.

Sia il cuore come il Sole, però, diffondono la vita, tenendola sempre unita a sé. Il cuore, attraverso il veicolo delle arterie e, di rimando, delle vene.
Il Sole, attraverso i raggi, che diffonde in tutto l’universo, ma che tornano riflessi sempre alla sua Sorgente.

E qui ci viene naturale parlare del cuore come sede, e perciò come simbolo dell’amore. L’azione propulsiva del cuore mantiene unite e vive le sue membra. Così l’azione irradiante del Sole, pur diffondendo i suoi raggi nell’universo, li tiene sempre collegati a sé. Tutti e due si realizzano, donandosi totalmente.

Ciò significa che OGNI VITA NASCE DAL DONO DELL’AMORE E DEVE IRRADIARE AMORE.

Ma soltanto DIO è l' AMORE. Egli fa riconoscere la propria identità nella CREAZIONE, "opera delle sue mani".

Sia cuore, come il Sole, sono le due immagini riflesse, che ci manifestano il Mistero di DIO, CREATORE e PADRE, PRIMA e UNICA FONTE DELLA VITA.

Esse riflettono pure il Mistero ineffabile della sua vita intima: la TRIADE DIVINA, PADRE, FIGLIO E SPIRITO SANTO, CHE SI DONANO ETERNAMENTE, NELLA CIRCOLARITA’ DELL’AMORE .

GESU’ CRISTO, IL FIGLIO INCARNATO DI DIO PADRE, è la manifestazione storica e visibile di questo AMORE:”l’Immagine del Dio invisibile” (Col.1,15).

Egli, in tutta la sua vita, culminata nella PASQUA, si è fatto PURO DONO, per irradiarsi, mediante il suo SANTO SPIRITO, nel cuore delle sue creature, attirandole a Sé.

“Io,quando sarò elevato da terra,attirerò tutti a Me”. (Gv.12,32).

GESU’, con la sua RISURREZIONE, è divenuto la SORGENTE INESAURIBILE DELLA VITA.

Nel Mistero dell’EUCARISTIA, la sua PASQUA SI PERPETUA: Egli resta VIVO e PRESENTE nella sua CHIESA, per VIVIFICARE, con il suo SPIRITO, tutti coloro che si accostano a LUI NELLA FEDE.

La conseguenza di tutto ciò è molto chiara.

Anche l’uomo,”Immagine e Somiglianza Vivente di Dio”(Gen.1,27), non può realizzare se stesso, se non donandosi, perché la VITA, ogni vita, NASCE dall’AMORE, CRESCE e SI RINNOVA, vivendo nell’AMORE, che diventa DONO DI SE’ agli altri.

Allora si realizza il paradosso del Vangelo: la vita si riceve donandola, perché è SCAMBIO di AMORE e FRUTTO di AMORE.
Chi vorrà salvare la propria vita,la perderà,ma chi perderà la propria vita per Me la salverà” (Lc. 9,24).

Come la candela realizza se stessa nell’accensione e nell’illuminazione, ossia si consuma, donandosi come luce agli altri, così è la vita dell’uomo. La vita di ogni essere umano deve consumarsi, illuminando gli altri, perché ciascuno è stato creato dall’AMORE E PER L’AMORE: ESSERE AMATO ed AMARE.

Il vero compimento della vita non è quindi misurato dal numero degli anni, né semplicemente dalle vicende ed esperienze, nelle quali ogni persona si trova a vivere, ma dal GRADO DI AMORE CON CUI SI E’ DONATA a Dio e ai fratelli.

Noi vediamo che anche in questa vita terrena, chi ama veramente è felice.

L’esempio più chiaro e convincente lo troviamo nella vita dei Santi, che hanno irradiato nel mondo la LUCE di CRISTO.

Il grande mistico spagnolo, S. Giovanni della Croce, afferma: “Alla sera della vita saremo giudicati sull’Amore”.

Nella VITA ETERNA, l’AMORE sarà trasformato in BEATITUDINE SENZA FINE, come ci annuncia molto chiaramente Gesù nelle BEATITUDINI del Vangelo.

Allora ogni persona godrà Dio, la cui VITA è l’AMORE, nel grado in cui essa si sarà resa capace di amare.

L’avventura della vita, sempre stupenda, se pur travagliata, raggiunge il suo compimento, quando il cuore dell’uomo abita nel cuore di DIO.

Concludiamo con una frase profonda, che riecheggia la veridicità evangelica esposta.

” La vita è DONO. CHI DONA RICEVE. Allora prendetevi la mia vita, perché io possa vivere” (U. Marin).



                                                          Fr. Severino Consolaro