sabato 13 ottobre 2012

I SANTI SEGNI

                                                      
                                                                                                     
                          I SANTI SEGNI                    

ASSUNTO: Tutti i SEGNI rimandano a Dio e raggiungono la loro pienezza nel SEGNO PIU’ GRANDE: L'EUCARISTIA.
                                        
 Noi non vediamo Dio, in maniera diretta ed immediata
( = senza mediazioni), come lo vedono i Santi in cielo, ma lo incontriamo e lo conosciamo solamente mediante i SEGNI, che ci rimandano a LUI.                                    
Tutta la realtà, nella quale noi siamo immersi, è un SEGNO da LEGGERE, da INTERPRETARE e da DECIFRARE. Segno che ci introduce e ci apre al MISTERO DI DIO.
Quanto più, perciò, approfondiamo il linguaggio dei SEGNI, tanto più ci troviamo preparati e disponibili ad accogliere il MISTERO DI DIO, adombrato da questi.
Tutto ciò, però, non è frutto solamente della nostra riflessione e della nostra ricerca ma, prima ancora, ci è donato dalla Luce dello SPIRITO SANTO, infusa i noi con la FEDE.     
Tutti i SEGNI, che rimandano sempre a Dio, possiamo classificarli in tre specie:

    a) SEGNI CREATURALI O COSMICI:


Sono tutti gli ESSERI CREATI, i quali, nella loro essenza, portano scritto: SONO DI DIO, VENGO DA DIO, SONO PER DIO.

Noi dimentichiamo troppo spesso questa verità fondamentale: ogni essere appartiene anzitutto a Dio, che lo ha creato, dotandolo di una LEGGE SAPIENTE, che lo governa, in armonia con tutto l’universo.  Come tale, va amato e rispettato, secondo la sua natura.
S. Francesco d’Assisi, che aveva intuito bene ciò, contemplava questo“Sigillo di Dio”, impresso in tutte le creature.
Nel suo CANTICO meraviglioso, il Santo le invita a lodarlo e a benedirlo:
“Laudate et benedicete misignore et rengratiate et serviateli cum grande humilitate”.

Tutte le CREATURE dell’universo si possono catalogare nella famosa scala ascendente verso Dio: I MINERALI, I VEGETALI, GLI ANIMALI, L’UOMO.
Gli ESSERI INFERIORI sono stati creati prima e sono a servizio degli ESSERI SUPERIORI.
Alla sommità della scala c’è l’UOMO, che Dio ha posto come SIGNORE E RE DELLA CREAZIONE. Alle sue mani, alla sua intelligenza e alla sua coscienza Egli ha consegnato il cosmo, perché collabori con Lui nel farlo progredire, mediante il suo LAVORO e il suo INGEGNO, ma sempre nel RISPETTO delle LEGGI DI VITA che lo governano.
Tutte queste VERITA’ della CREAZIONE trovano pieno riscontro nelle parole del libro della GENESI.
Dopo aver creato i MINERALI, i VEGETALI e gli ANIMALI, l’Autore Sacro afferma:
“ E Dio vide che era cosa buona” (Gen.1,25).
A tale proposito, il libro del Profeta Daniele ci attesta “ Il Signore Dio nostro è giusto in tutte le cose che fa".
 (Dn. 9,14).

Dopo la Creazione dell’UOMO e della DONNA, IMMAGINE E SOMIGLIANZA  DI DIO NON SOLTANTO COME SINGOLI, MA ANCHE COME COPPIA, il Libro della Genesi afferma:“ Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona”(Gen.1, 31).
 Dio affida, quindi, il cosmo alla responsabilità dell’uomo: “ Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”( Gen. 2,15).
Con le affermazioni sopra citate, Dio ci dice che ogni essere, da Lui creato, è buono. Da Dio non può venire il male.
Ma ci dice anche che gli ESSERI dell’universo non sono tutti uguali nella NATURA. Al di sopra di tutte le creature c’e l’uomo, la cui vita non è regolata solamente da LEGGI FISICHE, inerenti al suo corpo e ordinate dall’istinto, ma anche da LEGGI MORALI, affidate alla sua libertà e responsabilità.
Egli deve rispettarle, per collaborare al progetto di DIO CREATORE, che guida la Storia e governa il cosmo con la sua SAPIENZA e con la sua PROVVIDENZA. 

In conclusione, il Libro Sacro ci fa intendere chiaramente che tutto l’universo è creato per l’uomo, ma che l’uomo e l’universo sono creati per Dio.
Se l’uomo si sgancia da Dio, non rispettando più le leggi che regolano e garantiscono la sopravvivenza del cosmo, questo si ribella,  ritorcendosi contro la sua stessa vita.  

b)              I SEGNI STORICO-BIBLICI



Dopo la CREAZIONE, LIBRO dei SEGNI APERTO SULL’UNIVERSO, c’è un altro LIBRO di SEGNI, quello APERTO sulla STORIA.
Questa non attesta solamente le vicende dell’uomo, ma, prima ancora, narra le GRANDI OPERE DI DIO PADRE, dalla CREAZIONE alla INSTAURAZIONE DEFINITIVA del suo REGNO nel mondo, mediante l’INCARNAZIONE del FIGLIO SUO, GESU’CRISTO.
Tutte queste OPERE ci sono rivelate dal LIBRO SACRO della BIBBIA e tramandate dalla TRADIZIONE e dal MAGISTERO VIVO della CHIESA CATTOLICA, da LUI fondata.
Quindi, come SEGNO STORICO, poniamo in primo luogo la BIBBIA.
E’ il LIBRO della RIVELAZIONE: RIVELAZIONE DI DIO, RIVELAZIONE DELL’UOMO e RIVELAZIONE DEL COSMO.

La BIBBIA e’ il COMPENDIO che raccoglie tutte le OPERE DI DIO, nel PASSATO, che continua però ad operare nel PRESENTE e, in prospettiva, è PROFEZIA di COMPIMENTO per il FUTURO.
Al riguardo, Gesù, con molta chiarezza e forza, afferma:
“ In verità vi dico: finchè non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure uno iota o un segno dalla Legge, senza che tutto sia compiuto” (Mt.5,18).
Come sappiamo bene, la BIBBIA è radicata alla Storia del popolo ebreo, nel quale si è incarnato il MESSIA, GESU’CRISTO, predetto da tutti i Profeti. 
CRISTO E’IL SEGNO PIU’ GRANDE DELLA STORIA.   
Egli ci rivela il MISTERO DI DIO, suo PADRE, dal quale è stato mandato per essere il SALVATORE di tutti i popoli, donando la sua vita sulla croce per l’intera umanità. 

Questo è il MISTERO NASCOSTO DI DIO-AMORE, che ci è SVELATO IN CRISTO, come ci dice S. Paolo:
“Il MISTERO NASCOSTO DA SECOLI E DA GENERAZIONI, ma ORA MANIFESTATO ai suoi Santi, ai quali Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo Mistero in mezzo ai pagani, cioè Cristo in voi, speranza della gloria”.(Col. 1, 26-27).

L’altro GRANDE SEGNO STORICO è la CHIESA CATTOLICA, fondata da CRISTO. Essa ha sfidato e continua a sfidare, nei secoli, tutte le persecuzioni, che non si contano più…
Ma nessuno è riuscito né riuscirà mai a distruggerla, secondo le Parole, chiare e forti, rivolte da Gesù a Simon Pietro, quando lo ha costituito CAPO della sua CHIESA, e quindi SEGNO e GARANTE della sua UNITA’ ed AUTENTICITA’:
“ Io ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”. (Mt. 16, 18).
Il papa, successore di Pietro, resta sempre il SEGNO e la GARANZIA dell’UNITA’ e dell’AUTENTICITA’ della CHIESCATTOLICA.
               

          CRITERI DI INTERPRETAZIONE PER
               COMPRENDERE LA BIBBIA

Per comunicare, noi usiamo abitualmente due SEGNI: la PAROLA e i GESTI, sempre inscindibilmente uniti tra loro.
La PAROLA esprime, con il linguaggio articolato, un CONCETTO, un’IDEA, una VERITA’. 
Il GESTO è l’atteggiamento del corpo, che conferisce forza di espressione alla PAROLA.
Al di là del GESTO e della PAROLA, ogni persona, nel comunicare, manifesta la propria TESTIMONIANZA DI VITA, che è costituita dalle sue OPERE.  Anche Dio, dal momento che ha deciso di RIVELARSI e di COMUNICARE CON NOI, ha usato il nostro stesso CODICE DI LINGUAGGIO. Non poteva altrimenti farsi da noi comprendere.
·       Nella BIBBIA, infatti, Dio ci parla mediante due SEGNI, sempre indissolubilmente uniti tra loro: I FATTI, chiamati propriamente EVENTI, e la PAROLA.

Gli EVENTI attuano e confermano la PAROLA.  La PAROLA, a sua volta, illumina e spiega gli EVENTI, facendocene comprendere, sempre più, il significato, che rimane, comunque, inesauribile.
Gli EVENTI, senza la PAROLA, diventano… FATTI DI MAGIA. La PAROLA, senza gli EVENTI, è priva di fondamento e di riscontro con laVERITA’ ANNUNCIATA. Rimane semplicemente PURA IDEOLOGIA.

·       Nello studio della BIBBIA, per comprendere il SENSO AUTENTICO della PAROLA di Dio, dobbiamo tener presente la distinzione fondamentale tra il LINGUAGGIO( la FORMA), usato dal Sacro Testo, e il MESSAGGIO, ( il CONTENUTO), che Dio ci vuole trasmettere.


Il LINGUAGGIO è strettamente aderente alla cultura e alla mentalità del tempo e del popolo, al quale Dio si è direttamente rivelato.
Per scoprire, quindi, il CONTENUTO della RIVELAZIONE, è necessario conoscere, almeno per sommi capi, le varie forme del LINGUAGGIO BIBLICO.  
Il MESSAGGIO, invece, ci spiega e ci comunica le VERITA’ANNUNCIATE, che sono dirette a tutte le persone di ogni tempo.
* La RIVELAZIONE di Dio è PROGRESSIVA. Dio, da ottimo pedagogo, si adegua al cammino umano, culturale e spirituale dell’uomo, partendo sempre dalla condizione concreta in cui si trova.
Il CENTRO FOCALE DI TUTTA LA BIBBIA, IL SEGNO PIU’ GRANDE DELLA STORIA E’, SENZA DUBBIO, GESU’CRISTO.

La STORIA, senza una CHIAVE DI INTERPRETAZIONE, rimane un GRANDE ENIGMA. S. Giovanni nell’Apocalisse usa l’immagine dei SETTE SIGILLI, per indicare che essa in se stessa è INDECIFRABILE.
Per capire il VERO SENSO della STORIA e della VITA UMANA, occorre APRIRE QUESTI SETTE SIGILLI. Chi può aprirli?...
Solamente GESU’, l’AGNELLO IMMOLATO PER AMORE, riesce ad aprirli. Soltanto Lui è LA RISPOSTA DEFINITIVA, COMPLETA ED ESAURIENTE A TUTTI GLI INTERROGATIVI E A TUTTI I MALI CHE AFFLIGGONO L’UOMO.

Questa VERITA’ la cantano, nella GERUSALEMME CELESTE, come IL VERO CANTO NUOVO, tutti gli ANGELI E i SANTI:
“ TU sei  degno di prendere il Libro e di APRIRNE I SIGILLI, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio con il tuo sangue uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione e li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti e regneranno sopra la terra”.
 (Ap.5,9-10).

Perciò, soltanto partendo da CRISTO, CHIAVE DI VOLTA DELLA STORIA, noi possiamo comprendere la SACRA BIBBIA in ogni sua parte (Vecchio e Nuovo Testamento), perché Egli ne è il CENTRO, il VERTICE e il COMPIMENTO.
E’ proprio questo il senso delle parole che Gesù Risorto ha rivolto ai due discepoli di Emmaus:
“ Ed Egli disse loro: Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei Profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria>?
E cominciando da Mosè e da tutti i Profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a Lui” (Lc.24,25-27).
Tutto ha inizio da CRISTO, tutto fa capo a CRISTO e tutto si compie in CRISTO.
·       Il Libro Sacro registra la realtà in cui l’uomo vive, che è inquinata dal PECCATO ORIGINALE, con tutte le sue conseguenze. Descrive, quindi, anche il male, ma senza mai approvarlo.


·       Il DOGMA: L’INTERPRETAZIONE DELLA BIBBIA non è lasciata alla libertà di ogni persona, perché altrimenti ci sarebbero tante INTERPRETAZIONI quante sono le TESTE.

La BIBBIA dà la risposta ad ogni problema dell’esistenza umana e la VERITA’ non può essere che UNA.
Ma oggi chi può interpretare, con certezza e secondo il significato autentico, il LIBRO della SACRA BIBBIA?...
GESU’ CRISTO ha conferito questo potere al MAGISTERO DELLA CHIESA CATTOLICA, GUIDATA DALLO SPIRITO SANTO, da Lui mandato nella PENTECOSTE. 
L’INFALLIBILITA’ – che non significa l’IMPECCABILITA’ – è la GARANZIA ASSOLUTA di VERITA’, quando il Sommo Pontefice DEFINISCE COME RIVELATE le LEGGI che GUIDANO la FEDE e la VITA MORALE dell’uomo. 

·       E’ importante tener presente che, prima e parallelamente alla RIVELAZIONE SCRITTA, c’è la TRADIZIONE ORALE: quella, cioè, trasmessa a viva voce, dalla COMUNITA’ FONDATA DA GESU’.
Tutte le VERITA’ e i DOGMI DI FEDE sono, comunque, ricavati sempre dalla PAROLA SCRITTA.

·       La BIBBIA abbraccia tutta la storia umana: dalla CREAZIONE( GENESI) alla consumazione del mondo presente, con l’AVVENTO DEFINITIVO DEL REGNO DI DIO, nella sua pienezza, dopo la vittoria conclusiva sulle forze del male (APOCALISSE).

La BIBBIA E’ TUTTA UNA PROFEZIA CHE SI AVVERA NELLA STORIA UMANA, SECONDO LE PAROLE DI CRISTO:
“ Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno” (Mc.13,31).                                    

c) I SEGNILITURGICI                                        

  Sono tutti i SEGNI di cui l’uomo si serve per comunicare con Dio e per rendergli il culto dovuto.                                                             

          
                  IL SEGNO DELLA CROCE


E’ il SEGNO DEL CRISTIANO. Riassume e sintetizza tutto il CREDO, perché contiene ed esprime le due VERITA’ CENTRALI e FONDAMENTALI della nostra Fede, ossia:

1) Il Mistero di Dio, UNO NELLA NATURA ma TRINO NELLE PERSONE: PADRE, FIGLIO e SPIRITO SANTO.

2) L’INCARNAZIONE, la PASSIONE e MORTE DI CROCE( = LA REDENZIONE) del FIGLIO DI DIO, GESU’CRISTO.

La croce, con i suoi due bracci, orizzontale e verticale, abbraccia il mondo in tutte le direzioni. E’CRISTO, che riunisce l’umanità, dispersa dal peccato, in un’UNICA GRANDE FAMIGLIA DI FRATELLI, perché trasformati dal suo SPIRITO in FIGLI DI DIO.
La croce, infatti, con il braccio verticale unisce la terra al cielo, ossia l’uomo con Dio.
Con il braccio orizzontale, Cristo abbraccia, unendo a Sé tutta l’umanità.
Fare il SEGNO DELLA CROCE significa CREDERE ALL’AMORE DI DIO, che si è manifestato IN CRISTO.
Sia MEDIANTE LE PAROLE, come ATTRAVERSO IL GESTO, noi proclamiamo la sua GLORIA, che risplende nel DONO TOTALE DI SE STESSO SULLA CROCE.
Con questo SANTO SEGNO, noi consacriamo tutto il nostro essere al suo servizio, nel compimento della sua volontà.

Già compiere UN BEL SEGNO DI CROCE il mattino, appena alzati, e un altro la sera, prima di coricarsi, significa racchiudere tutta la giornata, ossia la nostra vita, in un UNICO GRANDE ATTO DI CULTO AMOROSO A DIO.

      L’ASSEMBLEA LITURGICA DOMENICALE

L’EUCARISTIA è la realizzazione piena del sogno eterno di Dio di vivere in comunione con la sua creatura prediletta, l’uomo.
S.Cipriano afferma: “La gloria di Dio è l’uomo vivente”.

Il peccato non ha impedito a Dio di realizzare questo suo stupendo sogno di amore. Anzi, ha evidenziato maggiormente e ancor più chiaramente questo amore, che si rivela e si concretizza soprattutto nella MISERICORDIA.
Parola che significa: avere viscere materne di pietà verso le proprie creature che soffrono.
Il compimento del PROGETTO DEL PADRE, di costituire il proprio FIGLIO, come SIGNORE e SALVATORE di tutte le creature, si realizza nella PASQUA DI GESU’(= Passione-Morte-Risurrezione).
L’EMMANUELE (= Dio con noi) si è fatto simile a noi, PER POTER DONARSI PER NOI, scegliendo, non casualmente, la morte più dolorosa e più eloquente: immolare il proprio corpo e spargere il proprio sangue, fino all’ultima goccia, sulla croce.
S.Paolo lo sintetizza bene nella lettera ai Filippesi:
Cristo Gesù…apparso in forma umana, umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce “(Fil. 2,7).
Ma il suo Amore non si è fermato lì. Alla vigilia della sua Passione e Morte, ha voluto celebrare, anticipandola nel Rito, la sua PASQUA, per portare a compimento il SOGNO di vivere in COMUNIONE VITALE con i propri figli.
Al proposito, le sue parole sono inequivocabili.
“ Ho desiderato ardentemente di mangiare la Pasqua con voi prima della mia Passione” (Lc. 22,15).
Con il comando esplicito ed imperativo: FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME “. ( Lc. 22,19), Egli ha ordinato ai suoi Apostoli e, dopo di loro, a tutta la Chiesa, di perpetuare, nel Sacramento, l’EVENTO SALVIFICO del suo SACRIFICIO REDENTORE.
La Comunione tra Dio e l’uomo raggiunge il culmine proprio nel Mistero dell’EUCARISTIA: Dio e l’uomo si incontrano, realizzando una tale SIMBIOSI DI VITA, che soltanto il suo AMORE ONNIPOTENTE poteva attuare.
L’ASSEMBLEA è il popolo cristiano che, obbedendo al comando di Gesù, si riunisce per celebrare la sua PASQUA, nella quale Egli, immolatosi per noi, si rende PRESENTE come PURO DONO.
   E’ Gesù risorto che convoca l’Assemblea:
  
   a) Per parlare al cuore e alla coscienza di ciascuno e a
       tutta la 
    Comunità riunita.
 b) Per rinnovare la sua ALLEANZA (= Patto di Amore), sancita dal suo sacrificio redentore.
      
La convocazione avviene per proclamare la PASQUA di Gesù, che è divenuta la nostra PASQUA, il PASSAGGIO, cioè, dalla morte alla vita, mediante la RISURREZIONE, la LIBERAZIONE DAL PECCATO E DA OGNI ALTRO MALE.

La PASQUA non è un EVENTO DEL PASSATO, ma sempre del PRESENTE, perché CRISTO E’ RISORTO ed è IL VIVENTE.
Per questo, nella CELEBRAZIONE EUCARISTICA, che è il più GRANDE ATTO DI CULTO A DIO, il popolo PROCLAMA:
“ANNUNCIAMO LA TUA MORTE, SIGNORE, PROCLAMIAMO LA TUA RISURREZIONE, NELL’ATTESA DELLA TUA VENUTA”.  Qui c’è tutta la storia: il passato, il presente e il futuro.

CRISTO, con la sua PASQUA, SALVA tutta l’umanità, da Adamo fino all’ultima persona che vivrà in questo mondo.
“ Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!”
( Ebr. 13,8 ).

I cristiani si radunano nel ” giorno dopo il Sabato”, in cui Gesù è risorto. Questo è diventato, per sempre, il GIORNO DEL SIGNORE E IL SIGNORE DEI GIORNI”.

LA DOMENICA E’IL GRANDE SEGNO LITURGICO, SALDAMENTE FONDATO SULLA STORIA, CHE LA VITA HA VINTO PER SEMPRE LA MORTE.
Per questo, la DOMENICA è un giorno improntato alla GIOIA, che dalla PERSONA si irradia alla FAMIGLIA e alla COMUNITA’.

L’ASSEMBLEA LITURGICA è un SEGNO PRIVILEGIATO della presenza di Cristo in mezzo alla sua CHIESA, riunita per dare il culto a Dio “ in Spirito e Verità” ( Gv. 4,24).
Le parole di Gesù: “ Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt.18,20), si realizzano in pienezza nell’ASSEMBLEA LITURGICA.


Negli atti di culto a Dio, deve essere partecipe non soltanto lo spirito, ma anche il corpo, perché la persona è anima e corpo sostanzialmente uniti.
Ogni atteggiamento del corpo, nell’ASSEMBLEA LITURGICA, ha dei significati ben precisi.   

Esaminiamo qui i principali.

STARE IN PIEDI: Indica attenzione, disponibilità e prontezza ad eseguire ogni PAROLA DEL SIGNORE.
STARE IN GINOCCHIO: E’ l’atteggiamento che esprime soprattutto la coscienza dell’uomo, che avverte la propria insufficienza e la propria fragilità fisica e morale davanti a Dio. Per questo, prostrato alla sua Presenza, lo adora e riconosce le proprie colpe davanti a LUI, IMMENSO e INFINITAMENTE SANTO.
“Mio Dio, chi sei TU e chi sono io” (S. Francesco d’Assisi).

STARE SEDUTI: E’ un atteggiamento che indica ricezione, ascolto, meditazione della PAROLA, che ci è proclamata e proposta.

La S. Messa è il CENTRO, la SORGENTE e il CULMINE della vita della CHIESA.

E’ il CENTRO, perché è Cristo stesso, il RISORTO, il VIVENTE, che continua a radunare attorno a Sé le persone, da Lui redente, per COSTRUIRE LA SUA CHIESA, il SUO REGNO in questo mondo, che avrà il compimento nella VITA ETERNA.

E’ la SORGENTE, perché tutta la Grazia, la Carità e la Santità della CHIESA nascono dall’Eucaristia, che è la FORZA PROPULSIVA della sua Missione ed Evangelizzazione.
E’ il CULMINE, perché GESU’, “Via, Verità e Vita” (Gv. 14,6), è il MODELLO PERFETTO per ogni persona e per tutta l’umanità.
Ogni cristiano, che vuole vivere veramente le Fede e camminare nella SEQUELA DI CRISTO, deve porre l’EUCARISTIA come il PUNTO FOCALE che irradia tutta la sua vita.  
La PAROLA DI DIO proclamata è la SORGENTE della VERITA’.
Il SACRIFICIO EUCARISTICO celebrato, che RINNOVA l’IMMOLAZIONE DELLAA CROCE, è la SORGENTE della GRAZIA, della SANTITA’ e dell’AMORE.
La S. MESSA è articolata in quattro parti essenziali:

1)   CONVOCAZIONE del popolo, da parte di Dio, mediante la Chiesa.

2) PROCLAMAZIONE DELLA PAROLA DI DIO che invita alla conversione, per vivere in comunione con Lui e con i fratelli, manifestando le meraviglie del suo Amore, operate in tutti i popoli.

  3) ADESIONE del popolo alla PAROLA DI DIO.
   
 4) SACRIFICIO, che suggella e consuma la
    COMUNIONE TRA DIO E L’UOMO.
                                                        
                               P. Severino Consolaro