venerdì 5 ottobre 2012

L' ANNUNCIO DELLA PAROLA DI DIO

                L’ ANNUNCIO DELLA PAROLA DI DIO
                       
“ Gesù disse loro: andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato”.
 (Mc. 16, 16).

Gesù ha affidato alla CHIESA il PATRIMONIO INESTIMABILE DELLA SUA RIVELAZIONE, perché lo CUSTODISCA per TRASMETTERLO INTATTO, di generazione in generazione, a tutti i popoli e a tutte le creature umane.

La CHIESA, fin dal tempo degli Apostoli, TRAMANDA, con assoluta fedeltà, quanto ha RICEVUTO dal suo Fondatore e Maestro, CRISTO SIGNORE: la RIVELAZIONE SCRITTA ( S. SCRITTURA) e la RIVELAZIONE ORALE (la TRADIZIONE VIVA DEL MAGISTERO).

I primi ANNUNCIATORI e TESTIMONI QUALIFICATI della PAROLA sono gli APOSTOLI, preparati a tale MISSIONE da GESU’stesso.
Per questo, la CHIESA fondata da CRISTO, è APOSTOLICA.

La catena ininterrotta, sia dei Sommi Pontefici, da S. Pietro al papa attuale BenedettoXVI, sia dei Vescovi, successori degli APOSTOLI, ci attesta che la CHIESA, mediante questi anelli, resta sempre collegata direttamente al suo Fondatore, GESU’CRISTO.

La celebrazione dei Sacramenti istituiti da Gesù, iniziata con gli Apostoli e da loro trasmessa, è un’altra garanzia dell’Apostolicità della CHIESA.

Tutto il libro degli “ ATTI”, scritto da S. Luca, - storico meticoloso, documentato e preciso, - come continuazione del suo Vangelo, ci testimonia la FEDELTA’ della CHIESA  delle Origini, nella TRASMISSIONE della RIVELAZIONE di CRISTO.

L’ inizio del libro è, al proposito, molto significativo:
“ Nel mio primo libro ho già trattato, o Teofilo, tutto quello che Gesù fece e insegnò dal principio fino al giorno in cui, dopo aver dato istruzioni agli Apostoli che si era scelti nello Spirito Santo, Egli fu assunto in cielo”(Lc. 1, 1-2 ).

 Anche S. Paolo, il più grande ANNUNCIATORE e TESTIMONE della PAROLA di DIO, ossia di CRISTO, la PAROLA INCARNATA, lo afferma chiaramente:
 Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: questo è il mio corpo che è per voi; fate questo in memori di me. Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me. Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finchè egli venga”.  (I  Cor. 11, 23).


La CHIESA TRASMETTE la PAROLA DI DIO mediante:
- L’EVANGELIZZAZIONE: è il primo e fondamentale ANNUNCIO della PAROLA a chi non ha ancora la Fede, ed è chiamato il KERIGMA.
Ogni persona ha il diritto di essere illuminata dalla PAROLA di DIO, la quale risponde alle DOMANDE FONDAMENTALI SUL SENSO E SUL VALORE DELLA VITA DELL’UOMO.

Ecco perché Gesù ha dato un ordine preciso alla sua CHIESA, che vale per tutti i tempi e per tutte le persone che hanno ricevuto il dono della FEDE, sacerdoti, religiosi e laici: EVANGELIZZARE IL MONDO.
 “ Egli allora chiamò a sé i dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demoni e di curare le malattie. E li mandò ad annunziare il Regno di Dio e a guarire gli infermi” (Lc. 9, 2).
Perciò la PAROLA di DIO deve essere proposta a tutte le persone, durante tutto l’arco della loro vita, e non soltanto in preparazione ai Sacramenti.
Ecco perché S. Paolo, scrivendo al discepolo Timoteo, afferma:
“ Annunzia la PAROLA, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina” ( “ Tm. 4, 2).

Senza l’ASCOLTO ASSIDUO DELLA PAROLA, non è possibile vivere da cristiani.


-         La CATECHESI: è l’esposizione sistematica ed organica della  
         PAROLA a chi ha già la Fede, per
           CUSTODIRLA, per RAVVIVARLA e per
         PORTARLA A MATURAZIONE.
   
   La CATECHESI ci aiuta a rendere più INTELLIGIBILI e più CREDIBILI le VERITA’, che la FEDE ci propone.

   Per veicolare i contenuti della RIVELAZIONE, in maniera efficace, è necessario conoscere il METODO proprio della CATECHESI, che consiste nell’applicare le LEGGI FONDAMENTALI della Comunicazione Umana.

Nel Vangelo, abbiamo un esempio straordinario di CATECHESI, che  diventa MODELLO per tutta la Chiesa. E’ quella che fa lo stesso Gesù Risorto, nell’apparizione ai due discepoli di Emmaus.

E’ stupendo questo brano evangelico, che Luca ha incorniciato mirabilmente nel VESPERO del GIORNO GLORIOSO della PASQUA DI RISURREZIONE.

I VERBI ci sottolineano gli ATTEGGIAMENTI di Gesù nei confronti dei due discepoli. Il loro cuore era buio come la notte, che stava per scendere sul loro villaggio, verso il quale erano incamminati, ormai delusi e senza speranza.
                                                                              
Gesù, dapprima, SI RENDE PRESENTE ai due discepoli, non soltanto esternamente, ma entrando nella loro esperienza interiore, fino al punto di immedesimarsi nella loro situazione psicologica, morale e spirituale.
Si fa veramente COMPAGNO DEL LORO CAMMINO, come vuole farsi compagno di tutti noi, nel VIAGGIO DELLA VITA.

“ Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù SI ACCOSTO’ e CAMMINAVA CON LORO.”( Lc. 24, 15).

Si introduce subito nel DIALOGO VIVO, ASCOLTANDO ciò che stanno discutendo.

Poi, fingendo di non conoscere nulla degli EVENTI, appena accaduti in Gerusalemme, che lo riguardavano direttamente, si inserisce nel loro discorso, con un’interrogazione.
"Ed egli disse loro: che sono questi discorsi che state facendo tra voi durante il cammino”? (Lc. 24, 17)

I due discepoli gli narrano tutta la vicenda che riguardava Lui, culminata e conclusasi miseramente nella sconfitta della sua Morte in croce.
Questo EVENTO ha fatto crollare tutte le loro speranze riposte in Lui.
                                                                                                              
Gesù li rimprovera, per la loro incredulità alle Scritture, le quali hanno previsto e preannunciato, per filo e per segno, tutto ciò che è accaduto, in quei giorni, a GERUSALEMME.

Egli, partendo dalla sua PASQUA, che è l’EVENTO DECISIVO DELLA STORIA, spiega, con tanta LUCE di SAPIENZA e con tanta FORZA di CONVINZIONE, la PAROLA delle Scritture e dei Profeti.
“ Ed Egli disse loro: sciocchi e tardi di cuore nel credere alla Parola dei Profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria? E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a Lui”.
 (Lc. 24, 25-27).

Il seguito lo conosciamo bene. Quando arrivano al loro villaggio, lo invitano caldamente a fermarsi, con un’invocazione bellissima e pregna di significato, offrendogli generosa ospitalità.
“ Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino” (Lc. 24, 29).

 Gesù si manifesta, durante la cena, nel gesto inconfondibile di spezzare il pane, per donarlo a loro. Ma, nello stesso istante che si fa riconoscere, Egli scompare.
“Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma Lui sparì dalla loro vista” (Lc. 24, 31).

In questo APPARIRE e SCOMPARIRE di Gesù Risorto, è racchiuso TUTTO IL MISTERO DELLA FEDE. Essa non è una VISIONE DIRETTA DI DIO, ma neanche un’ILLUSIONE.

E’ un Dono dello SPIRITO CONSOLATORE, che vuole essere per tutti il “DOLCE OSPITE DELL’ANIMA”.  Chi vive la Fede, ne percepisce la PRESENZA AMOROSA, che è INEFFABILE…

Chi, invece, non ACCOGLIE CRISTO CON LA FEDE, purtroppo…RIMANE SOLO.

I due discepoli di Emmaus sono totalmente cambiati dopo l’incontro con Gesù Risorto. Mentre Lui spiegava le Scritture, sono passati gradualmente dalla tristezza più cupa ad un entusiasmo e ad una gioia incontenibili. Non possono più tacere.

 Tornano subito, e di corsa, verso la comunità degli Apostoli, in Gerusalemme, da dove sono partiti, per TESTIMONIARE l’EVENTO STUPENDO e TRAVOLGENTE DELLA SUA RISURREZIONE.

E’ il frutto della CATECHESI “VIVA e CALDA”di Gesù.

 “ E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone”. Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane”.
 (Lc. 24, 33-35).  

Chi fa Catechesi, deve, come Gesù, entrare nella mente e nel cuore dei discepoli. L’ASCOLTO e il DIALOGO sono assolutamente indispensabili, perché la CATECHESI sia fruttuosa.      

 L’Itinerario Catechistico ha lo scopo precipuo di condurre le persone ad incontrare e a ri-conoscere Gesù, nel suo Mistero, in una maniera sempre più viva e più profonda, per innamorarsi di Lui.

Li aiuta a scoprire la sua PRESENZA, che si attua in pienezza nei Sacramenti, e in particolare nell’EUCARISTIA, per portarli poi a VIVERE IN UNA COSTANTE COMUNIONE CON LUI. 

Man mano che la persona entra in rapporto con CRISTO e riceve da Lui il Dono dello SPIRITO SANTO, avverte, con chiarezza e con forza, la chiamata, come i discepoli di Emmaus, ad EVANGELIZZARE i fratelli.

Il frutto maturo di una buona Catechesi è proprio la Testimonianza di vita, la quale ci spinge, come gli Apostoli, ad affermare:
“Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato”.(At. 4, 20).

 Ogni cristiano, per poter ANNUNCIARE agli altri la PAROLA DI DIO, deve prima abituarsi ad ASCOLTARLA nel PROFONDO del proprio cuore.

In concreto, gli OBIETTIVI che si prefigge la CATECHESI, per aiutare le persone a maturare la propria Fede, sono cinque.

Essi sono talmente uniti tra loro che non si possono raggiungere separatamente: sono come i cinque rami nei quali si espande e porta i suoi frutti l’albero della Fede. Per questo, non c’è Fede matura e autentica, se tutti non sono armonicamente sviluppati.

Questi sono gli OBIETTIVI:

LA COMUNIONE: Coltivare nella persona la Comunione con Dio, con la Chiesa, con ogni singola persona.

     LA PROFEZIA: Aiutare la persona a leggere, a meditare e a capire la Parola di Dio, per interpretare, con la sua Luce, tutte le realtà della vita.

LA LITURGIA: Aiutare la persona a partecipare attivamente alla vita liturgica, penetrando il Mistero che si attua, mediante i Riti e le Parole.
    
      LA DIACONIA: (Servizio) Educare la persona a prestare il servizio al prossimo con amore, sull’esempio di Gesù, che non è venuto per essere servito, ma per servire, fino al dono supremo della vita sulla croce.

LA MARTURIA: (Testimonianza) Educare la persona alla Testimonianza cristiana ossia a manifestare con coerenza la sua FEDE nelle OPERE.

Più ci  APRIAMO alla PAROLA, più lo SPIRITO ci sospinge a CONDIVIDERLA con i fratelli.  


 - La PREDICAZIONE: è insieme ANNUNCIO, ESORTAZIONE, APPELLO EFFICACE e ATTUALIZZATO, all’ASCOLTO e alla ACCOGLIENZA della PAROLA di DIO, che concretamente significa alla ACCOGLIENZA di CRISTO.

S. Paolo ribadisce la necessità della PREDICAZIONE PER MANTENERE, RAVVIVARE ED AUMENTARE IL DONO INESTIMABILE DELLA FEDE.  
“La fede dipende dunque dalla predicazione e la predicazione a sua volta si attua per la Parola di Cristo” (Rm. 10, 17)

-         La TESTIMONIANZA: è la PAROLA, che si INCARNA e si FA VITA in chi la accoglie. Per questo, essa è la forma più incisiva di Catechesi. Si dice giustamente che le parole volano, ma gli esempi  
     trascinano. 

La PRIMA EVANGELIZZAZIONE DELLA CHIESA nasce dalla TESTIMONIANZA EVANGELICA DELLA SUA VITA E DELLE OPERE CHE ESSA COMPIE.

Nel contatto, VIVO e VIVIFICANTE con il suo SPOSO, GESU’CRISTO, essa diventa TESTIMONE della VERITA’ DEL VANGELO e si sente inviata ad ANNUNCIARLO al MONDO INTERO.

Gesù manda lo Spirito Santo promesso sugli Apostoli, ANZITUTTO PER RENDERLI SUOI TESTIMONI con la loro VITA, e POI perché ANNUNCINO il VANGELO ai fratelli, MEDIANTE la PAROLA.

“ Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra” (At. 1,8).

Noi siamo degli ANNUNCIATORI CREDIBILI in proporzione DELLA NOSTRA TESTIMONIANZA DI VITA.

Nella Chiesa, gli stati fondamentali di vita sono tre: i SACERDOTI, i  RELIGIOSI, i LAICI.

Tutti sono chiamati da Dio a realizzare la propria vita, ossia a DIVENIRE SUOI TESTIMONI, secondo la vocazione e i doni propri di ognuno.
La persona, chiamata da Dio con la speciale vocazione del MINISTERO SACERDOTALE, EVANGELIZZA anzitutto conformandosi spiritualmente ai DIVINI MISTERI che celebra.

La persona, chiamata da Dio a consacrare la propria vita nello STATO RELIGIOSO, EVANGELIZZA anzitutto vivendo il DONO RICEVUTO, che è un AMORE DI PREDILEZIONE.
E lo vive, ricambiandolo, mediante la CONSACRAZIONE PERPETUA della propria vita a Lui.

Il laico EVANGELIZZA anzitutto vivendo la REALTA RADICALE del BATTESIMO, che lo ha reso FIGLIO DI DIO e lo ha INNESTATO PER SEMPRE IN CRISTO. Il che significa che egli deve vivere IN PIENA COMUNIONE CON LUI E CON i FRATELLI.

La CHIESA venera, in eguale misura, la PAROLA DI DIO e l’EUCARISTIA, perché ambedue sono “SACRAMENTI”, ossia SEGNI DELLA SUA REALE PRESENZA.

Nella Missione della CHIESA, la PAROLA DI DIO è sempre CENTRALE.

-Viene ANNUNCIATA-ASCOLTATA e CREDUTA  mediante l’EVANGELIZZAZIONE, la CATECHESI e la PREDICAZIONE.

- Viene MEDITATA e PREGATA nella LITURGIA e nella “LECTIO DIVINA”( = Meditazione attualizzata della PAROLA).

- Viene CELEBRATA nei Sacramenti, che hanno la loro SORGENTE e il loro CULMINE nell’ EUCARISTIA.

- Viene  TESTIMONIATA, ossia INCARNATA e VISSUTA: negli ATTEGIAMENTI della vita, praticando le VIRTU’ e nelle OPERE  di MISERICORDIA SPIRITUALI e CORPORALI, che manifestano la CARITA’ di CRISTO.
      


                                                   P.Severino Consolaro